Scritto da: SAVERIO FERRARA
in Diario (Esperienze)
Un lieve disturbo fisico può sfociare nell'inizio della fine.
Composto giovedì 24 ottobre 2019
Un lieve disturbo fisico può sfociare nell'inizio della fine.
Vorrei aver vissuto a Chicago, come Eliot Ness, ai tempi di Al Capone. Senz'altro, sarebbe stata un'esperienza straordinaria per me. Sarei stato meno brutto di uno e più bello dell'altro.
Un giorno capirà che le emozioni vere si annidano nei ricordi, nella vita vissuta, non in quella raccontata.
Bisogna parlare solo di ciò che si conosce? Direi bisogna parlare sopratutto di ciò che si pratica.
Talvolta può succedere di imbattersi in qualcuno capace di mostrarti in modo così ampio e dettagliato quanto spesso, la capacità intellettuale possa essere appena percettibile, ossia praticamente assente. È strano come ancora io resti sbalordita nell'ascoltare parole senza un senso logico e fondamenta valide. Parole che non hanno né un inizio, né una fine, ma la cosa peggiore è che dopo averle ascoltate non so se ridere o piangere. Sono sempre stata dell'opinione che la bellezza del mondo è proprio il suo essere vario, mai banale e scontato, mai ripetitivo e che a dar colore ad esso sia proprio la diversità che ci contraddistingue. Tuttavia, ultimamente i colori che sta assumendo non mi piacciono molto. Parole cariche di stupidità, di convinzione e di presunzione. Persone che si auto eleggono superiori e per mostrare la loro "presunta" superiorità sono pronti a tutto. Menti meccaniche, che seguono la massa, prive di personalità e di valori.
Io non so dove questo mondo si stia dirigendo, ma credetemi se vi dico che nel vedere tutto questo mi dispiaccio e resto senza parole. Ho sempre pensato che ognuno di noi vanta il diritto di scegliere chi e come essere, ma a tutto c'è un limite che non andrebbe mai superato. Quando i tuoi valori, le tue qualità le ostenti all'inverosimile, cercando di convincere chiunque tu abbia di fronte di quanto tu sia "Impeccabile", concedimi il beneficio del dubbio e quasi la certezza, che per me tu... Hai troppo da dire e ben poco da dimostrare.
Amo l'eleganza della parola. Mi piacerebbe se il linguaggio indossasse sempre l'abito da cerimonia. Sono sicura che cambierei molte mie opinioni sulla gente, quando è possibile confrontarsi senza oltraggiare con frasi scurrili che prendono forma in base alla bocca della persona che le pronuncia.
Non chiedete a un uomo come comportarsi con una donna. Un galantuomo sa esattamente cosa fare, è l'atteggiamento corretto da usare.
Ho sempre avuto l'ardire di pensare che con alcune persone poco propense al dialogo e all'apertura mentale, parlare in modo compiacente possa essere una soluzione non facile da comprendere. D'altronde, se si sta bene nella propria ignoranza consapevolmente, non vedo il motivo per il quale bisogna provare a cambiare lo stato delle cose.
Siamo fatti come siamo, ad ognuno la scelta di essere se stesso o la cera di qualcun altro.
Mi è rimasta la speranza. La porta giusta esiste, non mollerò finché non l'aprirò.