Scritta da: Jade S
in Frasi di Film » Drammatico
Seconda stella a destra e poi dritti fino al mattino.
James Matthew Barrie (Johny Depp)
dal film "Finding Neverland - Un sogno per la vita" di Marc Forster
Seconda stella a destra e poi dritti fino al mattino.
- Non è la morte che mi fa paura, ho paura di perdermi qualcosa... non so se mi spiego.
- Sì...
- Perciò la cosa è... io voglio... io voglio fare l'amore, non me lo voglio perdere... è chiaro... non me lo voglio perdere con te.
[...]
- Per favore... se adesso non ti sembro troppo brutta dopo la chemio...
- No Jules, tu sei bellissima!
Qualunque cosa farai amala, come amavi la cabina del Paradiso.
Oggi si fa la storia. Questo giorno verrà ricordato. Tra molti anni i giovani chiederanno, meravigliandosi, di questo giorno. Oggi si fa la storia e voi ne fate parte. Seicento anni fa, quando altrove fu addossata loro la colpa della Peste Nera, Casimiro cosiddetto il Grande disse agli ebrei che potevano venire a Cracovia. Essi vennero. Trascinarono i loro averi in città. Si sistemarono. Misero radici. Prosperarono. Negli affari, nella scienza, nell'istruzione, nelle arti. Arrivarono qui senza niente, niente e fiorirono. Per sei secoli c'è stata una Cracovia ebrea. Riflettete su questo. Da stasera quei secoli sono una diceria. Non ci sono mai stati. Oggi si fa la storia.
Sulla pagina sembrava... niente... un inizio semplice, quasi comico. Appena un palpito, con fagotti, corni di bassetto... come lo schiudersi di un vecchio cofano. Dopodiché, a un tratto, ecco emergere un oboe... una sola nota sospesa immobile, finché un clarinetto ne prende il posto, addolcendola con una frase di una tale delizia. Quella non era la composizione di una scimmia ammaestrata... no era una musica che non avevo mai udito, espressione di tali desideri... di tali irrefrenabili desideri... mi sembrava di ascoltare la voce di Dio.
Blair: Cosa vuoi fare?
Chuck: Potrei farti la stessa domanda, perfetto gentiluomo, perfetto cavaliere, è un disco rotto ormai. Aggiornati con i tempi, lui ti annoia.
Blair: Tu ti sei preso gioco di me davanti al New York Times. Conferma l'opinione che di te non ci si può fidare, Nate è un gentiluomo non farebbe mai una scenata
Chuck: Ma non ti fa andare su di giri.
Blair: A proposito di andare, è quello che devi fare.
È difficile starmi dietro. Quando voglio restare solo per scrivere, voglio restare completamente solo. Penso che quando ti dedichi veramente a qualcosa questo ti renda molto egoista. Finisci per usare le persone, le vuoi accanto quando ti fa comodo e poi le allontani.
Oggi non voglio tenere un sermone, oggi voglio solo parlarvi di una parola che ormai non sentiamo spesso, sacrificio. Non la definirei una parola moderna. Le persone sentono la parola sacrificio e subito pensano che qualcuno voglia portar via a loro qualcosa, che dovranno rinunciare a qualcosa a qui tengono. Sacrificio per molti vuol dire perdita in un mondo che dice che possiamo avere tutto, ma io credo che il vero sacrificio sia una vittoria, perché richiede una nostra libera scelta per rinunciare a qualcosa o a qualcuno che sia ama per qualcosa o qualcuno che si ama più di se stessi. Non voglio mentirvi: è un rischio. Il sacrifico non allevierà il dolore della perdita, ma vincerà la battaglia contro il rancore, il rancore che oscura la luce su tutto ciò che ha davvero valore nella nostra vita.
Chi parla male, pensa male e vive male. Le parole sono importanti.
Ancora oggi non so cosa dicessero quelle due donne che cantavano, e a dire la verità non lo voglio sapere. Ci sono cose che non devono essere spiegate. Mi piace pensare che l'argomento fosse una cosa così bella da non poter essere espressa con delle semplici parole. Quelle voci si libravano nell'aria ad un'altezza che nessuno di noi aveva mai osato sognare. Era come se un uccello meraviglioso fosse volato via dalla grande gabbia in cui eravamo, facendola dissolvere nell'aria, e per un brevissimo istante tutti gli uomini di quella prigione si sentirono liberi.