Non seppi mai il suo nome
né il tempo le concesse l'attimo
di darmi l'anima e non il corpo
di sciogliere le labbra nelle mie.
Notte di un'estate inquieta
pregna di oblio, desideri e umori
maledetta ed arida quanto basta
per essere preda dei propri amori,
fu l'aria che saliva dalla valle,
respiro denso di resina a fronde
soffio inquieto che girava in tondo
nell'aurea danza della vita,
fu la luce fioca ed il silenzio
il mare calmo a far da sfondo
la sua carne debole... eccitante
lo sguardo sempre più profondo.
Non seppi mai il suo nome,
...e lei neppure chiese il mio
forse fu così che in fondo
non ci fu nemmeno il tempo dell'addio.
Anonimo
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    Scritta da: Elisabetta

    Il coriandolo

    Il coriandolo è un coso impertinente
    che approfitta di tutte le occasioni,
    del risvolto nel fondo dei calzoni,
    d'una bocca socchiusa e sorridente.
    S'appiccica, s'insinua, s'introduce
    anche colà dove non giunge luce
    e per provar che manca di rispetto
    quando ti svegli te lo ritrovi a letto.
    Anonimo
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      Agosto 1946

      Sono nata al sud
      dopo mezzogiorno
      quando la luce
      è calda,
      esagerata,
      ed il mare esala
      anche dai muri,
      dalla strada.
      Sono nata il 17 agosto,
      anzi, il 18.
      Così volle mio padre,
      per amore,
      mutare il giorno
      infausto,
      la mia data.
      Da allora,
      acconto a me,
      respira sempre
      un'altra.
      Ed io,
      dall'una passo
      all'altra.
      E più non so
      chi sono io
      che passo.
      Anonimo
      Composta domenica 18 agosto 2013
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        Scritta da: Danza di Venere

        Immobile

        Davanti a te immobile
        in attesa di un tuo cenno,
        occhi fissi in occhi splendidi
        si nutrono della tua bellezza.

        Davanti a te immobile
        aspetta fremente un uomo,
        la ricerca del contatto
        per trasmetterti questa sensazione.

        Davanti a te sta nascendo
        la nuova vita di un uomo,
        riparto costruendo da zero
        nuovi sentieri che portano a te.

        Impotente e rigido ogni muscolo vorrebbe sfiorarti,
        i tuoi occhi trasmettono un profondo bisogno d'amore,
        davanti a te apprezzando questo sentore,
        brucio finché del mio amore vorrai nutrirti.
        Anonimo
        Composta martedì 14 marzo 2017
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          Per te darei la mia vita
          di te sono molto innamorata
          Sei il mio grande protettore
          oltre del corpo anche del mio cuore
          Io ti amo da morire
          perche tu mi fai impazzire!
          Su di una nuvola vorrei andare
          per guardare e spiare
          quando lontano sei da me
          tutto quello che fai per me!
          Lontan da te non so più stare
          tanto che non so più come fare
          guardando il tuo bel viso
          mi sboccia un languido sorriso
          la tua pelle delicata
          è il desiderio di ogni giornata
          di vederla e toccarla
          e soprattutto odorarla
          È un profumo buono e speciale
          per un ragazzo eccezionale.
          Anonimo
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            Scritta da: Danza di Venere

            Vorrei

            Di che colore è il tuo mondo?
            Che suono hanno i tuoi sogni?
            La notte oltre a dormire sul fianco,
            perché pancia in su pensi, quali sensazioni percepisci?
            Come sei la mattina quando ti svegli?
            Con quale piede preferisci scendere dal letto?
            Quale canzone ti piace ascoltare appena sveglia?
            Cosa guardi mentre cucini?
            Il volume del televisore invece?
            Come sei quando guidi,
            pilota di formula 1 oppure spaventata dai precedenza a tutti?

            La realtà è che vorrei poterti vivere nel quotidiano,
            vederti forte nella tua esile corporatura,
            rivederti ogni giorno, ridere e rivivere le stesse emozioni,
            ti vorrei, si semplicemente ti vorrei.
            Anonimo
            Composta sabato 4 marzo 2017
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              Scritta da: Danza di Venere

              Ad un passo dal sole

              Mentre scrivo queste parole,
              Un pensiero mi sconvolge ed accende il cuore,
              Sono ad un passo da te,
              Qui in queste due ore supero il cielo puntando al sole.

              Sulle mie mani rimane indelebile il ricordo della tua pelle,
              Sulle mie labbra rimane il brivido di un bacio sulla fronte,
              Non potrò fare a meno di ricordare il tuo profumo,
              E quando mi chiederanno di chi è, dirò di aver visto un angelo.

              Ti ho davanti due ore e vorrei non finissero mai,
              Il tempo è cornice di un amore infinito,
              Il tempo ritrae rughe ricordandoci che siamo cresciuti,
              In ogni mio desiderio espresso vedo in te la donna che ho voluto.

              Vorrei che tutto fosse perfetto,
              Fuori da ogni vincolo io e te nello stesso letto,
              Vorrei raccontarti mille storie ponendo te al centro,
              Ma questa distanza limita la mia voce il vento non mi è d'aiuto.

              Sono un combattente lo faccio da sempre,
              Ti mostro sincero che armi ho a disposizione,
              Per te rimango semplice e spogliandomi di ogni convinzione,
              Ti chiedo di accettare in dono questo mia grande passione.
              Anonimo
              Composta sabato 11 marzo 2017
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                Orme

                Una notte un uomo fece un sogno.
                Sognò di passeggiare lungo la spiaggia con il Signore.
                In cielo balenavano scene della sua vita.
                Per ciascuna scena notò due serie di orme sulla sabbia:
                una apparteneva a lui e l'altra al Signore.

                Quando gli fu balenata davanti agli occhi l'ultima scena,
                si voltò a guardare le orme
                e notò che molte volte lungo il cammino vi era una sola serie di impronte.

                Notò anche che questo avveniva durante i periodi più sfavorevoli
                e più tristi della sua vita.
                Ne rimase disorientato e interrogò il Signore.
                "Signore, tu hai detto che se io avessi deciso di seguirti,
                tu avresti camminato tutta la strada accanto a me,
                ma io ho notato che durante i periodi più difficili della mia vita
                vi era una sola serie di orme.

                Non capisco perché,
                quando avevo più bisogno di te,
                mi hai abbandonato."
                Il Signore rispose:
                "Mio amato figlio, io ti voglio bene e non ti abbandonerei mai.
                Durante i tuoi periodi di dolore e sofferenza,
                quando vedi solo una serie di orme,
                quelli sono i periodi in cui io ti ho portato in braccio."
                Anonimo
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