Scritta da: Mela Favale

Nostalgia

Non sarò mai abbastanza grande per
capire cos'è davvero l'amore.
Non sarò mai del tutto cosciente
di quanto tutto questo possa rendermi
bella.
Non avrò mai la consapevolezza
che tu sei davvero mio.
Non sarò mai abbastanza grata
di tutto ciò che mi dai.
Non avrò mai un cuore così grande
per trattenere tutte le sensazioni che mi dai.
Ma sono innamorata di te,
del tuo odore, della tua voce,
del tuo modo di donarmi carezze
al cuore con un solo sguardo.
Sono innamorata di te...
come quella sera in cui le nostre
anime si incontrarono in un magico
miscuglio di dolcezza e passione...
Ti amo...
ti amo più della mia stessa esistenza
ti amo davvero e non credere mai
che potrò mai... che potrò mai
dimenticarti.
Anonimo
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    Scritta da: Corvetto Corvetto

    Anna Giusto

    Son 7 gli anni passati e la mia anima vaga ancora nel tuo dolce ricordo
    in quell'immenso giardino fiorito, di rose, e profumi incantevoli, in cima alla
    grande montagna che guarda i galli, al sorgere della luna il suo profumo
    si espande tanto da entrarti nell'anima e nel cuore, li avrei vissuto per mille anni
    insieme a te, il nostro tempo ormai è finito, quello che si fa in vita riecheggia
    per sempre e per sempre sarai nel mio cuore, ringrazio Dio per avermi permesso anche se
    per un attimo di entrare in paradiso.
    Anonimo
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      Scritta da: Fra Libertaria

      Nanneddu meu (Giovanni mio)

      Nanneddu meu su mundu est gai,
      a sicut erat non torrat mai.
      Semus in tempos de tirannias, infamidades e carestias;
      commo sos populos cascan che canes gridende forte "cherimus pane". Famidos nois semus
      pappande pane e castanza,
      terra cun lande;
      terra ch'a fangu, torrat su poveru senz'alimentu, senza ricoveru.
      Cussas banderas numeru trinta de binu bonu mudana tinta;
      appena mortas cussas banderas
      non pius s'osservan imbriagheras. Semus sididos, issa funtana pretende s'abba parimus ranas.
      Abbocaeddos, laureados, buzzacas boidas e ispiantados.
      Adiosu Nanni, tenet'a contu,
      fache su surdu,
      ghettad'a tontu;
      e tantu l'ides:
      su mundu est gai a sicut erat non torrat mai.

      Giovanni mio il mondo è così,
      come era non tornerà.
      Siamo in tempo di tirannia, infamità e carestia;
      ora i popoli sono come cani gridando forte "vogliamo pane".
      Siamo affamati
      mangiando pane e castagna,
      terra di ghiande;
      terra col fango, torna il povero senza cibo, senza dimora.
      Quelle 30 bandiere con il vino buono cambiano colore;
      appena morte quelle bandiere
      non si vedono più sbronze.
      Siamo seduti nella fontana bagnandoci come rane.
      Avvocati, laureati, tasche bagnate e vuote.
      Addio Fiovanni, ricordati,
      fai il sordo,
      diventa tonto;
      tanto lo vedi:
      il mondo è così per sempre.
      Anonimo
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        Scritta da: Danio Ernesto

        La mia isola

        Viaggiavo come un relitto nel mare in tempesta.
        nessun'isola all'orizzonte
        nessuna nave che incrociasse la mia rotta.

        La salsedine mi dilaniava la carne
        gli occhi ridotti a due fessure e le labbra screpolate
        e sanguinanti.

        Dio, non immaginavo fosse così difficile morire.
        Non potevo sapere che il mio corpo,
        con inaudito accanimento, potesse
        lottare così strenuamente per vivere.

        Ma non sarebbe durata a lungo l'agonia.
        Già, in lontananza, mi parve di scorgere dei volti.
        O erano semplicemente nubi
        venute a ghermirmi.

        Fradicio era il cuscino quando
        mi svegliai d'improvviso.
        Tumultuoso il mio cuore quando
        mi girai sul fianco.

        E tu eri lì.
        Tu, la mia isola deserta
        Tu, la mia nave venuta in soccorso
        Tu, che mi hai ridato la vita.
        Anonimo
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          Scritta da: Elisabetta

          Il coriandolo

          Il coriandolo è un coso impertinente
          che approfitta di tutte le occasioni,
          del risvolto nel fondo dei calzoni,
          d'una bocca socchiusa e sorridente.
          S'appiccica, s'insinua, s'introduce
          anche colà dove non giunge luce
          e per provar che manca di rispetto
          quando ti svegli te lo ritrovi a letto.
          Anonimo
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            Agosto 1946

            Sono nata al sud
            dopo mezzogiorno
            quando la luce
            è calda,
            esagerata,
            ed il mare esala
            anche dai muri,
            dalla strada.
            Sono nata il 17 agosto,
            anzi, il 18.
            Così volle mio padre,
            per amore,
            mutare il giorno
            infausto,
            la mia data.
            Da allora,
            acconto a me,
            respira sempre
            un'altra.
            Ed io,
            dall'una passo
            all'altra.
            E più non so
            chi sono io
            che passo.
            Anonimo
            Composta domenica 18 agosto 2013
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              Consapevolezza

              Osserviamo un animale
              può sembrare freddo e immorale,
              con puri istinti da sfoggiare
              oltre i fiumi e l'artificiale.

              Può sembrare semplice e taciturno,
              ma se guardi bene ha un vissuto.
              Dietro il suo sguardo arguto,
              vede in te, il fare da immaturo.

              Sia l'insegnamento ricevuto,
              sia l'agire da perverso e venduto,
              caro umano, ci hai goduto.
              "La consapevolezza è un dono impuro."
              Anonimo
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                Scritta da: Danza di Venere

                Immobile

                Davanti a te immobile
                in attesa di un tuo cenno,
                occhi fissi in occhi splendidi
                si nutrono della tua bellezza.

                Davanti a te immobile
                aspetta fremente un uomo,
                la ricerca del contatto
                per trasmetterti questa sensazione.

                Davanti a te sta nascendo
                la nuova vita di un uomo,
                riparto costruendo da zero
                nuovi sentieri che portano a te.

                Impotente e rigido ogni muscolo vorrebbe sfiorarti,
                i tuoi occhi trasmettono un profondo bisogno d'amore,
                davanti a te apprezzando questo sentore,
                brucio finché del mio amore vorrai nutrirti.
                Anonimo
                Composta martedì 14 marzo 2017
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