Tieni il tuo cuore stretto fra le tue mani, nessuno come te potrà mai amarlo.
Composto lunedì 30 gennaio 2017
Tieni il tuo cuore stretto fra le tue mani, nessuno come te potrà mai amarlo.
C'è chi impara a correre più veloce del vento... Io invece, ho imparato a correre più veloce del dolore. È stato il modo migliore per lasciarmi dietro ciò che faceva di me un corpo senza battiti. Poche sono le persone che possono capire come ci si sente, in fondo solo tu lo sai. Non mi sento di dover spiegare nulla a nessuno di ciò che nel mio intimo in questo momento può essere ingestibile. Le uniche spiegazioni che devo, sono quelle rivolte a me stessa. Sono quelle dove io stessa tra mille lame mi svincolo per cercare un appoggio più morbido dove riposare il mio "io" attendendo che quelle maledette lame comincino a bruciarmi meno sulla pelle.
Il tradimento più grande in questa nuova era, in questa globalizzazione è la morte dell'amore, per carità, aperto ad ogni nuovo pensiero. Ma rifiuto totale alla "coppia aperta" sarò antico forse preistorico, ma dividere o condividere la propria o il proprio compagno con altri è destabilizzante più che coppia aperta, direi la fine di ogni valore e principio. La morte totale dei rapporti d'amore.
Vorrei riuscissero a capire quanto quel "è per il tuo bene" mi ferisca. Vorrei capissero che "il mio bene" devo sceglierlo da sola. Loro possono solo guidarmi. Non possono scegliere per me.
Alcuni neanche a Natale sono riusciti ad essere più buoni, la cattiveria di certa gente è davvero sconfortante.
Non è facile per chi ha dentro un magone che ti schiaccia come un macigno il cuore. Lui desiste, combatte e non vuol rassegnarsi e dimenticare, e ritornar a vivere. Non è facile la vita di chi non sa dimenticare chi ha amato veramente.
La peggior delusione è scoprire che persone che ti avevano promesso il mondo, sono solo in grado di darti il nulla.
Un altro giorno senza la tua voce... un altra notte arriva e il pensiero di te, verso il sonno mi accompagna... vorrei guardarti e per una volta sentirmi felice... ma la tua assenza pesa, una calda lacrima il volto di un bambino mi bagna... come un rituale sacro ormai, dai miei pensieri mi lascio trasportare... penso a te, a noi... a ciò che potremo essere, quel che vorrei...
È difficile abbattere i muri della rabbia e delle delusione, se non ci si impegna a superarli. Si finge e ci si nasconde con i "va tutto bene" e con i "già sto bene", sperando che nessuno se ne accorga. E intanto il muro cresce.
Per sopravvivere alle delusioni occorre mentire a se stessi.