Scritta da: STEO
in Poesie (Poesie personali)
C'è
Dio è
quell'atomo
unico e solo
che prima del Big
e durante il Bang
si è frantumato
godendo
dell'orgasmo universale
mentre donava la vita
a tutti noi.
Composta sabato 1 gennaio 2005
Dio è
quell'atomo
unico e solo
che prima del Big
e durante il Bang
si è frantumato
godendo
dell'orgasmo universale
mentre donava la vita
a tutti noi.
Crescere
cosa vuol dire
aspettare che gli anni passano
guardare ogni giorno
il sole sorgere
guardare ogni giorno
il sole tramontare
andare a scuola
trovare un lavoro
costruire una famiglia
lavorare
invecchiare
arrivare alla fine
crescere è fare esperienze
crescere è far tesoro
dei propri errori
capire l'importanza della vita
per ognuno diversa
capire ciò che ci renderebbe
realmente felici e sereni
affrontare la vita
senza falsi comandamenti
perseguire i propri obiettivi
non quelli dell'ipocrita società
Crescere è vivere
vivere è sognare.
Guardo dentro
vedo il vuoto
cerco
non trovo
un'esistenza
perché
guardo fuori
tutto grigio
cammino
dove vado
ascolto
ma non sento
penso
pensieri disturbati
da un rumore assordante
nebbia
nebbia dappertutto
cercare emozioni
non trovarle
un pizzico
non è sufficiente
un coltello
lama fine
un fulmine nella nebbia
dolore è emozione
emozione è serenità
la cicatrice
ricordo di un'emozione
ricordo distorto di una serenità.
Sentirsi cambiati
il cambiamento è dentro
nascosto a tutti
anche a se stessi
sentirsi semplicemente diversi
capendo nuove cose
vedendo la luce
la luce della speranza
un futuro nuovo
rendersi conto che è tutto facile
ora che è tutto più chiaro
ora che il velo si è tolto
sai chi sei
non importa da dove vieni
importa dove vai
prendi tutto ciò che viene
elimina tutto ciò che è superfluo
il tuo bagaglio deve essere leggero
non hai bisogno di nessuno
per poter andare avanti
è sufficiente un obiettivo
anche il più stupido
basta volerlo
obiettivo dopo obiettivo
accorgersi all'improvviso
di aver vissuto momenti importanti
momenti piacevoli
accorgersi di aver vissuto
e di poter continuare a vivere.
Come luce di primo mattino
gli occhi suoi brillavan d'argento
nulla parea più bello
che il mio cuore potea viver il momento...
Una delicata carezza vorrei porre
su quel viso che luce diffonde.
Sii la guida ti prego dei sogni...
la mia anima silenziosa attende...
Vorrei essere te...
vorrei, per un solo istante, essere come le tue labbra,
o forse come il tuo viso...
Vorrei essere un tuo sguardo... quando pensi.
Vorrei essere i tuoi occhi,
forse le tue lacrime...
Per un solo istante vorrei essere un tuo sogno,
forse un tuo pensiero...
Vorrei essere il tuo cuore
un solo battito riempirebbe quel momento di solitudine quando non ci sei...
Vorrei essere te, il tuo respiro...
il mio silenzio.
Si, per un solo istante vorrei che tu fossi me...
Alcune notti in cielo brilla una sola stella,
tutto è buio...
ma lei in quell'angolo di universo brilla!
Ognuno di noi sogna una stella,
serve un cielo...
serve la notte...
servi tu così bella...
e poi serve una stella!
Un vuoto immenso circonda la mia vita,
crollano i sogni,
svaniscono le gioie,
i dolori si moltiplicano,
eppure una luce nasce dal profondo del mio cuore.
Vedo te, o amicizia,
pronta a risollevarmi da tutto ciò che mi invade.
Vedo te, o amicizia:
vedo il rinascere della mia felicità.
Fuori dal coro
erompe una parola
a frammentare delicati equilibri
è dietro l'angolo che sta la speranza
del domani
l'amore si trova anche nel buoi della vita
ed in fiduciosi arranchi che s'afferrano le stelle di rimando
Dondolio fermo
all'istante perso appena ieri
sguardo vacuo incerto
immerso in languida tristezza
è vento che pungente passa da
vuoti che danno lacune
attraversano ciò che corre passa
istante d'adesso come lamento perpetuo
Ed il solito che ritorna come l'inutile
improvviso che dilata il cuore
crepe da rinsaldare
sgambetti e voglie
è la fatica del remar nel mare della vita
istinto che da fiato alle parole
nell'attesa d'aurore a dar spazio ai giorni
sospiro che fa disegnare un sorriso
che srotola i nodi del cuore.
Ho reciso per te
il silenzio che se fatto notte
Ho trascritto
con pennelli il raggio caldo, che rimira il tuo volto
t'ho Distesa,
accucciata lasciata comoda per non essere di troppo
Oltre questi istanti non abitati
Nel sentiero
dove Traccerò dentro il sorriso che non hai vissuto
Per la gioia di ritrovarti al fianco
negli sguardi percepiti appena
Nell'odore tuo indossato che è sentiero nel mio cuore
Per La tua voce quieta modulata
In qui occhi fatti stelle e rugiada
Da raggiunge nella foresta fatta degli inutili della vita.