Tutto er mio potere l'ho perduto, l'ho distribuito un po' per uno. Io nun scenno più a tera famose a capì, quanno me volete io so sempre quì Pregate e ve sarà concesso, chi nun me conosce vojo giustificallo, ma voi che me chiedete questo e quello, senza mai un grazie, tutto v'è dovuto. Io se sa che so bono, ma quanno che so sceso, m'avete tradito e venduto ar mijor offerente pe trenta denari, me so ritrovato a na croce appeso... senza aver fatto niente. Me so solo concesso a tanta gente chi me chiedeva er miracolo l'ha avuto grazie a Dio e mo m'avete già scordato? So io che parlo e a vorte parlo solo me so un tantino stancato; e sì che v'ho sempre perdonato.
"L'arte" intesa in tutte le sue forme, dà gioia ed emozioni a quel che dorme, sveglia assopiti senzi, dà forti turbamenti. Con pennellate e amore si dà licenza al cuore collage di sentimenti. Con anima serena, con gioia ed amarezza, con lacrima e carezza, tutto ci fà sentire " L'arte" tutto ci fà provare col corpo e con la mente, quando con sentimento... degli occhi e del cuore godimento. Appagante momento...
E adesso... sognami, solo questo puoi fare, sognami da morire, troppo ti ho amato e tu, senza capire... Non mi potrai più avere, non potrai toccarmi, né chiamare come facevi sempre. Non avrò più orecchie per sentire ogni tuo respiro, non avrò mani per poterti accarezzare, non potrai vedermi, anche se sto male, non avrai soddisfazioni sarò orgoglio fino in fondo. Sì!... potrai sognarmi e mi avrai come sfondo, proiezione del tuo cuore che non ha dimenticato, come te questo mio folle amore.
L'amicizia è fatta di grandi sospiri, d'intese e rispetto. È una grande parola e ancor muta scuote coscienze e le mette alla prova. È amore, disponibilità, consigliare senza giudicare è una mano tesa stretta con forza, per far capire che anche quando tutto vien meno; son quà.
Doppia solitudine E passa anche quest'anno, senza averti accanto, proprio in certi momenti le nostre solitudini soffrono insieme e sentono i battiti dei nostri cuori. Le nostre vite son state separate, ma ci siamo ritrovati e amati, era già scritto, era già detto. Bastano i nostri sguardi, sfiorarci la mano per capire che m'ami, che t'amo. Natale per me è un giorno che deve passare, non riesco a pensare che a te e questa lontananza mi fa impazzire, intorno non vedo né luci né colori, non riesco a stare fuori, tutto mi parla di te. Forse la vita un giorno ci farà questo regalo, unirà per sempre noi che siamo doppia solitudine.
Il segno su ogni porta come fossimo carne da macello pronta ad essere scuoiati colpevoli solo di esser nati ammassati senza chiedere il nome con intere famiglie sopra camion sgangherati. Poi il treno, senza piangere e senza fermate il freddo intenso per intere giornate. poi le voci di soldati, senza capire la discesa dal treno Separati, questo forse il più grande dolore pronti a morire.
Pensavo, mentre camminavo, in quel freddo corridoio dell'ospedale, avrò fatto mille chilometri, la luce forte e poi fioca della sera mi aveva distrutto gli occhi, quella situazione non mi sembrava vera. Asciugavo le lacrime e pregavo, la mia preoccupazione, solo tu. Non pensavo fino ad allora di amarti come ti amo ora, vorrei riuscire a dirtelo, questa soddisfazione me la devi dare. Da quel vetro, che volevo sfondare, riuscivo a sentire i tuoi respiri, non mi facevano entrare, mai mi sono sentita così male, volevo confessarti quel che sei.... Una stretta al cuore: signora, aspetti ancora, non è il momento, non è ora, ti sedavano per non farti girare, il tuo cuore si poteva fermare, non mi potevi vedere. Quanto è brutto questo posto, non ci sei mai voluto andare, ma di corsa quella sirena, ancora mi rimbomba nella testa, tre notti che non dormo, non mangio voglio riportarti a casa, adesso basta!
Nelle mie poesie troverai me la mia storia in frasi scritte ed in quelle solo pensate perché il coraggio non ho avuto.
Ricordi che volevo mettere da parte cicatrici che fanno ancora male ma in quello specchio ci sono sempre io mentre il tempo passa sotto giornate di pioggia o sole.
Forse ho sbagliato nel concedermi nell'amplificare i sentimenti nel riporre fiducia a chi non meritava sono qui a fare il mea culpa non volevo farmi dire brava....
Nonostante tutta l'esperienza non riesco a cambiare agisco sempre in buona fede e metto al primo posto la speranza.
Molto è scivolato sul mio viso ma qualche ruga segna ogni passaggio ho trovato alla fine un comodo posto e mi sono fermata non era certo il mio sogno mi sono adattata la vita spesso non ti fa scegliere come tu vorresti ma ti fa sognare ancora come potresti...
Passata è ancora una giornata ore per fare sera e tutto di corsa incontrare tanta gente, non ricordare niente. Provare a far quadrare i conti che nella vita difficilmente sono giusti e tentare di salvare il risultato ma sempre con dei resti. Tra lacrime e sorrisi si va avanti prendendo quel che viene, senza ipotizzare perché per quanto fai progetti tendono sempre a ribaltare. Forse quel porsi in forse ti farebbe vivere meglio in modo più tranquillo, senza sperare accontentarsi, senza troppo desiderare. Un futuro che bisogna guadagnare forse come un gioco a punti si deve comunque tentare ti hanno messo, senza tua intenzione in questa situazione che non hai chiesto e c'è anche il resto. Non chiamatemi folle, ma è così che mi sento a volte sbattuta, a volte cullata spesso perduta una foglia d'autunno, in balia del vento.
Vent'anni, e non cammino, non ricordo nemmeno se sono stato un bambino, tra le braccia di mia madre sono nato che fino a che ha potuto mi ha cresciuto e sostenuto. Sempre ringrazio Dio per averla avuta. Quando ero piccolo, non mi sentivo diverso, adesso vivo ancorato ad una gelida sedia, senza questa sicurezza mi sentirei perso. La solitudine, è dentro al mio cuore, fuori intorno a me un immenso amore, qualche amico fa finta, il sorriso non nega, ma ho imparato a leggere negli occhi. La mia casa mi lega, è il mio porto sicuro, il computer, il mio cane, mio padre e mia madre, qualche volta ridiamo, qualche passeggiata, ma una lacrima scende e presto va asciugata, guardando un fiore che non posso cogliere, un viso che non posso accarezzare, quella bicicletta... non so pedalare, il mare, il sole mi fa male i miei occhi, senza futuro, sono abituati al chiuso della mia stanza, ho vent'anni, ma mi manca la speranza.