Due fuochi nel cielo si accendono sono gli occhi della mia donna a darmi il bacio di mezzanotte.
Si sente lo schioppettio delle scintille fatto sottovoce per non distrarre le stelle che chiude nel suo cuore.
Si apre anche il cerchio della luna per ricevere la luce dei suoi occhi. Si ascoltano note di musica celeste in questa festa di puro candore.
S'innalzano le fiamme in danza di nozze. La musica lontana è diventata silenzio: la coppia cammina su veli bianchi con una stella cadente come strascico.
Camminiamo in carrozza sui cigli del tempo: ascoltiamo i fiori sparsi nei prati celesti. Due fuochi s'accendono nel cielo di porpora: siamo noi due né uomo né donna.
La barca camminava carica di silenzio. I bagagli erano pieni di molti ricordi: stelle che facevano capolino a fiori raccolti soli con gli occhi.
La barca portava il ritmo dell'addio senza rumore all'incontro della speranza. Camminava solo un uomo senza nome stringendo nelle mani uno sguardo d'amore.
Camminava lentamente sull'orizzonte non aveva fretta di arrivare alla meta. Era un viaggio sull'orlo di un deserto con un tepore di sole a primavera.
Il giorno seguente scese dalla sua barca che appese alla luna in una notte di stelle. Si diresse alla terra sua amica di sogni bevendo l'acqua del pozzo di sempre.
Quando il cuore è stanco gli occhi camminano a terra. Quando l'uomo è solo il mondo cammina negli occhi.
Solo la donna comprende il silenzio perché è amica della solitudine sa morire sempre in compagnia abituata a capire il giorno e la notte.
Spesso il cuore cammina su fiori di cactus quando l'uomo rinasce in fiori di deserto e la donna matura sfidando il domani. Vivere insieme è assaporare l'eterno.
Ma quando, Signore, che ci hai fatto di carne il cuore, l'uomo e la donna saremo uno?
È pieno di ricordi il tempo della vecchiaia dove si sviluppano e avvinghiano illusioni su rami colorati della nostra memoria. In quest'ora non crediamo più alle parole ma solo agli occhi limpidi chiusi nel cuore.
Dove si nascondono i giorni della giovinezza quando i tori saltavano rincorrendo la vita dietro ombre di eterna avvenente bellezza? I giorni avanzavano sui raggi del sole cocente ma nell'anima si aspettava la dolcezza della luna.
Nella vecchiaia raccogliamo nei solchi seminati i vagiti di tutti i bimbi che nascono nella luce piangendo con quelli che non conoscono il mattino perché la notte è stata madre sterile pieno di sesso. La vita brucia con promesse d'innocenza.
I ricordi crescono mentre invecchiamo silenziosi sospirando che il mondo sia sempre più pulito il cielo pieno di stelle cadenti come aquiloni con l'invisibile filo nelle mani di nonni e nipoti. Amore e speranza sono il nostro presente e futuro.
Quando portiamo la speranza negli occhi abbiamo le nostre mani sempre bianche: i bambini crescono insieme alle montagne i giovani cantano saltando sulla neve i vecchi coltivano fiori in primavera.
Costruiremo un tempo pieno di illusioni: il domani lo chiameremo speranza l'oggi sarà l'autunno delle scelte ieri fu solo fuoco negli specchi per specchiarci nei nostri ricordi.
Quando faremo nascere in tutti la speranza conosceremo il tempo delle stelle giocheremo nei parchi naturali della vita tutti nasceremo a occhi aperti. Spero proprio che così sia.
Maschere di Carnevale riflesse nell'acqua abbelliscono le strade della nostra vita. La città sembra rinata negli occhi di bimbi aggrappati alle ombre danzanti nella via.
I colori racchiudono l'allegria del giorno maturata in sogni sbocciati nelle notti piene di fantasmi nati dalla memoria di uomini e donne ricchi di ricordi.
A carnevale ogni scherzo vale dice il proverbio nato chi sa quando in questo mondo di fantasmi umani pieni di colori e fantasie strane.
Il carnevale lo portiamo negli occhi quando camminiamo con nuvole in testa. Le ombre si vestono di festa popolare al suono di danze e musiche nostrane.