Tra le vie di questo cielo, un giorno lontano, quel filo sottile ritornerà ad essere così com'era. Quando il cielo avrà smesso di piangere lacrime amare. Quando si respirerà di nuovo quell'aria pulita, aria di libertà. Quando quel famoso confine sarà finalmente delineato. Quando il Sole e Luna appariranno sotto un'altra luce. Fino ad allora restiamo così, con quel qualcosa dentro, con queste sensazioni, aspettando quel famoso giorno lontano. Chissà se mai arriverà.
Spesso si usa appellare con il termine "animale" un uomo che ha commesso un'azione poco consona. Ma alcune volte capita che gli animali ci sorprendano tramite azioni, comportamenti, che destano commozione, stupore e anche "tristezza": comportamenti degni di lode. Quindi si dovrebbe appellare gli animali con il nome di "uomini", quelli che in realtà tutti noi dovremmo essere.
Per dire come mi sento io, non esistono parole o numeri. Io che ti ho aspettato così tanto, io che ti ho voluto fino a morire... ora che ci sei, mi sembra un sogno. Il paradiso sono sicura non sia così bello. Grazie di essere la mia realtà.
Se il filosofo contemporaneo non delimita in qualche misura il raggio d'azione del suo pensiero, sconfina e scivola in un ambito massmediatico. La capacità dialettica prova a mascherare la discesa dell'intelletto.
Diventa una grande mano, afferra i dadi della vita e lanciali sul tavolo del futuro, guardali rotolare piano piano e quando si fermano sorridi, perché qualsiasi sia il loro punteggio tu sarai sempre il vincitore... perché tu conduci il gioco!
Il fato non ce la farà mai a spezzarti, forse ti piegherà, come il vento fa con la spiga del grano, ma passata la tempesta, questa si rialza più bella e forte di prima e se anche la falce la taglierà, lei farà ancora qualcosa di importante, il pane fonte di nutrimento e il ciclo non si spezzerà mai. Sentiti come la spiga, debole all'inizio, forte successivamente, indistruttibile poi, perché sai che niente e nessuno può farti paura, nemmeno la falce perché per un attimo hai sfiorato pure lei...