Ali, tante ali, belle ali, bianche, Ali piccole, a volte tanto grandi, Ali senza forma, ali senza nascita, Ali con una vita, vuote, bianche, Ali su dei monti, alti e forti, ma i monti non ti fan vedere quel che c'è del vero, la verità non è sui monti, e il vero non è la vita, questa vita, ma dove, ovunque Ali, Ali sole, vivono in solitudine, disprezzate, il bianco è solo nell'anima, senza colori sono i pensieri, solo monti, Ali ormai chiuse, Ali ormai stanche.
Ispeigabile follia la mia mente... un mondo invivibile dentro che preclude la mia pace... un mondo giudice fuori che mi ha reso insicura... Anima mia, sei tu la mia nemica? Tormento unico, persistente, che strazia il mio cuore stanco ormai di battere veloce, perennemente... Ci si cheide perché? Tante le risposte, le cause ma infine... il vuoto... Inetta in questi nuovi giorni, l'apice del nulla il mio pensiero di cui non posso fare più a meno... e ora cos'è cambiato? Nuove strade sembrano prostrarsi dinnanzi a noi, nuove occasioni... uniche... irripetibili... Ma Anima mia perché non mi consenti di viverle?
E nell'ebbrezza del momento, il tagliente desiderio mi faceva da padrone avvinghiava la passione in un tripudio di lingue e demoni avvelenando la dolcezza e annaffiando l'oblio. Ma di lampo giunse un bagliore, che come troppo vino nel bicchiere straboccò sui polsi venosi e gonfi di fierezza polsi, che da bravi ma inesperti manigoldi, intransigenti e smaliziati dirigevano silenti come burattinai le mani e le timide dita ad accarezzare le setose forme di lei, ricordando loro che naufragare tra gli ardori di Bacco esalta l'anima, ma mozza la grazia.
Questo destino non mi vuole aiutare, lontano da te per forza devo stare, ho dimenticato tanti dei tuoi profumi ma mi ricordo sempre dei tuoi costumi.
Quello della mia terra mi piaceva molto, ma ovunque io sia stato non ho mai più sentito. Quanti figli hai nel mondo che hai perduto e quello che non è mai ritornato.
In molti sono quelli che sono partiti ma non devi essere triste nessuno mai ti ha dimenticato, io sento molto il desiderio di venirti a trovare per vedere te è la mia famiglia accarezzare.
La sera ti penso sempre prima che mi addormenti per ricordarmi di te con quel sentimento. Ma adesso solo il ricordo è rimasto di questo tuo figlio, che senza volerlo hai prestato ad un'altra terra che prima non conosceva,
da dove aspetta un destino che mai arriva, mi piacerebbe molto da te ritornare ma il destino insiste che qui devo restare.
Era l'occhio rivolto al cielo infinito del cigno che si libra nel vento, il nutrimento della terra rapito dall'albero che nasce sul cemento. Era cielo che bagnava i nostri capi senza velo, ed era terra, immobile sino alla scossa che verrà... Scende quell'angelo alato dal suo regno sfiora uomini e polvere colmo di sdegno... ratto si muta ed ecco il rapace, ed era cielo, l'artiglio proteso di chi non ha pace, ed era terra, l'occhio e l'animo nero di pece, ed era aria, la piuma e l'ala nella sua fece, e divenne sangue! Nulla dall'occhio di bestia si distingue: lo schianto e ancora il becco che picchia sporco di rubino, "non importa quel che segue! ", ancora... e l'amata terra si macchia... Quella linfa... la forza di chi non è solo ora il sole che strascica raggi e tramonta quella linfa... la forza nel volo ora il lago del crepuscolo in cui affonda.
Vola nella terra Ripudia il cielo Respira sangue Nelle sue vene scorre aria
Ma di nuovo bruceranno le ceneri della fenice... "Fiamme purificatrici abbattetevi sulla chimera, dilaniate le prigioni dell'essere infelice!" ali di nuovo ardore, e niente sarà più com'era.
La morte nel cuore che cos'è adesso questo dolore che sento? La morte del cuore è il freddo delle tue parole è la fine del nostro amore! La gioia nel cuore era il nostro amore o forse solo nel mio ma come faccio adesso mio Dio? La forza nel cuore che cos'è adesso questo calore che sento? No... non è tornato il tuo amore è la forza del mio dolore! Ma non riuscirai anche questa volta a strapparmi il cuore! L'amore sboccerà ancora certo non ora ma il fiore della speranza si fa strada in questa stanza e crescerà lontano da te! Di te ne ho abbastanza! Di amore vero io ne voglio ancora e in abbondanza! Vattene dall'ennesimo nuovo grande amore della tua vita tanto lo so che non è finita tornerai ancora da me e mi dirai no! Come te io nessuna amai! Spero solo che non sia troppo tardi ormai quando te ne accorgerai e forse finalmente capirai quanto infinitamente io ti amai!
Quando la mente ed il cuore si svegliano, e con bambino stupore si accorgono del mondo che è dato (fuori e dentro di sè)... Non cercare le risposte. Nei libri, nei maestri, non cercare le risposte. Nei libri, nei maestri (in te) cerca le domande. Perché sono le domande che ciascuno porta in cuore ciò che vale. La passione della vita, che cresce e matura, è tenere deste le domande, mai dimenticarle, mai perderle. Segui chi sa fare le domande. Di domanda in domanda, fino alla domanda più grande del tuo cuore.
Oh Padre Pio! Vorrei tanto sentire il tuo profumo di rose e viole, vorrei sentire la tua mano sulla spalla, vorrei sentire la tua voce soave. Ma solo pregando e amandoti mi potrò sentire al tuo fianco. Oh Padre Pio mio diletto: Ascolta le parole di un figlio non perfetto, che con tanto amore e sincerità cerca di pregare e farsi perdonare per sentirsi protetto al tuo fianco con amore; un umile peccatore.
Una luna spenta... riflessa su di un vetro che mi ripara da un freddo fin troppo intenso... schegge di un passato che sfiorano la mia anima... cerco riparo nel sonno, ma è un castello di sabbia che non riesce a proteggermi dal tuo profumo, dal tuo ricordo, dal tuo colore, da... te pulce.
Mi dispiace per ogni silenzio oppressore... Mi dispiace per ogni ora infernale... Mi dispiace per ogni volta che i tuoi occhi diventano rossi a causa mia... Mi dispiace per ogni lacrima da te versata... Mi dispiace per ogni secondo passato ad odiarmi... Mi dispiace per ogni attimo di tacita sofferenza... Mi dispiace per tutto... Ma grazie di esistere...