Scritta da: Antonino Gatto
in Poesie (Poesie personali)
Eutanasia
Ti ho vista correre fra i prati
e sorridere alla vita,
oggi i tuoi occhi addormentati
mi fibrillano le dita.
Ti ricordo nel cospetto
della tua giovane età,
con un sogno nel cassetto
che nessuno mai aprirà.
Ogni giorno ti accarezzo
e son passati ormai vent'anni,
il tuo silenzio ormai disprezzo
perché aumentano i miei affanni.
Tubi aperti al tuo respiro,
per donarti un po' di vita,
io mi sento preso in giro
dalla gente assai stupita,
per il tormento che ogni tanto mi accompagna,
di staccare quella macchina perfetta,
e non capisco se mai chi ci guadagna,
sono io o la gente che ha più fretta.
Buona Morte sei chiamata Amica mia,
ma di buono non c'è nulla di speciale
nel pensare che a chiamarti Eutanasia
chi ti uccida, non ti possa fare male.
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