Vedo sbocciare stelle

La melodia di sogni
fabbrica fili d'oro
ed occhi verdi
vissuti nelle immagini
senza ascoltare il tempo
che declama
la realtà effimera di rughe
lascia alla gioia
spazi di volare
dove preso per mano
dal tuo nome
abbraccio forte
fiori di parole
nude sul cuscino
con la gioia dell'anima
giocando
scioglie il pudore
un vento di pensieri
ingrossa l'onda
rompe sulla riva
e dolcemente
copre la battigia,
campi di sogni
come un firmamento
vedo sbocciare stelle
dappertutto.
Giuseppe Stracuzzi
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La ristrutturazione

Un segnale arreda il palcoscenico,
coordina equilibri,
indice premi,
e pone ostacoli
per rendere più idonea la vittoria
dei concorrenti,
toglie persiane alle finestre
perché entri luce nella stanza,
e tocca gli inquilini
nonostante il vestito
che genitori indossano al bambino
proponga la vista dietro un velo
che copre notizie riposte
nella valigia vecchia
deformata
dagli urti contro il tempo.
O Signore
nell’officina dove ci hai impiantato
rendici il colore
di tuoi intenti
perché possiamo porre
ciascuno un sassolino
accanto ai tuoi
per la ristrutturazione del tempio.
Giuseppe Stracuzzi
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Il disegno

Quale artista eloquente
ha convogliato
immenso panorama
giocando coi colori
sulla pelle
di petali di fiori
dappertutto
sfiorando con le dita
le corde dell'ugola d'oro
coi pennelli di miele
toccando
gli spazi segreti del cuore
facendo sentire conteso
ciascuno dall'altro
costellando il cielo
di luci
e poi svegliando
tutta la tavolozza
col soffio dell'amore.
Giuseppe Stracuzzi
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Le catacombe dei frati cappuccini

Siamo a Palermo,
nei sotterranei del convento
dei cappuccini
vegliano passeggieri imprigionati
dentro nicchie di vetro,
il tempo incatenato dall'inganno
dell'arte umana
scopre a visitatori ammutoliti
le grida imbalsamate.
Il silenzio potente
di labbra senza voce
strappa lacrime mute agli occhi accesi.
Gli occhi spenti
guardano profondamente forte,
fanno sentire brividi di ghiaccio,
accendono pensieri
più profondi del buio dei misteri.
Poveri morti corpi inginocchiati
davanti alle lusinghe della vita
con le mani sospese ad implorare
una goccia di luce...
Poveri morti corpi imprigionati
dentro le vertigini del tempo
rimasto fermo
nei sotterranei bui, rotto a tratti
dal calpestio di vacanzieri erranti
e qualche guizzo
di digitali accesi ad ogni passo.
Una bambina
sospesa dietro il vetro della nicchia
si specchia nello specchio
di visitatori e conta gli anni
come cifre cresciute a dismisura,
scopre dentro i palpiti del tempo
i pensieri atterriti degli sguardi,
in questo mare estremo che traspare
come uno specchio icastico
implora un qualche senso che trapela
dagli occhi fino al cuore
e fa sentire un brivido che passa
come un avviso a non sprecare invano
la brevità di luce del cammino.
Giuseppe Stracuzzi
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Alba sul mare

Alba sul mare timida si sveglia
balbetta sul cuscino una poesia
con i primi sussurri, indora l'onde
di melodia pacata, ed accarezza
i sogni della notte
abbozzando un sorriso,
all'orizzonte il sole
lascia guardarsi i lineamenti nudi
prima che indossi gli abiti regali
e allaghi il cielo,
ma le sentinelle dei nemici
appostate sull'orlo di pensieri
come nuvole grigie
assaltano le foglie dell'autunno
che perdono il colore
ed ascoltano brividi di vento.
Giuseppe Stracuzzi
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Amore

Le parole
non colgono il messaggio
si agitano
alla ricerca di un suono
più dolce,
non toccano
la tenerezza, i palpiti, il delirio
confusi dentro un brivido...
gli occhi si colmano di luce,
si fondono le labbra,
volano accenti
sulla tastiera soffice di toni,
le mani messaggere
nei reconditi spazi
sfiorano le altitudini...
il pudore si spoglia
dei cancelli
e mi lascia entrare nella stanza
dove risiede il dono
di te stessa.
Giuseppe Stracuzzi
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A lungo andare

A lungo andare il campo di sentieri
diventa impervio,
ora sono cambiate le stagioni,
vago ancora nel mare di pensieri
tratteggiati di foglie secche e spine,
il cuore fa la parte di nocchiero
con la ruota a caviglie
in mezzo al vento
e le vele spiegate
tra gli scogli
traccia la rotta sulle illusioni
dove tende la barra del timone.
Un qualche fiore bello mi conduce
sbocciato nel giardino di parole,
passa attraverso isole di baci
per sogni che si accendono la notte.
Giuseppe Stracuzzi
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La bolla di sapone

Non scriverò più poesie d'amore,
le immagini di miele
sono un veleno dolce
che annebbia la ragione,
i versi che si addensano
nel cuore di pensieri
sono fiori di carta
sono soltanto bolle di sapone
ed io bambino
che le rincorre
per poterle toccare con le mani.
Non lascerò mai più le tue parole
giocare col mio cuore
come riflessi giocano col vento...
ma una bolla più grande
colorata
dal soffio di pensieri
presa dal vento tenero
venne a posarsi
proprio sul mio cuore.
Giuseppe Stracuzzi
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Fruscio irreperibile

Diceva bello è,
non era bello.
Varcò la valle
con il capo chino
per quattro peli,
cose da pazzi fece,
il deserto angoscioso
ed il cammino
superò,
la tempesta
l'oceano
il maroso
attraversò.
Diceva dolce è
ma era amaro,
diceva luce è,
non era luce...
fruscio irreperibile.
Giuseppe Stracuzzi
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L'amore silenzioso

Vorrei trovare perle di parole
più profonde di fiori,
chiudo gli occhi
prendo la tua mano dietro il velo
che copre le incertezze,
trovo ancora nuvole di tempo,
sostano arrampicate alle pendici
che salgono sugli anni
dove il cielo si tocca con le mani,
come un tramonto magico
mi assale
la fantasia degli ultimi colori,
e con le mani piene di carezze
da coprire il tuo volto
mi lascio trasportare sulla riva
delle notti serene
dove sogni si possono cullare.
L'amore silenzioso
cresce nel silenzio delle notti
e si nutre di sogni
dove nessuno gli può fare male.
Giuseppe Stracuzzi
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