Scritta da: B. Summer
in Frasi di Film » Drammatico
- Tyler: Ti amo.
- Ally: Menomale... Perché ti amo anche io!
dal film "Remember Me" di Allen Coulter
- Tyler: Ti amo.
- Ally: Menomale... Perché ti amo anche io!
Ho sempre pensato a me stesso come ad una casa, ho sempre vissuto dentro di me. Non c'era bisogno che fosse grande, neanche che fosse bella, mi bastava che fosse mia. Sono diventato quello che dovevo essere, mi sono costruito una vita, mi sono costruito una casa. Ventinove anni fa, mio padre superò la doppia striscia e finì contro mano, cambiando la mia vita e quella di una bambina per sempre, con quell'errore. Non faccio che pensare a lei. Ogni volta che si infrange un'onda sento qualcosa, adesso. Prima non stavo mai a sentire. Sono su una scogliera e sento, ho quasi finito. Se tu fossi una casa, Sam, è qui che vorresti essere costruito. Su una roccia. Di fronte al mare. A sentire... a sentire.
Aspettando che sia io a cominciare una conversazione si rischia di aspettare abbastanza a lungo.
Dichiarata sana e rispedita nel mondo. Diagnosi finale: borderline recuperata. Che cosa voglia dire ancora non l'ho capito. Sono mai stata matta? Forse sì. La follia non è essere a pezzi o custodire un oscuro segreto. La follia siete voi o io, amplificati: se avete mai detto una bugia e vi è piaciuto, se avete mai desiderato di poter restare bambini in eterno... Non erano perfette ma erano amiche mie.
Negli anni 70 quasi tutte erano uscite e vivevano la loro vita. Alcune le ho riviste, altre no, mai più. Ma non c'è un giorno in cui il mio cuore non le ritrovi.
- Skeeper: Ce ne servono almeno dodici...
- Minny: Io e Aibileen l'abbiamo chiesto a tutte. Trentuno cameriere. Hanno troppa paura, ci prendono per matte.
- Skeeper: Beh, se non ne troviamo altre, non ci pubblicano.
- Minny: Io ho tante storie, Miss Skeeter... Lei le scrive e poi si inventa la cameriera che l'ha detta. Si è già inventata i nomi, si inventi anche le cameriere.
- Skeeper: Non possiamo farlo, sarebbe sbagliato.
- Aibileen: Non deve arrendersi Miss Skeeter...
- Skeeper: Ma non sarebbe una cosa autentica!
- Aibileen: Hanno ucciso mio figlio. È caduto portando delle travi alla segheria. Un camion gli ha schiacciato un polmone. Il capo mastro ha buttato il corpo nel cassone di un camion. È andato all'ospedale dei negri, l'ha scaricato davanti e ha suonato il clacson... Non c'era niente da fare, così ho portato il mio bambino a casa. L'ho messo sdraiato su quel divano. È morto davanti a me... e aveva 24 anni Miss Skeeter, sono gli anni più belli della vita. Quando arriva l'anniversario della sua morte, io ogni anno non riesco a respirare, ma per voi è solo un altro giorno di bridge. Se lei si ferma, quello che ho scritto io e che ha scritto lui, tutto quello che era lui, morirà con lui.
Eccoti qui: decidi che la fase dell'eterna adolescenza è finita e che è ora di crescere... e crescerai. E allora tutto cambia e questa volta cambierà. Avrai una casa più grande, la piscina, il garage col posto auto, il prato sempre curato. Il portico fiorito e le porte smaltate. Il cane che chiamerai Marx e la barca che chiamerai Giulia. Avrai la salute assicurata, la vita assicurata. Il frigorifero sempre pieno per non sentirti povero, un tappeto etnico per continuare a sentirti giovane e finestre da cui entra sempre il sole. E allora avrai la tua famiglia felice, i tuoi bambini in salute e lei. Avrai lei. Che ti ricorderà tutte le cose belle che avrete avuto... Non è questo che avevi sempre sognato?
Non importa come finisce e con chi. Perché in una dimensione ultraterrena... saremo sempre tu e io.
Ti ritroverò, ti amerò, ti sposerò e vivrò senza vergogna.
- So che quello che ho fatto è stato terribile, non mi aspetto che mi perdoni.
- Tranquilla. Non ti perdono.
Mae Mobley (la bambina dei Leefolt, a Aibileen che si occupa sempre di lei): "sei tu la mia vera mamma"