Poesie che hanno partecipato al concorso Come un granello di Sabbia

Frasi di questo concorso le trovi anche in Frasi & Aforismi e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: moscardo

Inutile

E queste case
questi lampioni accesi
a cercare di tagliare la nebbia
questa nebbia così bianca
così spessa
che quasi si mastica
questi strani pensieri
questi occhi inchiodati davanti
per vedere apparire qualcosa.
Che cosa?
Il rumore di un'auto
poi le luci
e le mani a pulire il vetro appannato
mentre il cuore sussurra qualcosa
shhh
qualcosa
...
inutile.
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    Scritta da: dark princess

    Amore

    Una carezza sfiora la mia guancia dolcemente,
    mi volto lentamente
    e le mie labbra incontrano le tue in un bacio.
    Non mi oppongo né mi arrendo all'evidenza,
    dal baciarti all'essere tua c'è una bella differenza
    perciò non hai vinto, non ancora.
    Stranamente mi piace come lo fai,
    un fuoco che si alimenta man mano che vai
    sempre più a fondo dentro di me.
    La mia gola arde di passione, le mie mani fremono di desiderio ma...
    è solo questo ciò che provo?
    Nella mia mente chissà cos'altro covo...
    Non sono più sicura di cosa voglio da te,
    forse il mio è solo un capriccio
    o forse mi sono invaghita di te?
    Fatto sta che mi ritrovo nel tuo letto, nuda e non so perché.
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      Scritta da: Lara Segarini
      Il mio mondo si sfalda sotto ai miei piedi come sabbia bagnata
      le mie mani affondano nel buio più oscuro
      il mio cuore si frantuma in mille pezzi di cristallo
      dicono che con il tempo passa... ma se il tempo non passa come faccio?
      Le ore scorrono lentamente e quell'incessante ticchettio della morte non sembra abbandonarmi.
      Le nuvole scorrono frenetiche e tu stai ancora lì con lo sguardo all'aria e non ti decidi ancora e il tuo mondo crolla a pezzi...
      ma tu sarai qui a sorreggermi mentre cadrò... sarai qui quando sentirai il mio cuore frantumarsi e sarai qui ad aggiustarmelo. Sarai la luce che mi porterà fuori dal buio più profondo della mia anima, sarai la mano che mi accompagnerà nei sogni più cupi, sarai la lacrima che percorrerà il mio viso quando mi renderò conto che le nuvole sono ormai sparite sopra di noi.
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        Scritta da: Fabio Berardi

        Ho sempre...

        Ho sempre cercato la verità nella vita,
        invece tutti noi dobbiamo cercare la vita nella verità!
        Ho sempre pensato di tenermi lontano da chi mi odia,
        e invece è una sfida che va affrontata!
        Ho sempre pensato di girare insieme a questo mondo,
        invece devo seguire la mia di corrente!
        Ho sempre pensato ci fosse una netta differenza tra realtà e utopia,
        poi invece ho conosciuto l'amore della mia vita!
        Ho sempre pensato che il "destino" fosse una favola da raccontare ai bambini,
        invece esiste, ma va ricercata e inseguita!
        Ho sempre visto i monumenti con grande stupore
        invece la vera opera d'arte è l'Amore tra due persone!
        Ho sempre cercato di ricucire i rapporti con i falsi amici,
        invece la certezza, è che i falsi amici saranno falsi amici per sempre!
        Ho sempre pensato, che fosse il mondo a cambiare,
        e invece siamo noi a farlo, il mondo è sempre fermo lì!
        Penso...
        Penso che, nella vita ho sempre pensato tanto,
        certi pensieri li ho cambiati, altri li cambierò...
        Ma penso che, essere tutti i giorni se stessi
        è il più bel non-cambiamento che possa mai esistere!
        Composta sabato 15 agosto 2009
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          Scritta da: Fabio Berardi

          Riflessione sull'eutanasia

          L'eutanasia...
          No... No... Non posso pensare tutto questo...
          Vivere in uno stato vegetativo,
          dipendere da una macchina,
          alimentarsi attaccati da una cosa artificiale...
          a tutto questo dico no...
          Così mia moglie mi ha
          spento la televisione,
          staccato il computer
          e mi ha tolto la birra...
          Composta sabato 10 ottobre 2009
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            Scritta da: Fabio Berardi

