Le migliori poesie di Antonino Gatto

Libero professionista, nato martedì 16 maggio 1972 a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione, in Proverbi e in Diario.

Scritta da: Antonino Gatto

Oro, diamanti, e poesia

Così preziosa pare,
la pietra che hai comprato,
con tutto il suo brillare,
da lasciarti senza fiato;
per non parlar del sole
che splende in quel metallo,
e porta seco gli anni
di un passato millenario.
Splendidi tesori,
padroni della storia,
ma frutto della terra,
e della sua memoria.
Vissuti nelle tenebre,
la dove sono nati,
e portati allo splendore,
dal sudore di antenati.
Immortali resteranno,
amati e poi lasciati,
alla loro madre terra,
da dove sono nati.
Per questo ho scelto te,
mia splendida poesia,
per non lasciarti mai,
anche il giorno in cui andrò via.
Antonino Gatto
Composta domenica 10 gennaio 2010
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Antonino Gatto

    100 e 1000 consigli

    Cosa è giusto e cosa no,
    chi può dare una sentenza?
    Forse il Papa, o un magistrato,
    oppure un monaco, o un avvocato?
    Molto spesso la giustizia,
    s'intravede nella legge,
    ma la cosa che ci sfugge,
    e ci crea un gran tormento,
    è sapere come estrarla,
    dal più antico testamento?
    Forse è invano ricercare,
    cosa è bene o cosa è male,
    ma la mia filosofia
    che mi guida nella via,
    sta nel prendere decisioni
    che mi diano frutti buoni.
    Ogni cosa che facciamo,
    di per se, la seminiamo,
    e la vita che viviamo,
    è solo il frutto che mangiamo!
    Quindi se non vuoi sbagliare,
    pensa bene a cosa fare,
    e non essere imparziale,
    scegli il bene e non il male.
    Non serviranno gli avvocati,
    e lo vedremo dai risultati,
    che daranno ai nostri figli
    100 e 1000 più consigli!
    Antonino Gatto
    Composta mercoledì 16 dicembre 2009
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Antonino Gatto

      La morte di un verso

      Povero artista che ti nutri di poco,
      il tuo pane è di carta, e d'inchiostro il tuo fuoco,
      le tue mani operaie, come d'ape regina,
      che la tua mente commossa, come piuma trascina.

      Tu che vivi le notti nella vecchia soffitta
      fra la luce soffusa al sapore di cera
      e descrivi l'amore d'una dolce coscritta
      con le lacrime a pioggia di una corta candela.

      Tu che provi emozione, osservando fra i monti
      i colori del cielo nei suoi mille tramonti
      ed imbratti d'artista del tuo aspro pensiero
      questo foglio di china del cui autore va fiero.

      La morte non è che che la fine di un verso
      soltanto un passaggio, per un nuovo universo
      il brivido dentro, che qualcuno ha lasciato,
      e a distanza di tempo, tu stesso hai trovato.
      Antonino Gatto
      Composta martedì 5 aprile 2016
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Antonino Gatto

        Notte d'agosto

        Fuochi di stelle, in quella notte d'agosto,
        mentre il pigro già dorme, ma come un cardine al suo posto,
        un ragazzo ubriaco nella città abbandonata,
        ed un fuoco sulla spiaggia con una chitarra scordata.

        Vacanze d'estate, per allontanare la noia,
        cambiali firmate per pochi giorni di gioia,
        tornando al lavoro con l'amaro nel cuore,
        ma qualche foto, e la pelle che ha cambiato colore.

        Rituale d'estate che si ripete ogni anno,
        di gente comune che abbandona ogni affanno,
        per godersi una spiaggia baciata dal mare
        o la fresca montagna fra pinete e cicale.

        Quanta gente si chiede con la testa all'insù,
        com'è bella la vita sotto quel cielo blu,
        mentre cade una stella nel cielo incantato
        di quella notte d'agosto, che ci ha lasciato senza fiato!
        Antonino Gatto
        Composta sabato 15 agosto 2009
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Antonino Gatto

          Figlio mio

          Figlio mio, perla dei miei occhi,
          luce dei miei passi,
          ombra dei miei pensieri.
          Figlio mio, frutto del mio amore,
          pace dei miei sensi,
          gioia del mio cuore.
          Figlio mio, sangue del mio sangue,
          scrigno dei miei averi,
          chiave dei miei desideri.
          Figlio mio,
          ovunque tu sia in questo momento,
          non posso fare altro
          che sentirti dentro.
          Antonino Gatto
          Composta mercoledì 20 aprile 2011
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Antonino Gatto

            Dietro un vetro

            Amsterdam la rossa,
            di carne la pastura,
            audace chi non possa
            ma in cerca di avventura.
            Le strade a passo d'uomo,
            la spola a visi spenti,
            di volti senza sonno,
            e cuori ribollenti.
            Guardando le vetrine,
            comuni all'apparenza
            adornate da tendine,
            e corpi in trasparenza.
            Splendenti donne ad ore
            con mani vellutate,
            che invitano all'amore
            per essere pagate.
            Così son consumate,
            le notti ad una ad una,
            l'opportunista che usa e parte,
            mentre lo assiste la sola luna.
            Ma dietro un vetro, in un gran dolore,
            nel suo silenzio, risplende un fiore,
            che piange la bimba lontana e assente,
            per cui lavora senza dir niente.
            La sua speranza è di far fortuna,
            e della vita strappare un foglio,
            che lo ricordi solo la luna,
            per poi tornare dal suo germoglio.
            Antonino Gatto
            Composta sabato 13 marzo 2010
            Vota la poesia: Commenta