Qui piove, ma sto ferma, perché se provassi a muovermi credo che tutto crollerebbe. Ognuno di noi dovrebbe imparare a tenere duro Perché non ci si può sempre preparare per qualcosa, La si vive e basta. Poi rimane solo un alone di ricordi... che torneranno Si, torneranno. E noi stringiamo forte le mani, pervasi dalla rabbia, cercando di custodire nostri sogni... le cose a cui teniamo di più Stiamo appesi a un ramo, sorpresi dal ritmo del vento e... se anche una scossa, o una esile foglia ci cadrà addosso e si addentrerà tra i nostri pensieri, Nemmeno la pioggia dovrà farci mollare la presa. Ora stiamo appesi, in bilico tra le paure e la voglia di farcela... E scaviamo nel buio, cercando di nuovo di trovare un senso che riempia la nostra essenza, perché solo così troveremo il fragile equilibrio che ci accompagna in ogni esperienza.
Non smetteremo mai di alzare lo sguardo verso l'immensità della luna Non smetteremo mai di sperare che un giorno li ci arriveremo Disegneremo a occhi chiusi un sogno, un sogno che presto o tardi arriverà nella vita reale e aspetteremo... aspetteremo Tanto primo o poi qualcosa cambia... è inevitabile Solo che certe cose diventano polvere, polvere che cade nel fango, polvere che sparirà, che volerà via Prima o poi. Siamo tutti prigionieri dei nostri pensieri, siamo guardiani dei nostri pensieri e se il pensare ci scompone?
Vorrei riempire il mondo di colori i più vivi i più accesi... unirli in un'unica emozione... quella che ho dentro dirompente... violenta... energica... vibrante... incoraggiando i dubbiosi... facendo demordere gli stupidi e i prepotenti... sorridendo con beata consapevolezza... consapevole della forza che ho dentro... guardando negli occhi chi mi sta di fronte senza mai abbassare lo sguardo con chi ha paura del proprio essere... la nostra forza interiore nasce dalla consapevolezza di ciò che siamo e agiamo...
Penetri col tuo taglio velenoso tra le nostre membra;
simile ai tuoi agognati serpenti, strisciando, cerchi prede da aizzare a follia.
Maledetta! Coi tuoi pizzi, le tue lingerie, le tue suadenti donne. Lussuriosa e sanguinaria ci trascini in posti oscuri, dove levandoci ogni dignità, ci possiedi come prostitute.
Falsa venditrice di oscure speranze, lieviti i nostri desideri col tuo sporco fango. Usaci sfruttaci e aspetta la luce; abbandonaci schiavi, di viziosi dolori.
Ben presto ti coglierò Come una rosa dal mio giardino forse avrai delle spine Ma ti amerò come sei Solo sentendo il tuo profumo Sognerò di un momento trascorso insieme Potrei restare a guardarti per sempre Sei la speranza che mi fa andare avanti Cara, chiunque tu sia Lontana come le stelle Sono qui per condividere quello che ho dentro Cara, chiunque tu sia Voglio solo che tu sappia Che nel profondo della mia anima Ho un immenso bisogno di te Aspetto ancora il tuo arrivo Ho bisogno di stringerti tra le mie braccia Ascoltarti parlare mentre il sole tramonta E osservarti all'alba mentre dormi Solo sussurrandoti il mio amore Il mio mondo svanirebbe E baciandoti teneramente la fronte Il mio sogno finalmente diventerebbe realtà Cara, chiunque tu sia Lontana come le stelle Sono qui per condividere quello che ho dentro Cara, chiunque tu sia Voglio solo che tu sappia Che nel profondo della mia anima Ho un immenso bisogno di te Cara, chiunque tu sia Lontana come le stelle Sono qui per condividere quello che ho dentro.
Perché ho freddo: pensieri schiacciano l'anima sofferente trattenendone il sonno, al ricordo del viso che amare lacrime rigano i pensieri votati. Disarmato dalla pesante nebbia lascio il pudore per le dimenticate scritture.
