Non posso scappare da te, se la notte ha i tuoi occhi, non posso allontanarmi da questo pensiero, se il vento mi parla di te, non posso fuggir via, se tu sei, quello che la mia anima cerca quando si sente persa. No, io non posso.
Così come i gabbiani non possono vivere senza il mare, io non posso immaginare una vita senza i tuoi occhi, senza i tuoi sogni, senza sentire la brezza marina dalle tue labbra, io non posso, non posso immaginare una vita senza respirare lungo le coste del tuo corpo.
L'amo e l'amerò, per i suoi occhi, per la sua pelle, qui, lì, dappertutto, e in nessun luogo. Nel vuoto, nella totalità, nella luce e nell'oscurità, l'amerò, nella sabbia, nel mare, in compagnia o in solitudine. Perché le notti e i miei giorni, vivono della sua semplicità. Perché non so, perché so. L'amo perché respira, e mi fa impazzire quando ama. L'amo per tutto, per niente, dalla punta dei suoi difetti fino alla fine dei suoi piedi, io l'amerò, giuro che lo farò, perché ogni giorno per me amarla significa semplicemente rinascita.
Quando il silenzio si impadronisce della notte, i ricordi pronunciano il tuo nome, quando nella mia testa risuona il pensiero di te, capisco che ti amo ancora, e finché la saggezza mi tradirà, l'eterno di noi non avrà mai fine perché so, che dovunque tu sia l'amore per te rimarrà in quel segreto che il silenzio non osa nascondere.
Devo trovare l'oblio, per cercare la disperazione, quando il tuo passato torna e la mia solitudine aumenta, devo cercare quel luogo dove esistono notti senza abbracci e giorni senza baci. Devo trovare l'oblio, per ripararmi dal freddo della tua assenza, ma se così non fosse, chiedo solo che qualcuno mi dica dove posso trovarlo.
Non pensare nemmeno per un istante che nei miei silenzi io ti ami di meno. Non credere che quando mi allontano io non ti senta ancora più vicino. Non dubitare di non essere quello che abita nel mio petto, perché sei tu, solo tu, che la mia anima cerca quando si sente persa.
La guardai negli occhi, e vidi solo silenzio, con coraggio le chiesi se esisteva ancora amore per noi ma nei suoi occhi c'era paura. La paura di perdersi in quella domanda così troppo grande davanti a questo amore ormai spento, sentii la sua voce dirmi che non poteva amarmi. E fu così che voltai le spalle, perché non volevo che lei vedesse le mie lacrime e andai via. In quel momento capii che non l'avrei mai più vista, ed un urlo un unico urlo uscì silenzioso dalle mie labbra dicendole che avrei voluto da lei nulla più, nulla meno, se non lei.
Voglio che tu sappia che non ho mai conosciuto nessuno che in un soffio di vento, riuscisse ad amarmi come una calda giornata d'estate. Voglio che tu sappia che mai nessuno aveva lasciato sulla tela della mia memoria sfumature d'amore, come tu l'hai fatto con la tua essenza. Io non so di te, non so come amare, ma ho conosciuto l'amore quella senza paura né ragione.
A volte sei il sole che scalda le mie notti fredde. A volte sei la luna che illumina quest'anima desolata. A volte sei il vento che accarezza dolcemente le mie ferite ancora aperte. Ma oggi sei il mare che dona amore in tempesta, prima di finire tra le onde salate di questa distanza.
Amami con tutte le tue forze, dona all'anima mia un sentiero pieno di carezze e mostrami quel posto dove i gabbiani non muoiono mai... ma quando non avrai più la forza di amarmi lascia che il mare mi divori e mi riporti alla riva degli amori dimenticati.