Giugno acquarellista abbraccia i campi, rifinisce i sogni degli alberi fioriti con la fantasia di suoi colori, al sole che si sveglia dona albe rosate, semina il mare di guizzi d'oro fino alla battigia danzano sulla spuma le carole, coi pennelli bagnati di splendore ritocca versi sulla tavolozza incornicia di fascino i tramonti. Giugno coltiva sentimenti dolci nelle campagne l'ugola di nidi chiama col verso tenero la mamma che trepida s'affretta. Coi raggi caldi e l'onde spalma la sabbia di primi bikini, Giugno propone libertà di amare, allevia il cuore degli spettatori che danno in pasto ai sogni gli aneliti del cuore.
Nel fiume della vita nostalgie sono legate agli anni delle pagine verdi dove la primavera vide sbocciare fiori come sogni che affiorano alle notti... Ora che tutti i fogli sono pieni di scarabocchi e errori non c'è spazio per nuove emulsioni spinti dalla corrente di rimpianti che agita le acque il fiume della vita conduce nostalgie verso il mare.
Amo la sera quando l'orizzonte si tinge di tramonto il sole e l'ombra si fondono in pacata sinfonia diventano una musica dove cuore e pensieri danzano insieme seguono il cammino tenendosi per mano per vivere ciascuno un po' dell'altro guardando il cielo carico di stelle e la luna che spunta. Odio la sera quando ha fretta il giorno di rifugiarsi negli spazi vuoti, s'affollano profili di fantasmi col viso camuffato di bugie e l'anima rifatta di parole. Si abbracciano, si baciano, si sfiorano la mano buia lontanissima nebbiosa, corrono a perdifiato fin sotto le pendici dell'amore senza sapere gli occhi e nemmeno il colore di un sorriso.
Accedo a versi belli del tuo sito e melodie di immagini di velo che continuo a sfogliare dietro il web, quando cala il sipario da sonnoveglia avvolto sul cuscino e nottetempo a luce delle stelle illuminata da magia del cuore giochi con l'onda dolce, mi conduci fino alle vertigini di sogni dove traspare nuda la tua pelle... ma è soltanto una foto che ha preso gli occhi al mare ed i capelli luminosi al sole ed ha scolpito l'anima coi versi fino alle note dolci del mattino dove perfino l'alba che accarezza la fronte di pensieri si commuove.
Ti chiedo un qualche soffio per volare, non arrossire anch'io non voglio il sole, voglio restare muto dietro il velo perciò ti cerco nei momenti scuri dove le stelle brillano più forte lasciano un verso dolce che raccolgo nella notte del cuore. Se potessi scavare nei ricorsi quando il sole compare dietro nubi forse incontrerei il tuo sorriso, forse potresti tendermi la mano ma la nebbia ha coperto tutto il cielo non lascia intravedere l'orizzonte perciò vorrei trovare nel tuo spazio infinito un qualche verso che possa suggerirmi una candela. Scusami perdono se mi affaccio così improvviso senza competenze, forse perché ho trovato nel tuo cuore un mare grande dove si può nuotare dolcemente senza la paura di affogare.
Scorrono detriti e dissapori, il tempo non trova spazio per una carezza, parole senza fiori pietre dure s'infilano nel buio delle notti, s'intorbidisce l'acqua dell'ultima stagione. Basta un piccolo vento che prima sorrideva sulla riva a scompigliare il mare anche il silenzio pesa sulle onde, in superficie le parole mute parlano con gli occhi delle pietre dalle pendici piovono sul cuore... dammi la mano, aspetta... soffermati un momento sui ricordi: mi dicevi amore forte forte non potrò mai lasciarti... ed ora andiamo a perderci nel mare ancor prima di giungere alla foce.
Nel campo dove sbocciano fiori qualcuno si è preso la briga di togliere le spine per poterle recidere senza farsi male fino all'estinzione del traguardo, ed introdurre errori dove nascono fiori di poesia additando il cielo, ma non piove. Un batterio si diletta a toccare con le mani sporche le pareti fresche di pittura, ma non piove. Deserti col vento che invoglia tempeste di sabbia sostano sulla soglia di campi coltivati, le zolle corrotte dal gelo diventano aride spoglie... ma non piove soltanto qualche goccia alleggerisce il peso dell'arsura di questi tempi arrampicati all'odio dove vige lo spirito del male che sguazza nel martirio anche degli incolpevoli bambini.
Trascorro sonnoveglia in riva al mare coi sussurri dell'onda e le parole: amore forte forte e le promesse come baci legati sulla pelle, mentre accarezzo ancora il tuo sorriso le mani del pensiero colgono qualche lacrima, scintilla nel cielo dei tuoi occhi dove il sogno che tenevamo stretto nelle mani a consenso di stelle cadenti è rimasto sospeso alla mania dell'assordante luce di coprire la fiamma di candele, perciò sei stata attratta dagli averi, hai chiuso gli occhi per negare al cuore che l'hai venduto al porto di monili con le sdolcinature della voce per l'invito alla festa dell'amore per una vita di pennelli d'oro fino all'illusione del traguardo, ma il gusto imbelle attratto da riflessi raccattò solo cocci di bottiglia credendoli tesori, perché il cuore venduto non si dona fabbrica sogni inquieti sul cuscino che volano con le ali delle notti e piangono con gli occhi delle stelle.
Una candela una foto ricordo un fiore già sfiorito e il tempo che vuole cancellare le memorie... ora nelle corsie del cimitero vengo a trovarti, l'eco di rintocchi si propaga nel silenzio trafitto di pensieri, caro il tuo ricordo, sull'asfalto del vivere l'ultimo tratto è stato impervio si è spezzato lungo la salita. Ora sento il fruscio delle tue ali ti seguo all'altra sponda... dove sei? Martellando la testa dietro le pareti del mistero.
Oggi è giorno speciale, si festeggia il bisillabo dolce dove l'amore puntualmente abbraccia come per un'ondata di magia il sogno di un bambino, ed oggi io arrampicato agli anni apro più forte gli occhi del pensiero e spolvero la nebbia della cima con l'orecchio accostato agli spiragli seguo il tempo che corre, l'attesa mi conduce ad origliare dietro l'uscio socchiuso, i suoi sussulti tengono la gioia, ed accarezzo il grembo cresciuto oltre misura come un sentimento che si tocca con le mani del cuore, sei dolce mamma! Scendo gli scalini e mi conduco agli anni delle prime parole con gli occhi presi ad ascoltare fiori di ricordi sbocciati sempre vivi a lume di candela, sei dolce mamma! La tua foto si leva come un pianto, c'è un silenzio affollato di campane, dalla finestra chiusa guardo il cielo.