Scritto da: Aurora Sisi
in Diario (Quotidianità)
Ho imparato a cosa credere e a chi credere, ho rispetto per me stessa.
Composto mercoledì 23 dicembre 2020
Ho imparato a cosa credere e a chi credere, ho rispetto per me stessa.
Iniziamo la giornata magari con poche parole e con i silenzi che non ci fanno inciampare in opinioni inutili.
La cosa più bella è costruirsi un mondo, io amo la musica anni 90, la frutta fuori stagione, i vestiti non più alla moda, e le follie che molti chiamano stranezze o assurdità, ma che a me piacciono molto, e di ciò che pensa il mondo fuori non mi interessa.
No, non sono Dio e né tantomeno uno dei Suoi pseudo-emissari sulla Terra. Ed è per questo e tanti altri motivi che scrivo storto anche su righe dritte.
Fai esaltare il tuo spirito ribelle attraverso l'euforia di un momento che ti dà quella carica di entusiasmo per vivere a pieno la vita.
Era bello come un giglio, pedalava sul ciglio, mancava solo un miglio, ora... la sua vita... non è più con me un idillio, era mio figlio.
Io sono, e nessun altro potrà mai essere me. Menomale.
Sono fiero di ciò che sono, mai nulla da nascondere, e né paura di perdere la mia logica e la mia coerenza.
La bellezza del giorno si allea con i cuori propensi di umiltà, gesta e parole che ci accarezzano di gentilezza.
Se rimaniamo appesi allo scontato sarà abitudine battere sullo stesso chiodo, non si può immaginare quanta fantasia c'è in noi tanto da creare nuove follie.