Post di Cetty Cannatella

Poeta e aforista, nato giovedì 24 aprile 1969 a Palermo (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Poesie, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritto da: Cetty Cannatella
Zia Maria.

... ma tanto lei non ricorda!
Risposta che arriva come un pugno deludente.
Ma io ho desiderio di vederla, di accarezzare le sue mani... e perché no, darle anche un bacio!
Io nei suoi occhi confusi e persi voglio ritrovare anche per un solo attimo la tenerezza che ha avuto per me...
Quando mi dava il latte con il caffè in una tazza di plastica con il panino croccante e pieno di sesamo (proprio come piaceva a me).
Voglio sentire ancora il profumo di talco che lei tanto amava, accarezzare i suoi capelli neri che sembra si oppongano al tempo, perché non si imbiancano.
Lo so che non ricorda, che l'Alzheimer ha fatto piazza pulita nella memoria, ma sentirà l'amore, quello non può non sentirlo.
Perché ogni volta mi sorride, come si fa quando un bambino ti guarda, un pulcino saltella, un fiore sboccia.
Lei mi guarda e sorride, io la accarezzo e lei non ritrae la mano, ed io anche se sò che non mi riconosce, ho la certezza che l'amore lo sente.
Cetty Cannatella
Composto giovedì 24 ottobre 2019
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    Scritto da: Cetty Cannatella
    La bibbia dice che Eva convinse e sedusse Adamo.
    Che insieme mangiarono, conobbero e provarono il peccato.
    Che Dio deluso li fece cacciare.
    Leggo e ancora guardo attonita a chi per millenni crede ancora a questo.

    Direi che Eva disse ad Adamo.
    Proviamo a lasciarci andare.
    Ad essere noi stessi... a scatenar le voglie.
    Ad esser nudi veramente.
    Gustiamolo il peccato.
    Bagniamolo di lussuria e fantasie.
    Dio guardava la donna, la sua intelligenza, la sua curiosità.
    "Lui gliela ha donato e con orgoglio guarda"
    Adamo si convinse, non seppe resistere al richiamo della femmina.
    La seguì e insieme mangiarono il frutto proibito.
    Scrissero che fu colpa del serpente che convinse Eva.
    Il demonio la persuase che lì nel paradiso non era vita se non avessero mangiato il frutto.
    E così furono cacciati via.
    Donna, tu partorirai con gran dolore!
    Uomo, tu lavorerai la terra con gran sudore!
    Dio non può davanti all'amore aver potuto castigare.
    Dio non può aver dato intelletto, sensibilità, ventre che dona la vita e poi cacciarli via.
    Chi scrisse questo fu un'ideologia che non ammette il libero amarsi.
    Non vuole scoprire come è sporco il suo pensare... e far passare per sporco l'amore.
    Dio ha dato l'istinto...
    Ha dato il piacere...
    l'amore
    Il riprodursi ad ogni essere vivente.
    Lo ha dato agli uomini, seguito dalla sensibilità e l'intelletto.
    Lo ha dato agli animali con grande istinto.
    Alla Flora ha dato il vento, le api, gli uccelli.
    Ogni cosa ha dato per riprodursi.
    L'albero che non si riproduce dà ugualmente vita, dà l'ossigeno che, ogni creatura che respira prende.
    Se allora un uomo scrisse, l'origine blasfema... e a dar la colpa ad una donna, ancora peggio è l'aver creduto a tutto ciò.
    Il vero peccato originale sta nell'usare l'amore sporcandolo...
    Unirsi solo per il piacere e dimenticare l'amore.
    Dare i propri pensieri proibiti a chi non li capirà mai, non avere il coraggio di spogliarsi e farlo solo per liberare un istinto irrefrenabile.
    Quello è il vero peccato, e poi da quello nasce la violenza
    La pedofilia
    Date invece a chi amate, donate ogni vostra fantasia, ogni vostro sogno...
    Fatelo senza giudizio ma con l'intelletto e la curiosità di voler conoscere sempre più chi si ama.
    Vedrete che il mondo avrà uomini felici liberi e meno arrabbiati.
    Uomini che non fanno la guerra... ma che lavorano la terra e pensano alla vita.
    Il male esisterebbe sempre...
    Perché esiste per come esiste l'amore.
    Ma non diamo la colpa ad Adamo ed Eva.
    Semplicemente la colpa è di chi nasconde il peccato e si finge angelo di luce.
    Cetty Cannatella
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      Scritto da: Cetty Cannatella
      Filosofeggiare

