Riaffiori da occhi di acqua chiara, sulle tue mani si posa la mia passione, che piano sale su. Oserei un bacio e, tramante, scoprirei che solo una tua carezza è in grado di placare le mie paure.
Riaffiori da occhi di acqua chiara, sulle tue labbra si posa la mia passione, che piano cresce sempre più.
Ti ho vista. Inebriato, lo sguardo ingordo catturava frammenti della tua esistenza. Ferito, fissavo il tuo esile corpo, alla luce di cento candele. Di fronte a due porte, Paradiso e Inferno, mostravo le mie debolezze, rischiarato da un flebile alito di vita.
E tu, bella come un angelo, e perfida come un diavolo, mi fissavi a tua volta. Indecisa sulla pena, pensierosa sul da farsi, cingevi il mio corpo di preziose spine di rosa. Ancora una volta diavolo nel dolore delle spine, ed angelo nel profumo delle rose.
Lenta, muovi il mio corpo verso una cascata. La mia bocca, desiderosa d'acqua, si apre per cogliere l'effimera sensazione del bere, angelo, mentre ancora una volta, diavolo, tenti di togliermi il respiro, annegandomi.
Ed ora, coi primi raggi del mattino che baciano il mio volto, sei tu, angelo, a carezzare di calore le mie labbra, e diavolo, nello svegliarmi. Perché nei sogni sei sempre presente. Angelo o diavolo, paradiso o inferno, l'importante è che tu ci sia. Dolce o perfida, tenera o cattiva, nei sogni sei mia.
Ed io, pupazzo nelle mani del destino, vivo e sogno...
Cala la notte, il cielo è pieno di stelle, mi trovo davanti al camino dove la fiamma illumina la mia scrivania, mi trovo di nuovo a scrivere di te amore della mia vita. Sei arrivato da me come un fulmine a ciel sereno, portando una ventata di felicità nella mia piccola vita. Vorrei poter arrivare dove sono le stelle per poterti donare un'ultimo bacio perché sei andato via troppo in fretta come lo stesso fulmine che ti aveva portato da me. Vola lontano ma io ti sento vicino e sempre guarderò le stelle e al cader di una penserò che sei tu amore della mia vita.
Cammini sulle tue sicurezze e convinzioni e alla fine rimani senza un niente da un momento all'altro e nel giro di un attimo credi che tutto sparisca e non torni più.
Disegno. Col fumo della sigaretta, ampi cerchi in cui immagino il tuo viso. Il viso arrabbiato di quando fumo. Ti infastidisce così tanto, che quasi lo faccio apposta. Vedere il tuo viso un po' infastidito è così bello, diventi splendida. Ma non sei qui... Sono solo, chiuso in una stanza. Fisso il cielo dalla finestra. Un cielo nuvoloso, come i miei pensieri, come il mio cuore. I miei sentimenti sono più veri delle maschere che indosso per vivere. Quei gusci per evitare che un cuore debole venga distrutto. Il mio debole cuore...
Fisso una tua foto da mezz'ora. Non trovo imperfezioni su quel volto. Quello stesso volto di cui mi sono innamorato, ormai tanto tempo fa. Eppure non te l'ho mai detto. Eri... Sei... Sei così irragiungibile che non ho la minima speranza. Nessuna speranza... Strano come il passato torni sempre a tormentare. Come l'alone di ogni storia fallita torni a infastidirmi. Come quella sensazione di fallimento rimanga prepotente nelle mie mani.
Vorrei essere migliore, per te. Ma sono questo. Sono il solito caro vecchio stupido Fabio. Nulla più, nulla meno. Ma quel solito caro vecchio stupido Fabio ha ora da fare al vento una confessione. Rimarranno solo parole. Stupide parole dette ad uno stupido vento. Uno stupido vento che non sarà capace di portarle al tuo orecchio, come nemmeno al tuo cuore. Un compagno fedele nel fallimento più totale. Perché vorrei stringerti ora. Sentire il tuo calore sul mio. Rendere reale quel sogno. Ma nulla di tutto ciò sarà, ne ora ne mai. Ami qualcun altro. Qualcun altro che non sono io e che mai potrà amarti come me. Lo stesso qualcun altro per cui piangi sulla mia spalla.
Sono forte. Sarò forte. Per te e per il tuo bene... Sopporterò ogni cosa pur di sentire ancora affondare il tuo volto nella mia spalla. E così, avrò ancora quel calore, quel qualcosa che ci accomuna. Entrambi soffriamo. Ma in quella sofferenza, non sai di darmi una gioia ben più grande del dolore. Un semplice caldo abbraccio. Ti amo.
Capirti... Forse non accadrà mai. È più facile che cada un fulmine dritto sul mio cuore. Nonostante ciò, sono qui, alla luce di un portatile, a scrivere di te. Di te, che mi riempi il cuore, la mente e l'anima. Perso nei pensieri, navigando nelle memorie di piccoli squarci di dolcezza, solitario nel mio malessere. Ma io ci sono, lo sai, sempre qui pronto per te, perché pensarti qui con me è tutto ciò che mi lega a questo mondo. Tutto ciò che il mondo ha di bello, sei tu. Come una rosa che cresce su di un marciapiede, come un'oasi in mezzo all'arido deserto, Ed è così che vivo. Dissetandomi di ogni piccolo istante. Come un naufrago nel mare di sabbia del deserto vivo di quei momenti, di quel piccolo sprazzo di utopia. Utopia... Parola sbagliata, perché tu esisti, respiri, e quando sei al mio fianco mi doni emozioni. Mi regali un battito nel petto ogni giorno, mi regali pensieri felici. ... e quando non ci sei annego dentro di me, in quel dolore incontenibile che solo quella scatola, cuore mio, per ora può sopportare. Ma un giorno... Un giorno saprai. Un giorno saprai cosa davvero sei per me. Quanti battiti mi hai donato e quanti ancora potrai donarmene. E quel giorno, saprò di poter ancora vivere, o di dover morire. Dicendo addio ad un qualcosa che sta mostrando il meglio solo quando dovrei averlo già visto. È a te che tutto ciò è dedicato. A te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più. A te che hai preso il mio cuore e lo hai riscaldato, fino a farlo diventare bollente in ogni suo battito. A te che quasi non mi vedi morire d'amore. A te che semplicemente esisti... A te...
Ovunque intorno a me aria di Natale, aria di festa... Come ogni anno un'unica richiesta, un'unica speranza: trovare l'amore e la tanto agognata pace interiore.
Non voglio sapere, non voglio sentire le tue ragioni... sono solo parole e parole frasi inutili ed insulse che ti escono dalla testa xk tu non hai un cuore. Le dici solo per metterti la coscenza a posto. Di tutte le tue scuse, di tutti i tuoi motivi, pensieri ed emozioni... io sento solo parole senza senso. Sai dire solo questo. Non sai promettere perché non sai mantenere mi hai fatto male tante volte mi hai fatto versare innumerevoli lacrime lacrime che non ti meriti che io non merito di versare per me ormai sei solo polvere: una passata e vai via... ma il brutto è che la polvere ritorna sempre... perché è fastidiosa... ma io sono migliore di te io sò ammettere quando sbaglio tu no tu ti credi perfetto, superiore a tutto e a tutti. Credi che tutto ti sia dovuto, ma non è così! Ora ti guardo e mi fai solo pena. Certo, a volte mi capita di pensare a noi due e a quello che eravamo. E allora non auguro a nesuno al male che tu hai fatto a me... ti riguardo una seconda volta, e non mi fai più pena... mi disgusti... perché io ho sempre odiato la sporco... specialmente la polvere.