            Comprendiamo l'Amore

            L'Amore ti toglie la ragione ma ti lascia il pensiero
            ti domina l'istinto ma ti fa scegliere il sentiero;
            l'Amore è una casa semivuota da abbandonare
            è una casa semipiena in cui entrare;
            l'Amore è una spiaggia vuota nei mesi invernali
            è un camminare fiero nel buio dei viali;
            è il tuo collo alto davanti a tanta gente
            è un messaggio al cuore che ti fa sentire potente;
            l'Amore è l'arrivo per chi vuole credere
            e l'inizio di una vita nuova da vivere;
            è il calore di un camino acceso
            è il freddo nelle vene di chi non si è mai arreso;
            l'Amore è il nero di una sigaretta
            è il bianco della sposa prediletta;
            l'Amore è un campanello che suona tre volte veloce
            l'Amore è racchiuso in un pianto atroce;
            l'Amore è nel profumo di un'erba appena rasa
            l'Amore è dentro la tua dolce casa;
            l'Amore è dentro un litigio forte
            è dietro una rapida spalancata di porte;
            l'Amore è una chiacchierata sotto uno splendido sole
            è un abbraccio che racchiude mille parole;
            l'Amore è un sentimento nascosto
            l'Amore è urlarlo in modo scomposto;
            l'Amore è una canzone senza note né spartito
            è una melodia che ha il tuo cuore rapito;
            l'Amore è un silenzio lungo un minuto
            è una carezza spontanea in un saluto;
            Allora poniamoci ora questo obiettivo universale:
            l'Amore in tutto non è poi così male!
            Composta domenica 1 novembre 2009
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              Scritta da: ichweissnicht

              Cordoba lejana y sola! - Cordoba lontana e sola!

              Un verso di civetta bussa ai vetri
              del quinto piano e appende corone
              di brina e giada. Riflessi di buio
              giallo lampione e strade d'assenzio

              Nottola triste, domanda alla luna
              perché non vuole che io veda Cordoba.

              Scalpita nera giumenta. Cristallo di zoccoli
              graffia le pietre nel chiuso di stanza. Rumore
              di ghiaia e spine di cactus nella bisaccia
              ronzar d'ali di coleotteri trafitti.

              Giumenta, non partiremo. La luna
              dice che io non vedrò mai Cordoba

              Luna che sbirci tra gli sterpi crudeli
              dell'omicida, un cipresso ti attende
              prima del monte. Avrà la tua carne
              ti strazierà le viscere e l'anima.

              Piangerò per te, luna di glassa
              luna che non vuoi vedermi a Cordoba.

              La notte gocciola piombo e ligustro
              e mirto e bacche nere di atropa.
              Spegnete il lume, devo ascoltare i rumori
              del sottotetto. Sento strisciare le larve.

              Luna che pieghi il cammino, luna di ghiaccio
              è troppo tardi per arrivare a Cordoba.

              Cordoba lejana y sola!
              Composta lunedì 27 aprile 2009
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                Scritta da: Natascia Corsini

                L'Angelo dalle ali tagliate

                L'Angelo dalle ali tagliate fu colui
                che per primo mi rapì il cuore.
                Era bello,
                dolce il suo gracile corpo,
                possente la sua forza nascosta.
                M'avvicinai alla sua eterna bellezza,
                attratta dal bagliore bianco che emanava,
                impaurita dal suo sguardo traditore.
                Lui sorrise al mio timido cuore,
                con quella superbia che mi stordiva,
                prese la mia mano e m'attirò a sé,
                al caldo della sua luce.

                L'amai subito,
                e l'incontenibile amore gonfiò il timido cuore,
                tanto che altro non riuscivo a vedere.
                Notti, e notti passai
                col suo passionale pensiero,
                e il corpo,
                che della sua vista non si stancò mai.
                L'amavo come un'umile serva.
                E lui del mio cuore si fece gioco.
                La sua infinita arroganza me lo strappò dal petto,
                e io cessai di vivere all'istante.
                L'Angelo menomato
                si sentiva così incompleto
                da aver bisogno del mio cuore,
                per compensare il dolore che aveva dentro.

                Ma non sapeva che il mio amore era puro.
                E infinito.
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