Esperienze


Scritto da: Silvia Nelli
in Diario (Esperienze)
Tutto è cominciato quando ho iniziato a cercare ciò che mi mancava dentro me e non più negli altri. Quando ho capito che forse per stare bene dovevo cambiare io e non far cambiare situazioni e persone. Tutto ha avuto inizio quando mi sono guardato e ho capito che niente mi mancava per stare bene con me stesso e solo quando ci sarei riuscito avrei potuto trovare negli altri quel qualcosa in più per rendermi migliore.
Composto sabato 27 maggio 2017
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    Scritto da: Lina Viglione
    in Diario (Esperienze)
    La cattiveria è sempre esistita e non cesserà mai di esistere, altrimenti poi non ci sarebbe la bontà, e le buone azioni non si distinguerebbero da quelle cattive. Sono le due facce della medaglia, l'esistenza dell'una hanno in sé il "rovescio della medaglia" le persone sane, bilanciate e felici lasciano assopito la seconda, trascinando fuori solo la prima. Quelle infelici, inappagate e di indole rabbiosa, invece, tirano fuori quella cattiva e convogliano verso gli altri. È il nocciolo duro del nostro carattere! Quella più cattiva e meno distinguibile si esprime in modi più affiliato, e con le buone maniere, nel tempo in cui è sotto gli occhi di tutti quella sgargiante che si esprime con ferocia. Alla fine finché ci sarà la mentalità predominante dell'uomo sui propri simili vedremo sempre astio e cattiveria. Perché nessuno al mondo... riesce ad essere Dio.
    Composto sabato 1 gennaio 2011
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      in Diario (Esperienze)
      Donne, mamme, uomini, padri: acquistate meno merendine al supermercato ed inculcate, se possibile, nei bimbi quel senso di responsabilità che sta alla base di un qualsiasi percorso formativo. I vostri figli spesse volte incorrono nella noia per assenza totale di responsabilità (responsabilità mai inculcate o mai maturate nel tempo). Giustifichiamo quasi sempre i nostri pargoletti, li difendiamo a spada tratta, siamo disposti a rifiutare qualsiasi consiglio che possa giungere in nostro aiuto per avvalorare la crescita interiore del fanciullo, percependo lo stesso come minaccia alla incolumità del lavoro genitoriale svolto. E così consegniamo alla società figli inadatti al dialogo, al rispetto reciproco; figli non idonei alla comprensione, all'accettazione dell'altrui pensiero o dell'altrui modo di fare. Abituate i vostri figli alla responsabilità! Non lavate i piatti vita natural durante al posto loro, ma fate in modo che qualche volta siano loro a lavare i piatti, a fare la spesa, a riordinare la stanzetta o a rifare il proprio lettino. Chi mi conosce sa che non accetto atteggiamenti violenti nei confronti dei bambini, ma metterli in condizione di provare quel "sano rossore" in volto, che solo la vergogna per qualcosa di errato riesce a provocare, sarebbe cosa positiva. Soprattutto fate comprendere il valore delle cose; cose conquistate con fatica e sudore. Non lasciate credere loro che tutto sia semplice da ottenere. Quando un ragazzo non ha interessi, ma solo tanta noia da gestire... fate scattare immediatamente l'allarme "uiii uiii uiii uiii uiii" fatelo rimbombare nella mente, nel cuore, e agite! Quando un ragazzo ci "sembra" annoiato, è già sul punto di non ritorno.
      Composto venerdì 26 maggio 2017
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        Scritto da: Ada Roggio
        in Diario (Esperienze)
        A volte capita di essere presi da mille interessi, il corpo si stressa, la mente si logora di mille pensieri, gli occhi si appannano, la bocca è un continuo sbadiglio, si rimandano gli affetti più cari a domani, domani, domani. Tutto quello che ci ha sempre circondato di luce ammagliante, piano, piano si spegne come una lampadina. Mille, milioni sono i segnali che vengono emessi per farci riprendere la luce. Fermarsi ci ridona la pace, la serenità e se chiudi gli occhi piano, piano la luce riapparirà.
        Composto giovedì 8 ottobre 2015
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          Scritto da: Lina Viglione
          in Diario (Esperienze)
          Procedo con calma tra il trambusto e la l'urgenza, e ricordo quale pace possa esserci nel nell'essenza dei rumori. Per quanto posso, senza franamento conservare in buoni rapporti con chiunque. Espongo il mio parere con tranquillità e nitidezza, e ascolto gli altri quando raccontano la loro storia. Sfuggo le persone autoritarie: rappresentano un supplizio per il mio spirito. Mi incaponisco nel consultarmi con gli altri, rischio di divenire superba, perché esistono sempre persone più buone o più cattivi di me. Mi godo i miei esiti positivi e anche dei miei propositi. Conservo interesse per il riconoscimento, per quanto remissiva: essa rappresenta un vero capitali nella mutabile fortuna del tempo. Uso cautela nelle mie faccende personali, perché il cosmo è pieno di falsità, ma questo non mi rende cieca a quanto vi è di moralità. Tanti sono coloro che inseguono alte chimere e dovunque la vita è colma di nobiltà. Sarò sempre me stessa, al di sopra di tutto non fingo negli affetti. Non ostento indifferenza verso l'amicizia, perché, pur di fronte a qualunque delusione e cattiveria, esso resta costante come il caduco. Accetto con dolcezza la sapienza della mia età, e lascio senza rimpianto la mia trasparenza le cose della mia gioventù. Curo con amore la forza della mia anima, per difendermi nelle sciagure improvvise. Ma non mi tormento con delle assurde utopie. Molti orrori nascono dalla fatica e dall'abbandono. Aldilà di una sana dottrina, sono paziente con me stessa. Io sono figlia del cosmo non meno della pianta e della luce propria, ed ho tutto il diritto di esserci in questa vita. Per tanto sono in pace con me stessa e con Dio. E quali che siano i miei respiri, e le mie speranze, in questa realtà, sono in pace con i miei principi. E nonostante i miei sogni crollati, questo è pur sempre il mio mondo ed è splendido. Sarò sempre ponderata e cercherò... di essere sempre felice.
