Il sasso
Stavo appoggiata contro la casa,
guardavo la campagna; da lontano,
pareva ricca di roba,
e da vicino, in parte
era segnata.
M'addentravo: ad ogni passo
saltava un sasso, da sempre
così camminava.
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Stavo appoggiata contro la casa,
guardavo la campagna; da lontano,
pareva ricca di roba,
e da vicino, in parte
era segnata.
M'addentravo: ad ogni passo
saltava un sasso, da sempre
così camminava.
Ogni lume ha la sua ombra.
Sberle di fuoco -
con lo scirocco marcian
sugli alberi.
Pesce in boccia -
sognare alla grande:
guizzar nel mare.
Ah! funambolo -
l'uccello vede in te,
un suo rivale.
La formica sparì -
carica come un ciuco,
dentro la terra.
Pulsione si fatta indegna:
rischiosa corsa fra i roseti.
Oro vuole Oro.
Lingotto pulcro ancor rovente
giovane sei in egual misura:
teso e compreso, puro e
convertibile.
Larva di luna -
la calle intercetta
il suo sguardo.
Uomo di vento aveva il tabarro navigato e
dispensava a volontà folate e flagelli.
L'estate manifestava scomposta e sfruttata e
lui volteggiava: svuotato sgusciava in forma dimessa.
Il mare in noi.
Mondo di sabbia - cede
passo su passo.
Vento violetto-
s'inabissa il sole
vaga il plancton.
Così spaziare -
sul taglio di Fontana:
immagina-re.
Le Olimpiadi-
Jgoro Kano s'inchina
all'azzurro d'oro.