Si riparte alla grande. Come quando le dita incrociano quelle dita che ami quelle dita che se le tocchi danno fantasia colore tormento e vento. Si riparte con qualche chilo in più e qualche livido di troppo tra carezze e percussioni. Si riparte senza fermarsi tra treni persi e baci sognati. Si riparte senza sosta con questa estate che non vuol venire e il desiderio di fermare la musica. Una musica che conosci che ti ha accarezzato e che non ti lascia stare. Si riparte con le stesse amicizie le stesse sorelle le stesse mamme e gli stessi fidanzati. Si riparte con l'iPod e le cuffie. Si riparte tra maschere vecchie e nuove. Si riparte tra matrimoni e fiori e nuovi desideri. La Fortuna è come se mi amasse è come se fosse talmente innamorata da non lasciarmi mai, da seguirmi da accarezzarmi è una gatta. La Fortuna mi ospita tra A, B, C ed emozioni e poi mi lascia lì da sola. È gelosa. Non trova pace. E le conferme sono poche. C'è una specie di fresco settembrino stanotte. Un leggero brivido che sale. Ma si sa le mezze stagioni non esistono più dice sempre mia madre. La vida è mia ed io cambio direzione. Delice è il mio nuovo nome avrò anche poca immaginazione ma delice suona bene. Notte gente.
C'è un vento che scompiglia i capelli. Lo senti se ti avvicini alla finestra a quest'ora ora. Ha un modo particolare di accarezzarmi il Vento. Sembra vestirsi di me sembra appropriarsi di quella pelle ambrata dal sole sembra che gli appartengo. Le finestre di fronte sono aperte come se tutti gelosi ne volessero un po'. Quel po' che accarezza e corteggia. Come un fidanzato innamorato cerca conferme che non do. Che non ho. Un pensiero che va e viene trova risposte in un numero e una sola parola. La vita da pensieri da adulti e sogni da bambina. Sognavo di volare da piccola di avere Ali e colori. I know we're broken. Stai con me? Come at Home! Ho ventitré lune e una stella tre oggi e quattro domani. Ho un HP con riconoscimento di impronta digitale e un paio di Carrera nere. Ho sushi e riso alla cantonese Ho colori e due armadi. Ho una Luna che è storta e un'altra mi ha prestato un sorriso. Ho "Where is my mind?" dei Placebo in cuffia e una sigaretta in bocca Ho il telefono scarico e ancora da fare la spesa per la dieta. Ho Vita e Amore. E chiedo ancora. Non mi basta mai. Chiedo Ali!
Venne con presagio. Un'incognita certezza interpretata da un mediocre teatro. Fu sentimento mio, fu sentimento tuo, fu sentimento altrui. Bruciato. Scorza dipinta d'esperienza e consumata dal pennello rinasce la mia parola e diventa buccia d'emozione con anima di piombo.
Vorrei aprire gli occhi e dire che tutto quel che ho visto è stato solo un sogno... ma se questo non è possibile allora preferisco essere cieca per non vedere le catene che circondano il mio cuore....
È più allettante della repentina pietra scagliata impetuosamente nel placo mare più gentil del ramo di ciliegio, che, aspettando l'estate lievemente si dondola. E nella dolce brina mattiniera, appare incostante come vita vissuta. Agisce veemente come un raggio di luce, ma svanisce diletta come sole al tramonto. Può questa essere l'emozione provante di fronte agli occhi della donna che irradia l'essenza.
Il mare. Tante cose fanno parte di lui e su tante cose lascia il segno. Così come per il mare io vorrei che tante cose e persone facessero parte di me, ma ancor di più, vorrei lasciare un segno dentro di loro.
Davanti a questo mare i pensieri scorrono veloci sono tanti, o forse nessuno. Come le onde del mare I ricordi affiorano dal mare del passato che è dentro di me. Sempre qualcosa rimane: un granello di sabbia, una conchiglia, un sasso una persona.
Mentre ero in una barca Cullato e libero nel fresco fiume Che ondeggiava silenziosamente Fra il boschetto tranquillo E i larghi peschi in fiore Vidi l'acqua bagnarsi flebilmente, Non era la pioggia fitta e leggera, Erano gli alberi eterni, Che col vento mostravano il loro nascosto sentimento, Lasciando volare l'acqua raccolta Dalle verdi e large foglie, E insegnandoci che anche senza le parole, Si possono aprire i nostri animi.