Ho scritto una frase che penso da giorni, da giorni vorrei dirla a qualcuno ma non so a chi. Non è bella, nemmeno speciale. È il punto dove si è rotto il mio disco, vorrei dirla a qualcuno che capisca come mi sento. È questo il problema: non sai mai se c'è qualcuno che può o vuole capire come ti senti.
La solitudine non è mai una scelta, è una reazione.
La solitudine è come una donna silenziosa. Il suo silenzio è assordante. La sua memoria infinita come il mare, la sua presenza che ti abbraccia come il fuoco.
A volte perdo le mie ali per poi ritrovarle nella solitudine. Quel silenzio abitato dal ricordo delle persone che vorrei accanto e non ci sono più.
Alle volte la solitudine è gremita di persone: un vero cocktail party nella testa.
Mi sono rifugiata così tante volte nel mio dolore, che ora la solitudine mi sembra dolce.
Dimmi perché esistono i chilometri se proviamo entrambi la stessa solitudine e lo stesso vento freddo.
Non mi serve molto.
Soltanto un abbraccio,
un caffè e un giorno con te...
e un'altra vita per continuare così.
La tua assenza mi tiene lontano da qualsiasi presenza; niente vale quanto la tua allegria.
Colmando mancanze si riempiono assenze.