Scritto da: Michela A. Tomà
in Diario (Sentimenti)
Poi mi chiedo, dove sono finiti i miei sogni? In fondo a un cassetto che non apro più.
Composto sabato 17 gennaio 2009
Poi mi chiedo, dove sono finiti i miei sogni? In fondo a un cassetto che non apro più.
Io e tuoi occhi leggiamo la stessa storia: la nostra.
"Ci penserò domani", così mi dicevo prima di chiudere gli occhi ma quel pensiero non spariva con il silenzio della notte, si sentiva forte provavo a farlo tacere pensando: "così doveva andare", ma quel pensiero gridava sempre di più.
Ti porterò con me dove il fuoco è rovente fino a strapparti l'anima.
Dolcemente mi cullo tra le tue braccia guardando il tuo dolce sorriso che trattiene la tenerezza di un bacio.
11 febbraio 2016 (RN)
Erano le 8: 49, pioveva, la casa stava ancora dormendo ma quei due soggetti erano svegli, facevano colazione come tutte le mattine, a loro modo, a loro piacimento. Lei si sporcava i baffetti con la schiuma del latte e lui lì, buffo che era, le rideva contro mentre la puliva delicatamente, come se fosse la sua bambina. I minuti passavano, e le finestre si appannavano, misero la loro canzone preferita "ma che freddo fa". Non smettevano di ridere, di ballare, di guardarsi, stessa routine per altre 4 mesi, e poi? Fu lo stesso? È tutto un mistero, come la vita.
Ne sono sicuro, un giorno ti rivedrò ancora, quando sarà è perché sarai venuta a prendermi e portarmi via con te, ma nel frattempo vivi nel mio cuore.
Lei non aveva frequentato tanti uomini, ne aveva conosciuti molti ma tra tanti lui era diverso, lui non era come gli altri, forse era anche peggio degli altri, ma una cosa non gli si poteva negare: se una donna, una come lei rigida con se stessa e razionale per lui avrebbe perso la testa, avrebbe fatto follie. Lui era uno di quegli uomini che non vorresti mai incontrare, ma che nella vita aspetti da sempre.
Mi hai parlato di te, ti sei fidata di me, io l'ho fatto con te. Dicevi d'amarmi e che non mi avresti mai fatto del male, che senza me, senza dì noi non sapevi stare. Vivevi la tua vita fra l'incudine e il martello. Quando sapevi che arrivava il giorno di fronteggiare con i fatti, arrivare ad una scelta e hai scelto, lo hai fatto senza neanche parlarmi, freddamente hai fatto tutto tu. Ora mi ritrovo a mani vuote e il cuore pieno di dolore, quel dolore me l'hai dato tu, tu ci pensi a come ci posso stare?
Promettimi che un giorno vincerò, promettimi che un giorno tu mi abbraccerai per tutte le volte che non abbiamo potuto farlo e che mi bacerai come si bacia quando si ama, promettimi che cammineremo mano nella mano senza che più nessuno ci ostacoli, promettimi che un giorno mi sveglierai con la tua voce e le tue carezze, promettimi che un giorno ci butteremo sul letto o sul divano con la pizza davanti ed io appoggiato a te parleremo di futuro insieme!