Esperienze


Scritto da: Lina Viglione
in Diario (Esperienze)
La gioia e il dolore è un po' come quando ci rompiamo un piede in un infortunio: in genere non ci facciamo caso, teniamo una certa parte del corpo di poco conto: ma è proprio quando non riusciamo a camminare che capiamo quanto sia di valore. Così è la gioia: non la possiamo valutare in tutto e per tutto nella sua vera essenza se non conosciamo il dolore. Mettendo la cosa in utilità possiamo fare l'esempio di un individuo che è triste, è disperato nel suo cuore: se uno riuscirà solo a farlo ridere in qualche modo proverà una gioia immensa. Quindi è palese che la gioia può esistere solo se esiste anche il dolore. Non esiste salita senza la discesa. Se noi non apprendiamo il dolore non potremmo circoscrivere il concetto di "gioia" non sapendo quale sia il suo opposto. Il dolore a volte può impedire la gioia, e la gioia può impedire il dolore. Questi due concetti si scontrano, ognuno cerca di prevalere l'uno sull'altro, ma per esistere hanno... hanno bisogno l'uno dell'altro.
Composto sabato 1 gennaio 2011
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    Scritto da: Martina Boselli
    in Diario (Esperienze)
    "Voglio dire, è davvero così difficile per le persone essere felici?" "No, questo non è difficile. Il difficile viene dopo, quando hai scoperto cosa vuol dire essere felici davvero. Quando scopri che la felicità è un attimo che non torna più, ti è concessa viverla a piccole dosi e non sai mai quando puoi tornare a cibartene ancora. È lì che si annida il difficile: fare i conti con la realtà dopo che l'incanto è svanito. Tornare ad essere quelli di prima dopo essersi visti felici, diversi, belli, migliori. Far finta che nulla di tutto ciò sia successo. Le persone non hanno paura di essere felici, piuttosto, hanno paura che il momento in cui lo saranno di nuovo è troppo duro e lungo da attendere. Temono che questa sia la vera difficoltà, attendere troppo per qualcosa che magari non arriverà più, qualcosa, una speranza, in grado di logorarle davvero. È difficile dover ammettere che non tutti ne sono destinati, e che se ti capita una volta forse, non ti capiterà più. È difficile, tu non credi?"
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      Scritto da: Silvia Nelli
      in Diario (Esperienze)
      Ho smesso di rincorrere le persone quando ho capito che due mondi non possono incastrarsi col volere di uno solo. Ho smesso di rincorrere le persone quando il posto che concedevo non era uguale a quello che mi veniva concesso. Ho smesso di rincorrere le persone quando ho imparato che la propria dignità deve essere tutelata più di un affetto. Ho imparato... oggi do in base a quanto ricevo. Concedo posti che hanno lo stesso ruolo e lo stesso livello di quello che mi viene concesso. Non regalo più niente. Mi dai cento, ti do cento... mi dai zero e zero avrai. Non trattengo, non rincorro, ma con serenità... lascio andare.
      Composto sabato 10 giugno 2017
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        Scritto da: Silvia Nelli
        in Diario (Esperienze)
        Stare ferma sul precipizio non mi ha resa migliore. Quel passaggio mi ha solo fatto sentire la paura. Quella paura che senti quando ti rendi conto che saltare può essere la "fine" o "l'inizio". Proprio nel momento in cui sono saltata, per la prima volta dopo mesi mi sono sentita di nuovo viva. Ho imparato molto di più mentre precipitavo che nel percorso che mi aveva condotto al salto. Il dolore, la perdita di autostima e la paura paralizzano... tu chiudi gli occhi, smetti di guardare il vuoto e salta! Perché la libertà non sta mai nei piedi incollati a terra, ma nelle anime piene di coraggio. Ed io adesso... non ho più paura di niente.
        Composto venerdì 9 giugno 2017
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          in Diario (Esperienze)
          Dobbiamo essere noi i primi a credere in noi stessi. Gli altri potranno darci tutte le parole di stima e incoraggiamento del mondo, ma se non crediamo in noi stessi, non potremo portare avanti i nostri progetti. Invece di cercare conferme all'esterno, chiediamoci prima di tutto se ci piace ciò che stiamo facendo, se siamo soddisfatti del nostro operato. Solo successivamente sarà bello sentire il parere delle persone care che condivideranno con noi le loro impressioni e ci appoggeranno, credendo nel nostro potenziale.
