Scritta da: B. Summer
in Frasi di Film » Drammatico
- So che quello che ho fatto è stato terribile, non mi aspetto che mi perdoni.
- Tranquilla. Non ti perdono.
dal film "Espiazione" di Joe Wright
- So che quello che ho fatto è stato terribile, non mi aspetto che mi perdoni.
- Tranquilla. Non ti perdono.
Achille: [a Briseide] Non mi devi temere, ragazza! Sei l'unica a Troia che può dirlo.
Chi è povero e contento, è ricco e ricco assai!
Chi lo sa se questi luoghi avranno memoria di me. Se le statue, le facciate delle chiese, si ricorderanno il mio nome. Voglio camminare un'ultima volta per queste strade che mi hanno accolta tanti anni fa, quando tutti mi chiamavano" la toscana ". Voglio vedere le pietre gialle, tutta quella luce che ti toglie il respiro. Se le strade conserveranno il rumore dei miei passi. La mia città, la città di Lecce, la devo salutare prima di partire. Ai miei nipoti Antonio, Elena e Tommaso lascio tutto quello che ho, ma le terre che erano di Nicola, quelle voglio che sia Antonio ad averle. Devi tornare qui Antonio, perché è qui che appartieni, avrai la terra, la forza che vive quando noi moriamo. Tu Luciana, avrai tutto quello che ti serve ma devi farti un po' di coraggio, i ladri non devono passare per forza dalla finestra. Quella è pure casa tua. Voi, Vincenzo e Stefania, non c'è niente che potete fare, per non amare Antonio. La terra non può volere male all'albero. Tommaso, scrivi di noi, la nostra storia, la nostra terra, la nostra famiglia, quello che abbiamo fatto di buono e soprattutto quello che abbiamo sbagliato, quello che non siamo riusciti a fare perché eravamo troppo piccoli per la vita, che è così grande. La mina vagante se ne è andata. Così mi chiamavate, pensando che non vi sentissi. Ma le mine vaganti servono a portare il disordine, a prendere le cose e a metterle in posti dove nessuno voleva farcele stare, a scombinare tutto, a cambiare i piani.
Nicola mi ha insegnato la cosa più importante di tutte: a sorridere quando stai male, quando dentro vorresti morire. Non siate tristi per me, quando non sentite la mia voce a casa: la vita non è mai nelle nostre stanze. Moriamo e poi torniamo, come tutto".
- Charles: Sa che avrò sempre cura di lei, è questo l'importante.
- Tyler: L'importante è questo!? No, non basta.
Qualcuno entra a far parte della tua vita... Una parte di te dice: "Attento! Resta nella tua tana, non sei neanche lontanamente pronto", ma l'altra parte dice: "Fa che sia tua per sempre".
Se essere pazzi significa vivere la vita nella sua pienezza non mi interessa se siamo fuori di testa.
Sai cosa mi hai fatto? Mi hai fatto venire voglia di vivere. Io vivo, senza di te.
Se resterai troverai la pace, troverai una magnifica donna, avrai figli e figlie, che ne avranno a loro volta, e tutti ti ameranno, e ti ricorderanno quando morirai. Ma quando anche loro se ne andranno, i tuoi figli e i loro figli, il tuo nome sarà disperso. Se invece vai a Troia, sarai coperto di gloria, si scriveranno poemi sulle tue vittorie nei secoli a venire, il mondo intero ricorderà il tuo nome. Ma se tu vai a Troia non tornerai più, perché la tua gloria è legata fatalmente alla tua distruzione. E io non ti vedrò più.
- Paride: Mi vuoi bene, fratello? Mi proteggeresti da qualsiasi nemico?
- Ettore: L'ultima volta che mi hai parlato così avevi dieci anni e avevi appena rubato il cavallo a nostro padre. Cos'hai fatto adesso?
- Paride: Devo mostrarti una cosa.
- Ettore: [A un marinaio della sua nave, dopo che Paride gli ha mostrato Elena nascosta nella stiva] Inverti la rotta, torniamo a Sparta!
- Marinaio: [Alla ciurma] Invertire la rotta!
- Paride: Aspetta, aspetta...
- Ettore: Sciagurato!
- Paride: Ascoltami!
- Ettore: [Spingendo il fratello] Lo sai che cosa hai fatto!? Lo sai quanti anni nostro padre ha lavorato per la pace!?
- Paride: Io la amo.
- Ettore: Aaah! È tutto un gioco per te, vero? Te ne vai di città in città a sedurre mogli di mercanti e sacerdotesse di templi e credi di sapere qualcosa dell'amore! Ma non pensi all'amore per tuo padre? Lo hai calpestato portando lei sulla nave! [Colpendolo] Non pensi all'amore per la patria? La faresti bruciare per quella donna! Non ti lascerò scatenare una guerra per lei!
- Paride: Posso parlare? Quello che dici è vero, ti ho fatto torto, ho fatto torto a nostro padre... Se vuoi riportare Elena a Sparta, fallo pure. Ma io andrò con lei.
- Ettore: A Sparta!? Ti uccideranno!
- Paride: Allora morirò combattendo!
- Ettore: Ah, e a te queso sembra eroico, vero? Morire combattendo... Dimmi fratellino: hai mai ucciso un uomo?
- Paride: No.
- Ettore: Hai mai visto un uomo morire?
- Paride: No.
- Ettore: Io ne ho uccisi molti, e li ho sentiti morire, e li ho visti morire, e non c'è niente di glorioso, niente di poetico; dici che vuoi morire per amore, ma tu della morte non sai niente, e non sai niente nemmeno dell'amore!
- Paride: Ad ogni modo, io andrò con lei. Non ti chiedo di fare la guerra per me.
- Ettore: Lo hai già fatto. [Al marinaio di prima] a troia!