Scritto da: Patrizia Luzi
in Diario (Delusioni)
Solo per soddisfazione, a saperlo avrei congedato con un bel vaffa... tutti quelli che improvvisamente si sono allontanati da me.
Composto martedì 23 gennaio 2018
Solo per soddisfazione, a saperlo avrei congedato con un bel vaffa... tutti quelli che improvvisamente si sono allontanati da me.
Quando un genitore ci lascia porta con sé anche parte di noi, quel distacco strappa alla nostra anima energia vitale è come se noi vivessimo mutilati, è questa la sensazione che provo. Io non so dove sei, ma so che io non sono più me stesso, è come se avessi il cuore ferito alle intemperie della vita, un cuore scoperto senza protezione, in balia del destino crudele. A quattro anni dalla tua dipartita il mio cuore non smette di sanguinare.
Coloro che amano per sistemarsi, non si sistemeranno mai in amore.
Cuore che lacrima tristezza in piena notte, nell'alba sospira speranza tra le lenzuola ricamate nel tempo dell'amore, da condividere con chi l'assenza vi ha adagiato sopra seppur il suo odorato vi ha impresso, permanendo nella sua lontananza.
A volte abbiamo così timore di aprirci al mondo, che preferiamo morire dentro.
Alcuni giorni, ti senti così... così stanca di ricevere delusioni che non accetti altri compromessi. Involontariamente perdi la stima e il rispetto. Le parole diventano chiacchiere, inutili chiacchiere che non saziano la sete che si è creata dentro te, dopo che le continue e ripetute lotte contro la bassezza ti hanno resa arida. Arida prosciugata di ogni tipo di sentimento; dopo che l'abiettezza di alcune persone hanno stroncato la speranza e la fiducia che ambiva al domani.
Ho un cratere dentro il cuore pieno di ricordi, dove cadono amori finiti, dove ho buttato te e dove sono precipitata anch'io.
Povero cuore! Ancora convinto che per fuggire da questa prigione gli basti un battito d'ali.
Ricordo quando la nonna mi baciava le ferite dicendomi: "adesso passa"... oggi ho il cuore pieno di ferite, ti prego nonna baciami ancora...
E poi finisci per benedire tutti quelli che non hanno saputo apprezzarti, amarti, ma neppure prestarti ascolto, attenzione. Tutti coloro i quali ti hanno volutamente svilito, mortificato, calpestato. Quelli che hanno pensato si divenisse grandi rendendo piccoli gli altri. Grazie a tutti costoro, perché hanno generato forza interiore, determinazione. E anche se queste non dovessero condurti mai a nulla, potrai sempre affermare di aver provato in tutti i modi a farcela, insomma, di aver tentato alla grande.