Non chinate la testa, non abbassate mai lo sguardo. Vogliono annullarvi, vogliono asfissiare i vostri cuori. Rispondete con la passione, con la follia e la disubbidienza. Insorgete ragazzi, ribellatevi!
Ho il magico potere di smascherare presunti principi azzurri e scoprirli teste di cavolo.
Mi fate un po' pena. Quante storie inventate solo perché non avete le palle e il coraggio di chiedere le cose ai diretti interessati. Perché siete codardi nell'ammettere le vostre "seghe mentali" e i "maniacali film" che vi create. Siete marci dentro a tal punto da leccarvi il culo davanti e infamarvi dietro. Ma non vi fate mai un po' pena!? A me ne fate tanta... soprattutto quando vi vedo così "piccoli" cercar di screditare e distruggere i "grandi"! Guardatevi per voi e smettetela di criticare chi anche sbagliando rimane pulito a differenza di voi che sbagliate volutamente e poi pretendete di sporcare gli altri con i vostri errori!
Un genitore che vive la disabilità (cognitiva, psichica o fisica) del proprio figlio come una condanna o una "vergogna", farebbe bene a vergognarsi di se stesso e della sua insignificante aridità di cuore. Meglio esser "disabili", che aridi di cuore! E sappiate una cosa: il vero disabile (mentale) è colui che nota nell'altro disabilità, difficoltà d'ogni sorta o inferiorità, provando in cuor suo vergogna o un senso di superiorità.
A parole, volete la brava ragazza. A chiacchiere, morite dietro a quelle che non vi filano neanche di striscio e che vi tengono sulla corda. Noi donne saremo stupide a scegliere chi ci fa sempre soffrire, ma voi uomini, prima di puntare il dito, guardate voi stessi, non fate la differenza.
Non c'è nessuno più meschino di chi conosce le tue debolezze e alla prima occasione le usa contro di te. Poi, la gente ti etichetta come quella che se la tira o che non dà confidenza. Conoscetele le persone prima di sparare sentenze, darete grande prova di intelligenza e di maturità.
Non ti rispondo perché ti commenti da solo, non spreco tempo con gli infami che cercano di fare i buoni. La bontà d'animo non la improvvisi e non la metti in scena. Puoi mentire su tante cose ma non su questo, la cattiveria trova il modo di farsi vedere.
Le tue provocazioni mi avanzano, ma stai attento a non esagerare: sono come il fuoco sotto la cenere, silenziosa e pericolosa, non mi faccio notare ma so fare molto male.
Mi assumo la responsabilità delle parole che dico e che scrivo, non ho alcun problema in merito. Resto basita solo da alcuni che sentono sua ogni mia parola, se la prendono, si sentono tirati in causa. Le cose sono due: o vi sopravvalutate, oppure vi ho citati e non me ne sono accorta.
Mie care mascherine, ora più che mai vi sentirete a vostro agio, voi che recitate tutto l'anno e che non aspettate il Carnevale per travestirvi ed interpretare altri personaggi. Chissà se vi ricordate ancora chi siete, se lo sapete ancora cosa eravate, prima di fingervi tutt'altro. Buon Carnevale a tutti!