Scritta da: Tania Memoli
Una volta c'erano le cosiddette comari che dietro le loro finestre spiavano la vita degli altri per inciuciare. Oggi entrano in casa e si fanno chiamare "amici."
Composta domenica 6 marzo 2016
Una volta c'erano le cosiddette comari che dietro le loro finestre spiavano la vita degli altri per inciuciare. Oggi entrano in casa e si fanno chiamare "amici."
In questo secolo orchestrato da anime vuote, impegnate nella corsa che s'alterna tra campi di menzogne e ostacoli di nevrosi e violenze, nulla ci è più garantito, neppure un posto all'inferno.
Uomini fatti di chiacchiere. Donne fatte di facili concessioni. Rapporti di convenienza. Figli che uccidono madri. Preti che abusano di bambini. Strade fatte di menzogna e mari di ipocrisia e opportunismo. Un mondo dove essere rimasti "sani" penalizza e ti rende "diverso". Talmente diverso che dentro a tutto questo finisce che sei tu quello "sbagliato"!
C'è penuria non solo di viveri, ma anche di dolcezza, di garbo, di rispetto, di educazione, con il risultato che le vittime sono soprattutto i semplici, i buoni, i sensibili.
Guardatevi di più negli occhi e meno ai cellulari.
Ho sempre guardato in faccia le persone, non mi sono mai nascosto dietro facili bugie, non conosco l'ipocrisia e sopratutto mi sono sempre preso le responsabilità delle mie azioni, perché un uomo vale per le parole che pronuncia e mantiene con i fatti.
Per quanto possano far effetto le belle parole, alla fine sono sempre i fatti quelli che contano veramente. E se vengono a mancare essi le parole, anche se belle, restano solo parole.
La falsità prima o poi taglia le gambe, lasciandoti in ginocchio davanti alle tue menzogne.
Ricorda! Il cane è fedele. L'uomo mai.
Non tirate conclusioni affrettate, vorrei ricordare che in Italia ci sono 3 gradi di giudizio: Facebook, Twitter e Bar.