Scritta da: Sir Jo Black
in Poesie (Poesie personali)
Dolce cristallo
Dolce anfora di fremente cristallo,
aperta verso i miei sensi,
ti riempirò della mia acqua
che è trasparente color di vita.
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Dolce anfora di fremente cristallo,
aperta verso i miei sensi,
ti riempirò della mia acqua
che è trasparente color di vita.
Aspetto l'amata notte...
e te Luna.
Oh Luna splendi.
Stenditi sulla linea grigia!
Oh Luna dona vita.
Illumina i fantasmi intorno.
Fa che essi s'alzino
e che danzino...
Movenze nell'argento sparso.
Fa che i sensi nascano
e versino lacrime:
calde emozioni.
Amata notte
illumina nuova vita!
Ho paura e corro:
Inseguito...
Orride figure dietro me.
Ho paura e guardo:
Il tempo nero.
Orrido corre dietro me.
Il tempo mi guarda.
Corro...
Il fosso brucia l'anima.
Ho paura che ci cadrò...
Non lo vedo,
so che è lì.
Cadrò...
Dove?
Quando?
Perché
Cadrò?
Corro...
Il tempo mi guarda.
Orrido corre dietro me,
il tempo nero.
Ho paura e guardo:
Orride figure dietro me
Inseguito...
Ho paura e corro...
Dove l'ombra s'allunga
davanti il cammino,
seguo la linea.
Passi sempre più pesanti
tagliano le gambe.
Il vento spinge,
l'ombra s'allunga.
Il vento spinge,
la luce s'allontana.
Il vento spinge,
l'aria manca.
Quì,
sulla linea grigia:
con le gambe tagliate,
senza speranze.
Nel buio,
senz'animo,
senz'aria nel petto,
ma sguardo alto e passo antico.
Copri d'anima la mia anima,
riempi di vita il mio abbraccio,
alza al cielo il mio cuore,
suona la tua arpa nel mio cielo.
In questa notte,
nudo sotto le stelle,
danzerò per te.
Dea,
in questa notte rossa di pianto,
attraverserò la siepe di spine tra noi.
Che il rovo strappi il mio petto
e unto di sangue cada sotto il mio passo,
nero il mio cuore,
queste mani ti tenderanno:
Nel suo color notte mille stelle,
che per te ho custodito,
raccoglierai...
E tempi e spazi
s'aprono, si richiudono.
Ferite e cicatrici.
Sogni, poi segni!
Viene Natale:
attesa di sospesa pace,
attesa di sereno angolo,
tra mille inutili simboli.
È il solito Natale:
finti sorrisi,
finto donare,
finti sguardi,
finto amare.
È andato Natale:
sospesa pace,
sospeso sereno angolo,
piangono luci appese,
domani cadranno.
È andato un anno,
uno nuovo viene:
immobile.
Immobile tempo:
finiti sorrisi,
finito donare,
finiti occhi,
finito abbraccio.
Cielo come ieri,
stesse nuvole...
Fluido il tempo scorre,
tratti verdi e neri
al blu alterni...
Sotto vanno vite.
Giorni nuovi salgono giovani:
incontro ancora emozioni calde,
un cristallo separa e unisce distanze.
Dalla vita nuovi sapori d'anima.
Immergo pensieri a toccar sensazioni:
travesto l'aria di nuovi odori,
travesto questo cuscino di sensi,
abbraccio sentire e piacere.