Provocano sollievo figure di continue ed esasperate preghiere a raggiunte libertà di versi inspiegabili. Buonanotte piccolo fiore, i tuoi colori e i miei scritti sentimenti, mi liberano da tormentate suggestioni. Anima sgombera, anima Lapis ti imprigioni su pesta carta, facendoti vece di ignare emozioni.
Restar solo con le mie paure, i pensieri, progetti, pesanti si riempiono dello scrosciante rumore della pioggia.
Il tiepido calore di casa mi protegge dal freddo e scuro vetro che immobile si affaccia ad un prossimo giorno.
Scuri capelli accarezzano mani livide cercando di trattenerne il dolore, in bocca solo il dolce e grumoso sapore di frutti invernali mischiato al delizioso sapore del cacao.
Un amico,
i pugni chiusi, un abbraccio, un sorriso, il conforto, le lacrime, i dolori, le gioie.
Una morbida coperta di lana, l'amaro profumo di un camino, l'accogliente rumore del legno sotto i leggeri passi di un nudo piede che stanco trova riposo, dove il tiepido calore mi protegge dal freddo vetro che scuro si affaccia ad un prossimo inverno.
Mi sveglio con una brezza mattutina che mi stimola il naso. Faccio la mia colazione con un odore inconfondibile che mi fa affiorare strani ricordi. Esco con lo stesso profumo, pranzo con lo stesso profumo, leggo con lo stesso profumo, dormo con lo stesso profumo... Ma dannazione, chi è che non tira mai l'acqua!?
Ho mal di gola vorrei miele e tè caldo ma non lo faccio. Non ho fame sono due giorni che lo stomaco si è chiuso. Ha una sorta di morbosa gelosia ha capito che forse è il momento di abbattersi. Io no. Io ho quel momento che non vorrei Io ho quel desiderio di vita non vissuta. Dovremmo almeno avere il tempo di fermarci. Ma non c'è. Sembra un mondo parallelo il mondo che vorrei... La gola mi pizzica sarà arrabbiata con me perché cammino sempre scalza o perché non dormo se non con la finestra aperta. Lui sembra vicino con la mente ma sono tratti... scivola lascia i suoi segni graffiano e stanotte fanno male. Vorrei fare l'amore con Lui. Vorrei sentirmi addosso quel corpo che si porta dietro da trentaquattro anni Vorrei trattarlo come mi tratta lui vorrei solo quello. È buio c'è un cane che mi fissa dalla finestra chiede cibo ma non voglia di cercare tra frigoriferi mi pento cerco tra cosce di pollo che non ho mangiato. Non ho sigarette e qualcosa mi dice che domani sarà uguale. Meglio andare a dormire. Ciao Parole.
È come se ti sfuggisse di mano come se all'improvviso svanisse. Come mani che non toccano più come rose senza spine o troppe spine. È così. Ti lascia con pensieri strani con telefonate a metà. È un pensiero che ti attraversa è un bambino senza caramelle. È come se volesse farti del male è non sentire la terra sotto i piedi. È un salto nel vuoto. È un Amore che non vuol tornare. Dovrei lottare. Dovrei sentire il mio sangue in vena dovrei parlare con anime a metà. E a novembre qualcuno che aspetta... Aaaa novembre... L'ha detto. Sarà qui e lenzuola bianche. Ne vuoi due. Sono lì. Uno e Due. Ma dove? Al telefono. Oggi. In un email. Oggi. In una canzone. Oggi. Chiedi al tempo. Chiedigli quando smetterà di farsi gioco di te. Chiedigli due mani, due occhi come il mare, una bocca e due sorrisi. Chiedigli lenzuola e parole. Chiedigli canzoni da scrivere per te e nuove poesie in cui rivederti. Chiedigli nomiglioli sempre nuovi e un telefonino sempre libero. Chiedigli un posto dove perdersi e bacidanotte come dice. Chiedigli boeri e pensieri alberi sotto cui dormire e poi lasciarsi andare. Chiedigli mare e stelle e nuove emozioni. Le avrai. A novembre. L'ha detto. Ma questo ti darà felicità? Intanto qualcuno più in là aspetta e non ha più pazienza. Perché non chiedi anche di lui?