Scritta da: B. Summer
Non esiste un gene per il destino.
dal film "Gattaca. La porta dell'universo" di Andrew Niccol
Non esiste un gene per il destino.
- Johnny Foote: Ti serve aiuto?
[Minny scappa]
- Johnny Foote: Minny!
- Minny Jackson: Miss Celia!
- Johnny Foote: Ehi, fermati Minny!
- Minny Jackson: Miss Celia!
- Johnny Foote: Minny!
- Minny Jackson: Lontano da me!
- Johnny Foote: Non voglio farti del male!
[Minny prende un bastone da terra]
- Johnny Foote: Puoi mettere giù quel bastone?
[Minny scuote la testa]
- Johnny Foote: Senti, Celia, finalmente, mi ha raccontato dei bambini. Di tutti. Ma so anche che da quando hai cominciato a lavorare qui, lei ha cominciato a stare meglio. Quindi tu... Tu le hai salvato la vita.
- Minny Jackson: Sapeva che c'ero, fin dal primo momento?
- Johnny Foote: Con il pollo fritto e i carciofi la prima sera? Cì doveva essere un po' di pane di mais, almeno!
- Minny Jackson: Oh, non potevo più farle mangiare pane di mais...
- Johnny Foote: Beh, grazie a te ho dovuta far allargare tutti i pantaloni che ho... Andiamo a casa ora.
Sapere cos'hai, sapere cosa ti serve, sapere di cosa puoi fare a meno – questo è il controllo delle giacenze.
Nella chiesa dove va mia madre c'è una vetrata colorata con santa Teresa d'Avila. La freccia di un angelo le trafigge il cuore, Teresa ha gli occhi chiusi e anche se soffre per quell'atto d'amore ha lo stesso un sorriso bellissimo. Ricordo la mia prima comunione: indossavo un vestito bianco e i guanti... Guardando quella vetrata pensavo che un giorno qualcuno avrebbe trafitto anche il mio cuore. E che avvicinandomi all'altare nel mio abito da sposa, avrei capito perché sorride. So che sembra sciocco... Ma la vita non è fatta di sogni, non puoi farti rapire dal desiderio di una cosa che non succederà mai. Devi aggrapparti a quello che ti ritrovi davanti.Commenta
Ci hai mai tenuto a una persona come si tiene a un braccio tuo o a una gamba tua? Perché se no non puoi capire tutto quello che ho fatto. Io così ci tengo a Michele: come a questa mano.
- Minnie: Sei straniera?
- Nival: No, turca.
Briseide: [Ad Achille] Credevo che tu fossi un bruto. Avrei potuto perdonarlo un bruto!
Io esagero sempre... è il mio unico pregio.
Ti stai facendo pippe esistenziali. Vuoi farti una scopata? Fattela.
Io non sono un re!