Scritto da: Dario Di Francesco
in Diario (Sfogatoio)
Che poi alla fine le cose me le tengo dentro per non rompere il cazzo agli altri.
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Che poi alla fine le cose me le tengo dentro per non rompere il cazzo agli altri.
Tutti ti vedono come sono loro dentro, ma quello che conta è come ti vedi tu, il resto è solo una perdita di tempo.
Non c'è verso di far cambiare le cose perché si è troppo ostinati e barricati nelle proprie idee, nei propri pregiudizi, nella propria mente chiusa. Provare a comprendere una situazione mettersi nei panni degli altri, sembra che costi troppa fatica inutile.
Sono le 2 e 56 del mattino, non dormo e mi manchi cazzo... Sono le 2 e 57, mi manchi ma non te lo posso dire, così ti auguro la buonanotte sperando che in qualche strano modo ti arrivi, poi ti mando a fare in culo... Torno con la testa sul cuscino, chiudo gli occhi ma lascio spalancato il cuore.
Gli animali domestici andrebbero presi per regalargli una vita dignitosa e piena di attenzione e assolutamente non per soddisfare i propri bisogni di compagnia e possesso.
I preti dovrebbero agire in incognito, vivere una vita semplice, minimale, affrontare le avversità della vita, fare esperienze, commettere errori, fingere di essere deboli, assumere ruoli di basso livello e aiutare le persone in difficoltà che incontrano nel loro percorso dando esempio e con tecniche psicologiche raffinate.
Non ferirmi ci ha già pensato la vita. Non giudicarmi, non conosci il mio dolore. Non darmi colpe, che non ho commesso, fatico già a gestire le mie. Non mettermi in bocca parole che non ho pronunciato, devo già dar peso alle mie. Tu non sei me, e io non sono te. Io rispetto ed esigo rispetto.
Nel mondo c è posto per tutti, nel mio... ma anche no.
Per crescere bisogna innanzitutto decidere di farlo e poi iniziare a non dare sempre la colpa agli altri.
È quando li lasci vivere nell'illusione che stanno dicendo o facendo la cosa giusta, concedigli la convinzione che hanno ragione, ecco solo allora hai vinto tu.