Scritta da: Bartolo Fontana
in Frasi & Aforismi (Comportamento)
L'amore, in tal senso, è una malattia, null'altro, raggiungendo, talvolta, interessanti punti di demenza.
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L'amore, in tal senso, è una malattia, null'altro, raggiungendo, talvolta, interessanti punti di demenza.
Nella mia vita di calci in culo ne ho presi tanti! Forse troppi. Ora mi sto organizzando per renderli tutti uno per uno!
Ho imparato a voltare le spalle a tutta quella gente che mi ha: ferita delusa e tradita. E le volto con la stessa freddezza con la stessa strafottenza che hanno avuto loro. Quando hanno ferito me. Senza nessuna pietà!
"Hai un minuto?" "No!" "Come no?" "Eh sì, ho imparato ad avere un minuto per chi lo ha sempre avuto per me. Tutto il resto può andare a farsi fottere!"
Detesto quando qualcuno mi toglie l'uso della parola non dandomi modo di ribattere, e spiegare, chi lo fa, ha solo paura di non essere all'altezza un confronto diretto!
Non porto rancore, ma ho buona memoria. Passo avanti ma non dimentico i torti subiti!
Non puoi restare per sempre li fermo ad aspettare qualcosa che da sola cambi in meglio la tua vita. Forse non te ne sei accorto, ma il mondo è pieno di ipocriti, falsi moralisti, parassiti, mangiapane a tradimento, con almeno due facce. Decidi se scegliere di diventare uno di loro oppure tiri fuori le palle ed esci dal coro unendoti a chi, come te non ne può più e con il suo piccolo granello di sabbia contribuisce a ricostruire il mondo.
Non è chi urla e parla tanto ad avere ragione. Anzi spesso chi troppo parla ha ben poco da dimostrare. E spesso il troppo parlare è solo il miglior modo per pararsi il culo. Impariamo a restare in silenzio e la ragione non a "dirla" ma a "dimostrarla"!
Parole e pensieri. Ossia l'ipocrisia regna sovrana. Visita al capufficio ricoverato in ospedale: "caro dottore, la vedo ristabilita, l'attendiamo il più presto possibile in ufficio." Mi sembra più morto che vivo, meno male così si può finalmente respirare in ufficio. Auguri di compleanno alla zia, ricca e taccagna: "auguri, cara zietta, cento di questi giorni." Si, proprio cento giorni ma non uno di più, così finalmente ci pappiamo il patrimonio che hai accumulato. Al condomino del terzo piano: "condoglianze signor Antonio, mi dispiace veramente molto per sua moglie così brava, giovane e gentile." Finalmente, era ora, così la vecchia megera potrà fare i suoi dispetti da un'altra parte. La lista sarebbe chilometrica, anzi senza fine. Ognuno ci aggiunga parole e pensieri propri.
No, mi dispiace ma non riesco a fare finta di niente di fronte ad atteggiamenti schifosi e meschini. Mi si ribella anche l'ultimo embolo del cervello e le conseguenze per chi fa certi gesti partono in automatico.