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            Scritto da: Silvia Nelli
            in Diario (Esperienze)
            Potrei raccontarvi che ho visto mondi interi costruiti poco a poco, giorno dopo giorno e poi crollare con una velocità inaudita. Ho visto persone divertirsi sui problemi, dolori e limiti altrui, ma è proprio mentre lo facevano che mostravano a piena luce i loro di problemi e le loro frustrazioni. Ho visto cattiveria e povertà e non parlo di povertà a livello economico, ma ho anche visto quanto dal "piccolo" altrui si possa imparare ad essere "grandi" nel proprio! Ne ho viste di cose e potrei parlarvene a ore, ma scusate se penso che di determinati "soggetti" meno se ne parla e meglio è... credetemi, ci sono vite che respirano del male altrui come il diavolo... poi ci siamo noi che respiriamo altrove in modo più cauto e silenzioso perché respiriamo dal cuore.
            Composto giovedì 8 giugno 2017
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              Scritto da: Lina Viglione
              in Diario (Esperienze)
              La solitudine è l'isolamento, ma anche il rifugio dell'anima. Non è sempre una cosa negativa, in specificato momento dove noi abbiamo bisogno, di stare un po' con noi stessi, per conoscere meglio noi stessi. Per meditare, crescere, invece in altri momenti è la pesantezza più grande che c'è, rimanere da soli con i propri pensieri. Secondo me comunque la solitudine è indispensabile. Dentro di noi nel più profondo della nostra anima rimaniamo per sempre soli perché non c'è nessuno che ci potrà capire a 100%. Però non si può reggere per sempre. L'uomo è un essere sociale. Godiamoci la solitudine quando possiamo, e cerchiamo di coglierne i molti e positivi e i suoi frutti, perché essere con se stessi è spesso essere in buona compagnia.
              Composto sabato 1 gennaio 2005
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                Scritto da: Silvia Nelli
                in Diario (Esperienze)
                C'è stato un momento in cui ci siamo perse di vista io e te. Pensare che eri la mia ombra, il mio sostegno e la mia fonte di saggezza. Eravamo una cosa sola noi due. Ad un certo punto, ho intrapreso un cammino particolare, uno di quei cammini che non sai mai dove ti portano ed è proprio lungo quel percorso che ti ho persa. È strano, non so come spiegarlo, ma ad un certo punto mi sono fermata e ho sentito un vuoto. Un vuoto enorme nel petto, accompagnato da una strana sensazione di soffocamento. Avevo corso, avevo corso tantissimo... Dietro cose, persone e sogni sbagliati e non avevo più fiato. È stato lì che ti ho cercata, io ti ho cercata ovunque attorno a me, dentro me, ma tu non c'eri... Non c'eri più. Ho creduto che non sarei mai riuscita a percorrere quel cammino a ritroso, anzi ne ero certa e avevo solo una scelta... Andare avanti. Così feci... Lungo quel cammino mi resi conto di quanto poco contassero le ragioni che mi avevano portato fino a lì e quanto invece tu eri importante per me e quanto importante fosse ritrovarti. Ho proseguito con l'unico obiettivo di ritrovare la strada giusta, una strada alternativa che mi riportasse a casa, che mi riportasse a te. C'è voluto molto tempo e in quel tempo mi sono resa conto che tu eri la cosa più importante. C'è voluto dolore e forza per affrontare quel viaggio di ritorno... Ma quella forza l'ho trovata proprio grazie a quel dolore perché mi ha fatto capire che non sarei stata capace di andare mai più in nessun posto senza di te. Non ci sarebbero più stati sogni, persone da amare, momenti fatti di sorrisi, non sarebbe più stato possibile niente senza te. È così che poco a poco, con estrema volontà e determinazione ho concesso solo a te la priorità assoluta e ti ho ritrovata. Ti ho ritrovata proprio lì, dove ti avevo lasciata. In una realtà semplice, povera di molte cose, ma ricca di certezze. Ti ho ritrovata lì; negli occhi di quelle poche persone vere che non mi hanno mai abbandonata. Nei giorni semplici di una vita umile. Nelle notti spesso bagnate di lacrime, ma di speranza. Ti ho ritrovata dove avevo lasciato tutto ciò che era essenziale per raggiungere anche tutto il resto. Oggi sei di nuovo con me e ti prometto che non ti perderò di vista mai più.
                "Ciao me stessa... Bentornata! Mi sei mancata sai..."! ?
                Composto mercoledì 7 giugno 2017
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