          Composto martedì 1 gennaio 2002
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            Scritto da: Silvia Nelli
            in Diario (Esperienze)
            Passi la vita a vedere gli altri rendersi importanti a vicenda e a domandarti quando capiterà anche a te di essere veramente importante per qualcuno. Soprattutto quando ti capiterà di essere importante per chi è importante per te e smettere di esserlo per chi non lo è per te. È strano, maledettamente strano come il destino ci incasina le cose mescolandoci le carte. Assurdo come certi gesti arrivino sempre da coloro a cui non puoi donare una giusta risposta e continui a camminare tenendo ancora strette nelle mani e nel cuore le poche carte giuste che ti sono rimaste. Quelle carte che poi finirai per donare a qualcuno che non ti ricambierà affatto. Eccolo quel momento breve, ma intenso... forte, ma che ti rende fragile... eccolo quel maledetto: "perché".
            Composto sabato 20 maggio 2017
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              Scritto da: Rita Calarco
              in Diario (Esperienze)
              In un giorno qualunque, un giorno normale esci di casa e torni con la vita cambiata. Tutte le tue certezze, tutte le sicurezze, il tuoi equilibri sconvolti, sconfitti, annegati in un mare di paure. E conosci il buio delle attese, l'ansia che uccide. In un giorno qualunque, un giorno normale tu, non sarai mai più la stessa persona di ieri. Ma in quel giorno guardi il tramonto come se lo vedessi per la prima volta, guardi ogni cosa come se fosse la prima volta. E comprendi che se ci fosse un senso al dolore forse il senso è proprio questo, potersi guardare intorno e vedere, ascoltare e notare la vita come non hai mai fatto. E conosci il valore della parola speranza, quella che ti fa combattere contro i mulini a vento, che ti rende forte anche quando ti aspetti solo di crollare. Quella che ti fa piangere di gioia e dire che da quel giorno qualunque, un giorno normale ti senti veramente felice, felice di avere tutto ciò che hai, che hai costruito e che lotti per mantenere. Felice di festeggiare ogni tappa come fosse un traguardo... il traguardo della vita. Felice di spegnere le candeline, e più sono e meglio è. Felice di abbracciare le persone che ami ogni giorno e sentire che ogni giorno è importante. Felice di scoprire che il tempo che passa è una cosa bellissima... in un giorno qualunque, un giorno normale di qualche anno fa, ho scoperto che nonostante tutte le ferite, sono una persona fortunata ad avere così tante rughe, non di vecchiaia, né di dolore, ma solo di emozione.
              Composto giovedì 22 maggio 2014
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                Scritto da: Lina Viglione
                in Diario (Esperienze)
                Solo io conosco me stessa Io Lina. Non ho una tariffa di merito, ma credo di valere tanto come donna e come mamma. Non mi metto in liquidazione ne mi dono in omaggio, scelgo io a chi dare il mio tempo libero, e non spreco neppure una parola per chi a mio avviso vive solo ed unicamente di se stesso. Amo partecipare, gareggiare, conversare e in caso anche rischiare, ma non mi piace lottare contro i mulini a vento! Sono qui in vita per conoscere contenere, assimilare. Nonostante la mia avanzata età sono ancora un inesperta della vita o, se volete un un po scettica, ma sono come la formichina. Con piccoli passi, posso fare grandi cose nella vita. Ogni giorno trovo in me un miglioramento, ma non di stature ma di benessere interiore, quella cosa che fa essere belli dentro, e che migliora con la bontà d'animo. La crescita interiore è l'unica testimonianza di vita. Ogni giorno che passa e per me un passo in avanti. Ho ancora tanto da imparare. Questa è la vita, un istruzione che mi insegna come affrontare la vita ogni giorno che passa. Ho messo insieme ciò che ero da giovane con quello sono diventata oggi, e fintanto che sarò costante nella mia ricerca personale del mio "Io" più profondo, continuerò a maturare, la mia crescita è l'unica testimonianza di vita. Non posso scegliere il giorno o l'ora in cui sarò in piena fioritura. Avverrà a tempo debito. Ed io felice... aspetto.
                Composto mercoledì 1 gennaio 2014
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                  Scritto da: Lina Viglione
                  in Diario (Esperienze)
                  Non perdiamo il sentiero della vita, la vita è nostra. Ma a volte ci inerpichiamo su percorsi che non conosciamo come nostre e perdiamo la vera strada! Guardiamo fiducia la strada da percorrere senza paura, cercando magari un'angolazione differente, un'altura da cui guardare meglio, e capire dove ci porterà questa strada sconosciuta! Ma è sempre la nostra, un sentiero che dovunque ci condurrà sarà soltanto nostro, un cammino unico, magari condiviso con altre persone che via via si alternano al nostro fianco. Percorrendo ciascuno il proprio sentiero. Che meraviglia arrivare poi alla fine del viaggio, e scoprire che c'era qualcuno al nostro fianco con cui abbiamo condiviso... tutto il nostro tempo.
                  Composto mercoledì 1 gennaio 2014
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