Scritta da: Psiche
in Poesie (Poesie anonime)
Tua
Una poesia
che parli a un solo cuore: il tuo.
Questo vorrei essere,
adesso e per sempre.
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Una poesia
che parli a un solo cuore: il tuo.
Questo vorrei essere,
adesso e per sempre.
Foto accanto sito aperto,
scrivo due righe giusto per dispetto,
ti penso ti auguro il meglio e mi chiedo,
finirà mai questo vento? Non lo so aspetto.
Dispetto, volevo dire rispetto,
la tua forza basta a sostenere un tetto,
esile si ma colonna portante,
di un sistema che non vuole vederti grande.
E diglielo agli altri, che mantieni la calma,
dimostra chi sei e non temere mia cara
sei tosta, donna forte che mai si abbassa,
puoi vincere ogni battaglia e io ti do fiducia.
Pensavo che non ti amavo
ma, nonostante queste parole,
simile al colore dell'hanezu,
ti ama ancora,
il mio cuore mutevole.
C'era in una camera
una telecamera
che riprendeva tutto quello che c'era
in particolare una conigliera
decorata con dei fiori di primavera
e ogni tanto guardava una scogliera.
Ad un certo punto entrò una cameriera
che era appena tornata dalla parrucchiera
con una pelliccia di pantera.
Spolverando ruppe una teiera
che apparteneva alla signora Vera
e per paura si mise una visiera
e scappò alla frontiera.
Sarà che son Petunia,
o forse lo sei tu.
Come una bomba ad orologeria.
Un solo attimo,
e tutto si colora di emozioni.
Amarti o guardarti in silenzio?
E se l'amore fosse l'ennesimo errore?
Una cosa è certa: l'amicizia durerà in eterno, tra noi, ma l'amore... No, non durerà!
Non voglio cotinuare a soffrire:
la mia vita è un inferno senza di te...
Ad ogni lacrima versata,
l'unica cosa che mi viene in mente è:
"Devo smettere di pensarti... ".
Si, devo smettere, perché sto male, piango:
non posso fingere di essre felice,
e sorridere anche se non vorrei.
Una goccia
solca il mio viso
una piccolissima
insignificante
goccia d'acqua.
E quella fenice volerà,
al di là del mare
tra lontane realtà
e lidi remoti e sperduti lì incontrerà,
sentieri familiari ma
mai intrapresi cavalcherà
sulle onde del tempo e
di quella speranza che mai si spegnerà.
Non vedo la gente
Appare la donna o la pittrice
Rifiuto la realtà o il sogno
Così è realtà o sogno
Impazzisco nel mondo pazzo
Spero nella terra promessa
Aspettami o stella cometa.
Penetri col tuo taglio velenoso tra le nostre membra;
simile ai tuoi agognati serpenti,
strisciando, cerchi prede
da aizzare a follia.
Maledetta!
Coi tuoi pizzi, le tue lingerie,
le tue suadenti donne.
Lussuriosa e sanguinaria
ci trascini in posti oscuri,
dove levandoci ogni dignità,
ci possiedi come prostitute.
Falsa venditrice di oscure speranze,
lieviti i nostri desideri
col tuo sporco fango.
Usaci sfruttaci e
aspetta la luce;
abbandonaci schiavi,
di viziosi dolori.