Scritta da: Gabriele Martufi
In Italia c'è sempre la possibilità di essere assolti per sovrabbondanza di prove.
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In Italia c'è sempre la possibilità di essere assolti per sovrabbondanza di prove.
Con la mia città ho un rapporto di amore e odio, è caratterizzata da una spiccata umanità, sia nel bene che nel male, e credo che almeno una volta nella vita un napoletano immagini di essere altrove, in realtà, non riuscirei ad immaginare un mondo senza Napoli.
C'era una volta l'Italia. Ora non ci sono più neanche gli italiani.
Qualcuno dice che siamo un paese confuso, ma forse siamo semplicemente un paese abitato da gente che fa molta confusione.
Dicono di non affezionarsi a nulla, dicono che il vero amore alla fine non esiste, dicono. Ne dicono di cavolate, perché quando ti vedo, Roma mia bella, mi viene facile innamorarmi. Perché fra tanti amori, tu rimani il più completo. Perché anche nella prossima vita, io sceglierò sempre di rinascere fra le tua braccia.
L'Italia è una puttana strana, tutti se la trombano ma è sempre lei che paga.
I lavori socialmente utili (ma forzati) dovrebbero essere affidati a persone socialmente inutili. I politici.
Al giorno d'oggi, trovare un politico probo e capace è una cosa così rara, ma così rara, che tra un po' diventerà rarefatta e sparirà con un "puff" nell'aria.
Tutta la vita umana non è se non una commedia, in cui ognuno recita con una maschera diversa, e continua nella parte, finché il gran direttore di scena gli fa lasciare il palcoscenico.
E chi lo sa. Chi lo sa come è Napoli veramente. Comunque io certe volte penso che anche se Napoli, quella che dico io, non esiste come città, esiste sicuramente come concetto, come aggettivo. E allora penso che Napoli è la città più Napoli che conosco e che dovunque sono andato nel mondo ho visto che c'era bisogno di un poco di Napoli.