Scritto da: Maria Viola
in Diario (Sentimenti)
Quanta cura mettiamo nelle parole per non ferire. Quanto silenzio facciamo nelle nostre paure per non farci scoprire Quanto dolore abbiamo nell'anima e non lo facciamo vedere.
Commenta
Quanta cura mettiamo nelle parole per non ferire. Quanto silenzio facciamo nelle nostre paure per non farci scoprire Quanto dolore abbiamo nell'anima e non lo facciamo vedere.
Per te avrei rubato la luna rendendo complici le stelle e avrei impedito al sole di svegliarci, al vento di fare rumore ed al silenzio di sopire il soffio del tuo respiro.
Poi ho capito che l'amore non cerca né luna né stelle, né sole, né vento e che non serve il silenzio per sentire la voce dell'anima.
La vita è carne, sangue e gioia, paura e coraggio, vittoria e sconfitta.
Ho guardato le cose del mondo avvertendone la sofferenza ed il dolore.
Cerco di vivere la vita, adesso, seguendone le tracce e gli odori, senza certezze, senza progetti.
Inserisco ancora, mi ostino ancora, sogno ancora, regalo ancora, costruisco ancora. Solo per amare, ogni giorno più onestamente. Non è poco, solo poiché non può essere tutto.
Con la notte tra le mani è più frequente fare dell'ispirazione parole e scritti, pensieri e confessioni, ispirazioni e sogni. Se tra le mani quindi è possibile avere, talvolta, la notte è certamente verosimile poter maneggiare il coraggio. Tutte le volte che ciò accade, doniamo al mondo una magnifica poesia.
Di una bellezza rara e trasparente il tuo sguardo. Mi hai detto di stare bene così ed io non posso che accertarlo. È stato un sogno sfuggente. Eri immersa in un giardino di fiori, come spesso ti immagino. So soltanto che rivederti era il mio pensiero costante.
Rosa raggiante -
nel giardino di fiori
vaga nel cielo.
È passato più di un anno, ho cambiato vita e città, ho cambiato tantissimi lati del mio carattere e sono diventato di fatto un'altra persona. Sono anche uscita con altre ragazze perché sentivo di essere pronto però mi sbagliavo, ci vuole ancora tempo perché ancora oggi quando la sera vado a dormire, la testa torna lì e non perché io stia male da solo, anzi, sono davvero rinato. La gente sottovaluta questi dolori e dice solo che "d'amore non si muore"... Ma non è vero, d'amore si muore, nel senso che muore tutto ciò che eri, le tue convinzioni, le tue abitudini, i progetti e i sogni che avevi fatto. Muore quel brivido, quel nodo allo stomaco, muore quella capacità di sentirsi semplicemente vivi... Però ti posso dire che piano piano cominciano a vivere tante altre cose: scopri nuove passioni, fai nuove amicizie e la voglia di un cambiamento ti fa crescere e ti restituisce una persona nuova, per certi versi migliore. Il bisogno di capire cosa sia andato storto ti costringe ad interrogarti, a metterti in discussione ed è la cosa più terribile ma anche la più importante. Ti guardi davvero dentro e ti conosci da capo. Non scappare da tutto questo: il dolore è il motore di ogni ribellione e di ogni rinascita. Rinascerai anche tu, in modo diverso, piano piano.
E quando mi sorrise, capii che non ci sarebbero stati altri sguardi innocenti come quelli che ho visto nei volti dei bambini. Onesti, sinceri, e puri. Mi guardarono allungo quegli occhi color del cielo, del grano, e di pascoli verdi. Non smisi di fissarli, belli come un alba del mattino, e dai mille colori di un tramonto. Non c'è angolo del mondo più bello che io abbia mai visto, se non dentro, gli occhi dei bambini.
Le persone non sono dadi da lanciare in aria, e poi lasciarli cadere a terra senza preoccuparsi del male che potresti causargli. Non si gioca a sorte con la vita degli altri, ne con i sentimenti. Le persone non sono oggetti, non si usano quando più fa comodo, e poi chi se ne frega se si è fatto male. Non è così che funziona, ci vuole tatto, e delicatezza, e se non sei in grado di farlo non toccarlo un cuore, le tue mani non sono pulite, lo sporcheresti.
Nonno dove vai ogni giorno!? A portarle una rosa. Ma la nonna non c'è più. Questo è quello che pensi tu. Può la morte separare due che si sono amati tanto!? No figliola. Siamo solo di passaggio su questa vita terrena, nasciamo, cresciamo, ci innamoriamo, mettiamo su famiglia, e costruiamo tantissimi bei ricordi, e quelli non moriranno se li lasciamo in eredità alle persone che ci amano. Nonno, quando vai da lei dille: che è stata una donna fortunata ad averti incontrato, perché di uomini che continuano ad amarti anche oltre la morte, non ce n'è sono molti. Lui mi sorrise, e mi rispose: sono stato io ad essere fortunato, lei mi ha amato tanto.
Ho un lato tagliente, un lato intollerabile, un lato socievole, un lato pazzo. Ognuno ha il lato che si merita.