Scritta da: Franco Paolucci
Se ti vuoi conoscere bene, fallo in una caverna.
Composta venerdì 25 settembre 2015
Se ti vuoi conoscere bene, fallo in una caverna.
Due solitudini non possono stare insieme.
È la crudele solitudine che si è impossessata dei nostri pensieri.
Prima di te avevo silenzio, dopo di te solitudine.
Ho imparato a stare così bene nella solitudine che il mondo fuori mi spaventa.
La solitudine è un bagaglio pesante da portarsi addosso, ed è per questo sono duri i solitari.
Quando ci si chiude in se stessi si perde tutto il mondo intorno.
Di notte tutto si intensifica, specialmente la solitudine.
Siamo due solitudini che si tengono compagnia.
La solitudine (il silenzio, suo stretto parente, bisogna imparare ad ascoltarlo. Il silenzio non esiste) non esiste; nel senso che la solitudine non consiste nello stare soli, ma piuttosto nel non sapersi tenere compagnia. Chi non sa tenersi compagnia difficilmente la sa tenere ad altri. Ecco perché si può essere soli in mezzo a mille persone, ecco anche perché ci si può trovare in compagnia di se stessi ed essere felici (per esempio ascoltando il silenzio, stretto parente della solitudine). Ma il silenzio vero non esiste, come non esiste la vera solitudine. Basta abbandonarsi alle voci dell'Universo.