Scritta da: Anna R. Di Lollo
Poi salire fino al ramo più alto, ove il vento non permette più a nessuno di raggiungerci il cuore, finché le correnti del rio temporale convoglino via il dolore.
Composta mercoledì 11 gennaio 2017
Poi salire fino al ramo più alto, ove il vento non permette più a nessuno di raggiungerci il cuore, finché le correnti del rio temporale convoglino via il dolore.
È abile progettista la vita. Bisognerebbe fidarsi sempre di essa, anche quando ci trascina in meandri oscuri, incomprensibili, labirintici noi ne ignoriamo la meta, la destinazione, ma il suo disegno, meticolosamente predisposto, non sarà mai banale, né casuale. Basterà solo lasciarsi andare, far accadere il dovuto e attendere il futuro momento della sua "sottile" spiegazione.
Le donne hanno il mondo in una mano e quando aprono quella mano donano il mondo.
Dinanzi alla più profonda oscurità, alla più potente delle tormente, al più mostruoso degli avversari, alla più nera delle miserie, al più temibile dei destini, lui resta. Soprattutto quando ogni logica ed evidenza urlano la ritirata, non indietreggia, lui resta. Combattendo, riesce a trasformare in coraggio anche il più bieco terrore. Resta, non s'arrende mai. L'amore resta.
Il sé, l'io, l'ego, la coscienza, la morale, l'etica, etc, etc. Ogni corrente filosofica, religiosa, psicoanalitica ha le sue formulazioni e teorizzazioni. Ma noi siamo un insieme, ossia tutto questo, e molto altro, ci appartiene intimamente. Ciò che invece ci differenzia gli uni dagli altri è solo un diverso equilibrio fra le parti. Insomma tutto è riconducibile ad un semplicissimo atto di volontà. Scegliere cosa fare di noi stessi e dell'infinito che interiormente custodiamo.
Alcune donne non fanno poesia, alcune donne lo sono.
La solitudine è anche libertà. È gettare via sia il velo di fragilità a cui l'amore costringe, sia la paura di perdere l'altro. È riacquistare i propri spazi, ritrovare le proprie passioni, ritornare a essere completamente se stessi, nella propria interezza e consapevolezza. È ripartire alla scoperta dell'universo e alla sua umana conquista.
Parimenti a una rosa, che non schiude mai completamente la sua corolla e custodisce lontano da occhi indiscreti il proprio cuore, la grazia di una donna dovrebbe essere protetta e conservata per il solo individuo capace, grazie alla sua particolare nota odorosa, di scoprirla unica fra mille.
Così come gli uccelli non temono d'attraversare l'ira dei cieli, né i pesci il tumulto dei mari, l'uomo cavalca l'irruente impeto della vita per impadronirsi del proprio angolo di serenità.
Non ha colore. Il valore d'una vita umana è un universo monocromatico.