      Secondo Galimberti il pregiudizio ha radici di luogo, appartenenza, cultura.
      Jarabe de Palo canta: Dipende da che punto guardi il mondo tutto dipende.
      Si crede in ciò che non si sa... finché non dimostri il contrario, ad esempio: che 1+1=2 è il giusto risultato finché non conosci e dimostri il contrario.
      Il filosofo è colui che non sa e cerca sempre e come disse Socrate: più so e più so di non sapere.
      Filosofia: mancanza del sapere, atteggiamento... riflessione di pensiero che arde il capire da varie prospettive.
      Il vero giudizio sta in piedi da solo, senza giustificazione ma sempre aperto e discutibile.
      Il bianco e il nero sono solo la base non del giusto e sbagliato, ne del bene e del male... ma la partenza, la natura, l'idea di ciò che si è inclini ad essere, fino a sfumare nelle tonalità che la filosofia, il dolore, il coraggio di vivere e reagire aiuta a visualizzare, scoprendo che oltre al nero e al bianco o alla scala dei grigi, la natura ci ha dato un prisma con lo spettro di svariati e meravigliosi colori.
      Tutto dipende con che luce, in quale angolo e a che altezza guardi.
      I colori più belli si vedono dal basso, con gli occhi rivolti al cielo, dopo tanta pioggia e se sei infreddolito e bagnato... l'arcobaleno sarà ancora più bello.
      Lungo il cammino incontrerai sassi che hanno nomi come: arroganza, opportunismo, superficialità, cattiveria.
      Poi c'è la terra, dove i semi fertili producono fiori, frutti, colori, odori, sogni, pensieri... i sassi producono sassi.
      Cetty Cannatella
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        Scritto da: Cetty Cannatella
        Come sto? Bene... Perché dirti: mi sento come un barattolo ermetico... mi sembrava troppo brutto. Poi avrei dovuto spiegarti, che ho preso il dolore l'ho chiuso dentro, insieme a tutto ciò che potrei dirti, che ti ho detto e che sai già... Ecco! Era troppo lungo e complicato, avrebbe riaperto il barattolo... Invece ti ho risposto: Tutto bene! E il barattolo e li chiuso... Con tutto quello che ho dentro.
        Cetty Cannatella
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          Scritto da: Cetty Cannatella
          Se non sono il tuo credo, perché mi temi? Se la tua religione non è cristiana come posso io offenderti se sto lì in silenzio sulla mia croce? Perché in una scuola, in un ufficio si può tenere alle pareti uno stato in cui pochi credono ed io vengo tolto? Posso io impedire una preghiera libera a un Dio che non sia cristiano? Perché per rispetto di altre religioni io devo essere tolto dai luoghi pubblici e chi crede in me deve accettare il burqa, il ramadan? Perché non proviamo a rispettarci tutti liberamente e lasciare che ognuno preghi chi desidera e come desidera? Se un bimbo, una mamma, un ammalato... trova conforto nel volgermi un pensiero, tu che non mi credi che male posso farti? La libertà e il rispetto non è togliere il crocifisso dalle scuole o impedire a un musulmano di pregare allah, oppure non pregare affatto. Voi che vi sentite offesi! Ditemi, spiegatemi... io credo che ogni essere vivente è libero di credere o non credere, pregare oppure no. Lasciatemi tranquillo sulla croce, sono 2000 anni che non scendo, né che allah proferisce parola... lasciate che ognuno creda in ciò che vuole e non toccate il crocifisso dalle scuole.
          Cetty Cannatella
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            Scritto da: Cetty Cannatella
            Ringrazio il dolore. Mi ha colpita, addentata, piegata, pugnalata. L'ho maledetto, l'ho bestemmiato... mi ha accecato e l'ho frainteso ho inghiottito affannosi respiri, deglutito bocconi indigesti... ho dovuto confrontarmi con il giudizio e la cattiveria, fare i conti con l'ignoranza e la sapienza. Nel piegarmi le mie ginocchia hanno toccato la polvere e la pozza di lacrime. Ho rivoltato la mia quotidianità come un calzino. E poi il coraggio a messo le mani sui fianchi, ha scosso la polvere e con voce ferma mi ha detto: alzati ed esci fuori a guardare il cielo. Ed ora il dolore lo ricordo come un duro e saggio maestro. Il coraggio è il tremito che ti scuote per guardare in faccia la vita. Il primo passo è il rispetto di se stessi. E mai pensare che gli altri ti infliggono il dolore, nessuno può darti nulla se tu non lo permetti. Ed ora vivo serena, con la consapevolezza che tutto insegna, ma che il passato è una pagina chiusa e il presente un libro pieno di avventure che con entusiasmo ancora leggo.
            Cetty Cannatella
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              Scritto da: Cetty Cannatella
              Sarà l'età, il dolore vissuto, le lezioni che la vita impartisce... sarà che ho imparato a non giustificarmi perché non ho nulla da farmi perdonare... né da spiegare tranne alla persona che amo e condivide la vita con me. Sarà la stanchezza di sentire la gente lamentarsi per problemi facilmente risolvibili o che loro stessi si cercano... sarà che ho fatto indigestione forzata di persone negative... sarà quel che sarà, ma non ho più pazienza di leggere, ascoltare chi i guai se li va a cercare, oppure sempre pronti ad alzare il dito a giudicare. Trovo che la vita sia un dono da apprezzare e vivere al meglio sempre. Le cose risolvibili li lascio fluire con la positività del bicchiere mezzo pieno ignorando il mezzo vuoto... sarà per questo e altro ancora che il lamento lo sento come un orticaria... gli immaturi e il mal contento come un un'herpes... l'unguento miracoloso è non permettere agli incontentabili, agli egoisti, ai superficiali e ai presuntuosi... di farti vomitare addosso tutto lo scontento della loro vita, tinteggiando di ombre anche la tua.
              Cetty Cannatella
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