Scritto da: Anna Infante
in Diario (Sfogatoio)
Apprezzo la franchezza, le persone che non si nascondono dietro a un personaggio, che non seguono un copione, ma si mostrano sempre per quello che sono.
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Apprezzo la franchezza, le persone che non si nascondono dietro a un personaggio, che non seguono un copione, ma si mostrano sempre per quello che sono.
Io ci ho provato a guardarti come avresti voluto tu, ma mi sono resa conto che nel farlo non vedevo più me stessa. Ho provato a spostare leggermente il mio sguardo oltre quello in cui credo, ma ho capito che fuori da quel limite non ero più io. Ho tentato in ogni modo di trasformare i tuoi "errori" in "non volutamente commessi", ma era solo il modo più semplice di giustificarmi di fronte alla mia coscienza. Una coscienza che continuava a chiedermi: "ma dove sei finita"! Io non posso dimenticare chi sono per ricordarmi di te. Non posso cancellare strade percorse, esperienze assimilate, insegnamenti ricevuti e modi di vivere per qualcuno che ha sempre seguito solo una strada: la sua. Ci sono tanti modi di pronunciare un "addio". Ognuno ha il suo perché e la sua motivazione, ma forse fino a quando lo pronunci in realtà vuoi solo cercare il modo migliore di ferire chi hai di fronte e convincere te stesso che non guarderai mai più indietro. Io invece ho continuato a guardare indietro per molto tempo. Nel mio "guardare", a volte lungo e silenzioso, altre volte veloce e tormentato ho ritrovato "me e te". Ho rivissuto a tratti ciò che avevo dimenticato, ho raccolto pezzi e costruito nuove risposte. Oggi non pronuncerò quell'addio, non serve più. Sono già oltre, sono così tremendamente lontana che anche voltandomi la fine della nostra "strada" non riesco più nemmeno ad intravederla. In quel "tratto di strada" lascio ricordi, sogni, emozioni e un pezzo di vita. Lascio una parte di me che forse non mi mancherà mai e soprattutto... finalmente, lascio "te".
Ogni cosa a suo tempo... peccato che io non ho più tempo da perdere, ma attimi da vivere.
Non sono amica di tutti.
Sono amica di chi dice sempre quello che pensa nel bene e nel male.
Sono amica di chi non mi cerca solo nel momento del bisogno, di chi non si schiera dalla parte del più forte, di chi sa piangere senza vergognarsi, di chi non usa le persone a proprio piacimento, di chi predica bene e razzola bene nello stesso modo, di chi se deve mandarmi a quel paese lo fa senza preoccuparsi, di chi non mi giudica ma mi ascolta e mi da consigli.
No... non sono amica di tutti, perché troppo esigente e consapevole di chiedere l'impossibile, mi perdonerete se ritengo me stessa la mia unica e migliore amica e che mi comporterò di conseguenza con chi pretende tutto senza dare niente, con chi predica bene e razzola male, con chi parla e parla senza fare i fatti, con chi mi cerca solo quando ha bisogno, con chi sa solo pensare a se stesso senza preoccuparsi di come sto io, con chi ha dato per scontato la mia presenza sempre e comunque.
No... non sono amica di tutti...!
Paura dei giudizi significa sentirsi in difetto, significa avere la coda di paglia.
Maschi che ambiscono alle leonesse e poi si accontentano delle gatte morte.
In me adesso c'è quella voglia prepotente di non ascoltare più nessuno, ma solo me stessa. Troppo il tempo in cui i bisogni altrui hanno fatto in modo che non ascoltassi i miei. Ho anch'io delle necessità, dei bisogni e delle aspettative e dove tutto questo muore io non intendo più restare. Fare finta di niente non mi aiuta, guardare in faccia l'evidenza all'inizio mi piega, ma poi mi fa rinascere.
Sveglia la mente, non farti lobotomizzare. Fa' che la tua vita non sia un social, ma che sia solo un divertimento, il tuo passatempo, e non la perdita del tuo tempo.
Certe persone amano circondarsi di belle parole, ma al momento di metterle in pratica si rivelano dei mulini a vento.
Di falsi santi ne è pieno il mondo. Io non sono santa e lo dico senza problemi.