Scritta da: Giulia Guglielmino
in Poesie (Poesie personali)
Il vaso cadde,
qualcuno raccolse i cocci
ma io li ributtai a terra...
Fu così che si ruppero
in mille pezzi...
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Il vaso cadde,
qualcuno raccolse i cocci
ma io li ributtai a terra...
Fu così che si ruppero
in mille pezzi...
A volte si fanno cose
che non ci si spiega.
A volte la ragione non è più tale.
A volte ci si pente, a volte no.
A volte ti viene voglia di urlare:
a volte di gioia altre di dolore.
Non ti chiedere perché a volte
non capisci cosa succede intorno a te.
A volte è meglio non capire
tutte queste cose.
A volte la magia
sta proprio nella confusione stessa.
In realtà non saremmo
poi così distanti...
Alla fine saremmo sotto lo stesso cielo;
Sotto le stesse stelle...
Se ti fermerai,
alzerai gli occhi
e guarderai una di quelle stelle...
Bhe, Magari è la stessa
che in quel momento sto osservando io,
e che fa da specchio.
Allora ci incontreremo con lo sguardo per la forza di questo riflesso.
Indosserai una veste
che ti avvolgerà completamente
da capo a piedi.
Attraverso di essa non sentirai più
il profumo di quelle rose...
Quelle che hanno strappato.
Attraverso di essa non toccherai più
quelle stelle che
non hanno mantenuto la promessa
e che ti hanno tradito...
Attraverso di essa non udirài più
il pianto di quel bambino immaginario,
e attraverso di essa non vedrai più
le sfumatute grigie del passato!
Attraverso di essa non sentirai più
il sapore salato del mare...
Indosserai questa veste che
ti permetterà di non sentire
quello che ora non puoi fare a meno di sentire;
Ti concederà il dono di toccare finalmente il terreno
e di vedere la realtà.
Se preferirai continuare a sognare
e a ricordare le cose belle
e quelle brutte,
ti spoglierai di questo velo magico chiamato "tempo".
Quando guardi una fotografia vecchia,
se pur tanto vecchia non la sia,
e ti sembra talmente appannata...
Non preocuparti,
non è così:
è solo una lacrima
che si mette in mezzo
tra la tua anima e quell'immagine.
Uno-pausa
due-pausa
tre-pausa
quattro-pausa
La musica scorre...
Sembra che vada tutto così lento...
cinque-pausa
sei-pausa
sette-pausa
otto-pausa
... e allora ascoltiamo
con attanzione ogni nota
e danziamo lentamente
secondo le leggi della passione,
della spontaneità e del controllo.
La prima è dettata dall amore,
per la danza e nella vita medesima.
La seconda, legata alla prima,
permette di essere
degni del proprio nome,
concede di essere sé stessi,
di lasciarsi andare.
L'ultima ma la più importante
perché sostiene le prime:
da la possibilità di mantenere
quella razionalità dei movimenti del nostro corpo e nella nostra anima,
sia nella danza che nella vita...
Ascoltiamo ogni singolo silenzio,
ogni singolo accento...
In ogni passo leggeremo
la musica che ci entra dentro...
... è sempre tutto molto lento,
abbiamo tutto il tempo
per pensare e per non pensare...
Questa musica un giorno finirà e
ne inizierà una nuova.
Magari la velocità sarà la stessa,
ma stavolta potremo contare:
un
e due
e tre
e quattro...
cinque-sei
e sette-otto.
Sembrerà tutto diverso...
Stanotte ho fatto un sogno:
Ero da sola in una pista da ballo,
che danzavo...
Di fronte a me,
in mezzo a tanta gente,
c'era un angelo che mi guardava...
Ma non potevo avvicinarmi
... o sarebbe scomparso...
Potevo solo continuare a danzare lontano da lui.
Ti regalo
sprazzi di cielo
dove tu possa volare
senza sentirti in debito con la terra,
perché volare non è reato...
... e insieme sorrideremo alla vita
che porta il profumo del pane,
seduti dietro la montagna dove inizia l'arcobaleno.
La "vita" credo sia nel segno dei gemelli.
Penso abbia la cosiddetta "doppia personalità".
Non ha solo un volto, anche se per comodità ne guardiamo solo uno;
Vogliamo fasciarci gli occhi e credere che, la prima volta che ci accade qualcosa di bello, rimanga così,
invariato, fino alla morte...
Tutto questo per non soffrire.
Ad un tratto la vita (il volto della vita si gira) e cambia aspetto, allora soffriamo perché è qualcosa al di fuori delle nostre previsioni.
Bisogna prendere i progetti, le bozze per il futuro e accartocciarli gettandoli lì, in un angolo e andare avanti col nuovo volto della vita aspettando il momento giusto per decidersi di riaprire, strappare e buttare definitivamente quelle pagine.
Sarà li che accetteremo il nuovo volto di questa vita falsa.
Prego ad ogni mio risveglio
che l'"oggi"che mi aspetta
sia migliore del "ieri" che ho passato.
Prego prima di ogni mio riposo
che i miei sogni siano meno belli della realtà per poter apprezzare maggiormente ogni "oggi" al mio risveglio...