Scritta da: Sir Jo Black
in Poesie (Poesie personali)
Dolce cristallo
Dolce anfora di fremente cristallo,
aperta verso i miei sensi,
ti riempirò della mia acqua
che è trasparente color di vita.
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Dolce anfora di fremente cristallo,
aperta verso i miei sensi,
ti riempirò della mia acqua
che è trasparente color di vita.
Ho paura e corro:
Inseguito...
Orride figure dietro me.
Ho paura e guardo:
Il tempo nero.
Orrido corre dietro me.
Il tempo mi guarda.
Corro...
Il fosso brucia l'anima.
Ho paura che ci cadrò...
Non lo vedo,
so che è lì.
Cadrò...
Dove?
Quando?
Perché
Cadrò?
Corro...
Il tempo mi guarda.
Orrido corre dietro me,
il tempo nero.
Ho paura e guardo:
Orride figure dietro me
Inseguito...
Ho paura e corro...
Dove l'ombra s'allunga
davanti il cammino,
seguo la linea.
Passi sempre più pesanti
tagliano le gambe.
Il vento spinge,
l'ombra s'allunga.
Il vento spinge,
la luce s'allontana.
Il vento spinge,
l'aria manca.
Quì,
sulla linea grigia:
con le gambe tagliate,
senza speranze.
Nel buio,
senz'animo,
senz'aria nel petto,
ma sguardo alto e passo antico.
Copri d'anima la mia anima,
riempi di vita il mio abbraccio,
alza al cielo il mio cuore,
suona la tua arpa nel mio cielo.
In questa notte,
nudo sotto le stelle,
danzerò per te.
Giorni nuovi salgono giovani:
incontro ancora emozioni calde,
un cristallo separa e unisce distanze.
Dalla vita nuovi sapori d'anima.
Immergo pensieri a toccar sensazioni:
travesto l'aria di nuovi odori,
travesto questo cuscino di sensi,
abbraccio sentire e piacere.
Verso lacrime nell'acqua
nera, immobile nel tempo
sotto il cielo che non parla di gioia.
Non ho più ragioni per pregare.
Il tempo incombe...
Immobili paure attraversano i giorni
Desideri sempre più stanchi accendono l'anima
Passi sempre più antichi muovono soliti
Il tempo è congelato nel ripetersi...
Uguale.
Non voler essere...
né qui, né lì.
Ovunque è vano.
Non voler avere...
né questo, né quello.
Tutto è vuoto.
Non voler sapere...
né perché, né come.
Chiedere è vano.
Non voler vedere...
né luce, né buio.
Il tempo è vuoto.
Non voler sentire...
né voci, né dolore.
vivere diventa vano.
Vorresti dire: "Addio!".
... mentre cerchi vita!
Che inferno colga occhi vuoti,
ragioni che non sentono,
non vedono fiori,
sprecano vita.
Indifferenti occhi
bruciano tempo,
prendono nulla.
Che inferno colga mani piene,
ragioni che non sentono,
non seminano fiori,
sprecano terra.
Indifferenti mani
seminano nulla,
prendono carestia.
Che inferno colga bocche avide,
ragioni che non parlano,
non cantano fiori,
sprecano vento.
Indifferenti bocche,
respirano aria,
prendono vuoto.
Che inferno vi colga
ignavi.
Sei il mio richiamo,
il tuo sapore,
il tuo profumo
restano con me,
quando vado
finché torno
con te.