Scritta da: Claudio Brunelli
Al di là della bellezza, ci possono essere persone ancora più belle. È lì che guardo, oltre le apparenze.
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Al di là della bellezza, ci possono essere persone ancora più belle. È lì che guardo, oltre le apparenze.
Lui scriveva e pensava, sentendo la dolcezza della presenza di Kitty. Non aveva abbandonato le sue occupazioni per l'azienda né il libro che stava scrivendo; ma, come prima queste cose gli parevano insignificanti a paragone del buio che avvolgeva tutta la sua vita, ora egualmente gli parevano piccole e misere a paragone di quella grande luce di gioia che inondava la sua vita presente. Seguitava a occuparsene, non più per sfuggire alla vita, ma perché la vita non fosse troppo uniformemente luminosa.
Non aveva bisogno di domandare perché egli fosse lì. Lo sapeva con la stessa sicurezza che se egli le avesse detto che era lì per essere dov'era lei.
Un uomo buono e brutto, quale lui si considerava, si poteva, opinava lui, amare come un amico, ma per essere amato dell'amore con il quale lui amava Kitty bisognava essere un bell'uomo e soprattutto un uomo eccezionale.
"Sempre la stessa cosa!" Tutti, sua madre, suo fratello, tutti credevano necessario immischiarsi nei suoi affari di cuore, e ciò gli smosse la bile, mentre era solito non perdere mai la calma. "Che importa loro? Perché ognuno si crede in dovere di occuparsi di me? Di starmi addosso? Perché vedono che questa è una cosa che loro non possono capire. Se fosse una delle solite relazioni mondane mi lascerebbero in pace. Sentono che questa è un'altra cosa, che non è un capriccio, e che quella donna mi è più cara della vita. Qualunque sia per essere la nostra sorte, ce la saremo fatta da noi e non ce ne lamenteremo". Quella parola "noi" lo legava ad Anna. "Non occorre che c'insegnino a vivere. Loro non hanno idea della nostra felicità, non sanno che senza quest'amore per noi non ci può essere né gioia né dolore, non ci può essere vita".
Ma se sei uomo, ammira chi tenta grandi imprese, anche se fallisce.
L'amore è un'amicizia impazzita.
Vedere ciò che è giusto e non farlo è mancanza di coraggio.
Sarai amata il giorno in cui potrai mostrare la tua debolezza senza che nessuno se ne serva per affermare la sua forza e per ferirti.
- Non posso fare altrimenti - rispose Levin. - Tu fà uno sforzo e mettiti dal punto di vista di un campagnolo come me. Noi, in campagna, facciamo di avere le mani adatte a lavorare: perciò ci tagliamo le unghie e, a volte, anche ci rimbocchiamo le maniche. Qui invece si fanno crescere le unghie più lunghe che possono e si attaccano ai polsini dei bottoni che paiono piatti per non poter fare nulla con le mani.
- Questo vuol dire che non si ha bisogno di fare lavori manuali. Si lavora col cervello...
- Forse. Ma tuttavia mi sembra strano, come mi sembra strano che mentre noi campagnoli facciamo di tutto per abbreviare i nostri pasti e poter tornare subito al lavoro, qui tu ed io facciamo di tutto per allungare il pranzo e mangiar molti piatti senza saziarci. Perciò mangiamo le ostriche...
- Già, naturalmente - replicò Stepan - ma questo è lo scopo della civiltà: far di ogni cosa un piacere.
- Se questo è lo scopo della civiltà, preferisco restare un selvaggio.