Film Drammatico - migliori


Scritta da: Edoardo Grimoldi
Credo nelle rovesciate di Bonimba, e nei riff di Keith Richards. Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa, che viene a prendere l'affitto ogni primo del mese. Credo che ognuno di noi si meriterebbe di avere una madre e un padre che siano decenti con lui almeno finché non si sta in piedi. Credo che un'Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa. Credo che non sia tutto qua, però prima di credere in qualcos'altro bisogna fare i conti con quello che c'è qua, e allora mi sa che crederò prima o poi in qualche Dio. Credo che se mai avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con trecento mila al mese, però credo anche che se non leccherò culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose. Credo che c'ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock n'roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stro**ate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono. Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddie Merckx. Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un ca**o della vita degli altri.
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    Scritta da: Federica Senna
    Ecco il segreto più profondo dove tutti si perdono. Ecco la radice delle radici, il nocciolo dei noccioli, l'azzurro più azzurro di un albero chiamato vita, che cresce alto più di quanto l'anima possa sperare o la mente nascondere. È questo il meraviglioso senso che divide le stelle. Io porto il tuo cuore. Lo porto nel mio cuore.
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      Scritta da: Myriam Anna Genduso
      Signor Van Houten, io sono una brava persona ma uno scrittore di merda, lei è una persona di merda ma un bravo scrittore, penso che insieme faremmo una bella coppia.
      Non voglio chiederle favori ma se ha tempo, e da quanto ho visto ne ha molto, per favore mi corregga questo: è un elogio funebre per Hazel. Lei mi ha chiesto di scriverne uno e io ci provo, solo che ci vorrebbe un po' di stile. Vede il fatto è che tutti vogliamo essere ricordati ma Hazel è diversa. Hazel conosce la verità, non voleva un milione di ammiratori, ne voleva uno, e lo ha avuto. Forse non è stata amata da molti ma è stata amata profondamente e questo non è più di quanto aspetti a molti di noi. Quando Hazel stava male io sapevo già di dover morire ma non ho voluto dirglielo. Lei era in terapia intensiva e sono sgattaiolato dentro e per dieci minuti sono stato accanto a lei prima che mi beccassero.
      Aveva gli occhi chiusi, era pallida, ma le mani erano ancora le sue mani, ancora calde, e le unghie erano dipinte di un colore blu notte, e io le ho tenute tra le mie e mi sono forzato di immaginare un mondo senza di noi e che mondo senza valore sarebbe stato.
      È così bella, non ti stanchi mai di guardarla, non ti preoccupi se è più intelligente di te perché sai che lo è, è spiritosa senza essere cattiva. Io la amo, Dio se la amo, sono così fortunato di amarla Van Houten.
      Non puoi scegliere di non soffrire a questo mondo però puoi scegliere per chi soffrire e a me piace la mia scelta. Spero che a Hazel piaccia la propria. Okay Hazel Grace?
      Augustus "Gus" Waters (Ansel Elgort)
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        Scritta da: Myriam Anna Genduso
        Buongiorno. È un onore essere qui oggi. La poetessa elisabeth bishop una volta ha scritto "l'arte di perdere non è difficile da imparare". Così tante cose sembrano pervase dall'intenzione di essere perdute che la loro perdita non è un disastro. Non sono una poetessa. Sono una persona che convive con l'esordio precoce dell'alzehimer e, in quanto tale, mi trovo ad apprendere l'arte del perdere ogni giorno. Perdo l'orientamento, perdo degli oggetti, perdo il sonno ma soprattutto perdo i ricordi. In tutta la mia vita ho accumulato una massa di ricordi che sono diventati in un certo senso più preziosi tra tutti i miei averi. La sera in cui ho conosciuto mio marito, la prima volta in cui ho tenuto tra le mani un libro, la nascita dei miei figli, le amicizie che ho fatto, i viaggi per il mondo. Tutto quello che ho accumulato nella vita, tutto quello per cui ho lavorato con tanto impegno ora inesorabilmente mi. Viene strappato via. Come potete immaginare o anche come sapete questo è atroce. Ma c'è ancora di peggio. Chi ci può più prendere sul serio quando siamo così di santi da quello che eravamo? Il nostro strano comportamento e il nostro parlare incespicante cambia la percezione che gli altri hanno di noi e la nostra percezione di noi stessi. Noi diventiamo ridicoli, incapaci, comici ma non è questo che noi siamo. Questa è la nostra malattia e come qualunque malattia ha una causa, ha un suo progredire e potrebbe avere una cura. Il mio più grande desiderio è che i miei figli, i nostri figli, la prossima generazione non debba affrontare quello che sto affrontando. Ma tornando all'oggi sono ancora viva. So di essere viva. Ho delle persone che amo profondamente, ho delle cose che voglio fare nella vita. Me la prendo con me stessa perché non riesco a ricordarmi le cose ma ho ancora dei momenti nella giornata di pura allegria, di gioia e vi prego non pensate che io stia solo soffrendo. Seppure sto soffrendo io mi sto battendo sto lottando per restare parte della realtà, per restare in contatto con quella che ero una volta. Così "vivi il momento" è quello che mi dico. È davvero tutto quello che posso fare vivere il momento è non massacrarmi più del necessario per imparare l'arte di perdere. Una cosa che cercherò di conservare è il ricordo di aver parlato qui oggi. Se ne andrà lo so che se ne andrà. Potrebbe essere già sparito domani. Ma è talmente importante per me parlare qui oggi come la mia vecchia ambiziosa me stessa che era tanto affascinata dalla comunicazione. Grazie di questa opportunità. Ha un importanza enorme per me. Grazie.
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