Scritta da: GIOVANNA ZURLA
in Poesie (Poesie personali)
Un fiore aperto, le sue ali senza
confini, e legami appoggiati sul cuore
la vista si offusca
annegando nel rosso fuoco
Ferirsi d'amore.
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Un fiore aperto, le sue ali senza
confini, e legami appoggiati sul cuore
la vista si offusca
annegando nel rosso fuoco
Ferirsi d'amore.
C'è un mondo che non si apre,
Un mondo che vive in disparte
che tante grida riempiono di suono e
che la mente stenta a comprendere.
È un fiore malato, stanco di sbocciare:
è già stanco, prima ancora di vedere la luce.
E tra le case e le strade,
tra i pensieri e le vene
non c'è più spazio, né tempo:
un eterno attimo mi culla
tra le sue ali di illusione
e sono una funambola
Sospesa tra le gente e
La morte,
tra i mari e le vette: ed
il cuore è in tempesta
tra quest'attimo eterno
e il tempo che verrà domani,
tra quest'attimo eterno
e ciò che mai più tornerà.
Acqua dorata...
felicità... corpo bagnato
nella luce chiara di un astro acceso
sorridere
soffiare su petali di girasole
disperdersi...
nell'idea dell'orizzonte di un disegno sfumato che brilla...
mescolato d'amore.
Come girasole
Ti seguo
assetato di luce.
Un gesto,
solo un gesto per vincere il mio giorno.
Scosta i capelli
e ridammi il tuo sorriso.
Semplice come parlare,
necessario come respirare.
Difficile come ascoltare,
intenso come il sapore della cioccolata invernale.
Lieve come la felicità.
Graffiante come il dolore.
Leggero come il volo di un sogno,
stretto come il morso di un abbraccio.
Libero come l'anima,
prigioniero di se stesso.
Gelosia intrinseca,
passione di un tocco esperto.
Paura come rischiare,
coraggio di lasciarsi andare.
Tempo da regalare,
rispetto da non dimenticare.
Ballare in punta di piedi,
saper restare seduti ad osservare.
Leggere tra i pensieri,
scrivere insieme le emozioni.
Aspettarsi.
Arricchirsi delle differenze,
compensare le mancanze.
Fantasticare seriamente.
Mistero come quello che nasconde una continua ricerca.
Rovescio come diritto.
Ragione come istinto.
L'inutilità del superfluo, la profondità del necessario e tutto ciò che credi non debba mancare.
Sostantivo amore.
Voce del verbo amare.
Potrei perdere la vista
e non vedere più queste atrocità...
potrei perdere l'udito
e non ascoltare più questi bambini piangere...
potrei perdere l'olfatto
e non percepire più l'odore di quello zolfo...
potrei perdere il tatto
e non toccare più queste mura distrutte...
potrei anche perdere la voce
e non raccontarti più di quanto male c'è in questo mondo...
potrei... potrei perdere tutto questo
e trovare cose positive in ognuna di esse...
ma no... non potrei mai accettare...
... di perdere la libertà...
L'amore è crudele quando non ti permette di essere te stesso.
L'amore è crudele quando ti giudica e, senza sentire il tuo parere,
ti condanna.
L'amore è crudele quando vuole farti sentire il peso delle colpe che non hai.
L'amore è crudele quando, incapace di farsi del bene, non è nemmeno in grado di farlo agli altri.
L'amore è crudele quando è negativo verso la vita e non s'attende più nulla di buono da essa.
Lievita il mio sguardo desideri
come fiumi in piena
traboccano pensieri di piacere
sussulti del cuore malato
che arido respira
rinchiuso in una serra.
Potenze che decapiti
o finiscono impiccate
semplici atti mancati
e tutto cade, crolla
cadono le fondamenta
e si avvalla.
L'erba ricopre i ruderi
di questo mondo antico
ormai caduto (caduco)
ormai finito (perito)
e tu?
Verrai a cercarmi tra le rovine?
Mi cercherai tra le rovine
per ritrovare ciò che è perso
ora sepolto tra cumuli di cenere?
E nuovi mondi nascono
ciascuno ora per sé...
due mondi arroccati
su una rupe senza ali
anime feudali.
Stanco di migrare
fedele solo al suo orologio
il rondone termina il viaggio
verso oasi perfette.
Schernito
decide di adattare le ali consumate
sopra il cactus artificiale
del cacciatore che attende
nello stepposo giardino.