Poesie che hanno partecipato al concorso Come un granello di Sabbia

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Scritta da: Giorgio Gatto

Il sogno

Quante volte ho sognato, nella dolce notte della dea Eris
di sfiorare il tuo viso con le mie dita, di guardarlo ammirarlo
per poi baciarlo; sfiorare come se fosse un velluto le tue labbra,
stringerti forte a me, sentire la mia anima che entra nella tua,
il desiderio di sentirti mia, e poi ringraziarti per la dolcissima
notte passata con te, ma il mattino al mio risveglio mi renderò conto
d'aver solo sognato, ma è stato bello sognarti, tu sei stata veramente
mia e solo mia.
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    Scritta da: Teodoro De Cesare

    Mutae

    Resti in ascolto del silenzio, parla ed è sincero
    non ti perdona nulla
    il silenzio è l'altro specchio di te
    è quella cantilena eterna che cristallizza il tempo
    è il vento che sibila sulla riva e le onde vi si infrangono.
    Dopo aver ascoltato, ti sveglierai in un nuovo giorno
    all'alba di tutto,
    più vicino sentirai l'abisso e la voglia di sprofondare
    di annullare te stesso: scomparirai lentamente.
    I nomi non avranno più significato
    i numeri nessun utilizzo
    la misura delle cose sarà l'infinito.
    E poi in un tempo immemore
    potrai essere risvegliato da Lei
    solo un sussurro alle tue orecchie
    ma il riverbero sarà così assordante
    che le tue lacrime saranno sangue
    i tuoi sospiri macigni per l'anima.
    Allora la vera esistenza sarà quella che non avevi visto
    la parola che non avevi smesso di ascoltare
    i versi che non hai scritto
    la maschera che hai tolto e messo lì
    sul cuscino di fianco.
    Lì dove Lei più non bacia, non accarezza, non sussurra.
    Ed è di nuovo silenzio.
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      Scritta da: Giovanni Milani

      Tralci di sole

      Tralci d'uva riflettenti gocce di sole dorato,
      spicchi di spiaggia che ingoiano onde salmastre;
      visione eterea di giorni trascorsi e mai persi,
      cullati e risucchiati da profondi pensieri.

      Specchi, opachi, nascondono recondite passioni
      e riflettono, pur tuttavia, insensati tormenti...
      antiche vestigia ricoprono barocche sensazioni;
      tappezzano contrastate e discordanti note di ieri.

      Si fa tenue il ricordo di turbe adolescenziali,
      di sguardi fuggenti e di ombre invadenti.
      Si fa dolce, ora, un'antica cicatrice dell'anima.
      E ripercorre una strada lastricata d'immenso.
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        Scritta da: Giovanni Milani

        Età di mezzo

        Le onde del tempo rosicchiano la riva
        le nubi del cielo accorciano il giorno
        i giorni impietosi galleggiano sul lago
        gli impulsi sbiaditi avviluppano le membra.

        Il mistero del domani sfida le coacerve certezze
        il dubbio si insinua negli ordinati interstizi
        l'ansia dell'incompiuto prevale sul finito
        l'angoscia dell'infinito sussurra aliti di Dio.

        Età di mezzo che si stacca dal passato
        fatica sui tornanti faticosi del presente
        voglioso ancora di un traguardo vincente
        all'idea del ritiro esplode un sussulto di vita.
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          Scritta da: Giovanni Milani

          A mio figlio... un giorno

          Segui una luce che illumina la tua strada
          forse è un po' flebile e tremolante
          ma per te sia una fiaccola olimpica
          è la mano di tuo padre che ti stringe caldamente.

          Le parole che affido al vento stamattina
          ti accompagnino come un amuleto africano
          forte, tenero, terso e diamantino
          ti sia il mio canto interiore e inespresso.

          La vita t'insegni a sopportare il peso delle tue paure
          le sensazioni intense rivestano i tuoi sogni
          le carezze non date colmino i tuoi giorni
          dai silenzi tra noi scaturiscano rumori profondi.

          Dolce ti sia uno sguardo mai incontrato
          fecondo il calore di un abbraccio abbozzato
          prendi del mio cuore gli angoli più duri
          e smussali con la certezza di un amore profondo.
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            Scritta da: Eleonora M.
            Cos'è la felicità
            Se non un modo per soffrine la mancanza?

            Cos'è l'amore
            Se non un modo per capire la nostra incompletezza?

            Cos'è l'amicizia
            Se non un modo per sentirsi più soli?

            Cos'è il bene
            Se non la causa stessa del male?
            Composta martedì 8 dicembre 2009
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              Scritta da: giosc

              Una parte di me

              Oggi, che la solitudine abbraccia la penna
              e i tasti godono della mia compagnia
              penso al giorno in cui, qualcuno potrà leggere
              ciò che è rimasto, di una semplice giornata triste.

              Oggi, che la gioia abbraccia il pennello
              ed una foto gode del mio sorriso
              penso al giorno in cui, qualcuno potrà guardare
              ciò che è rimasto, di una semplice giornata felice.
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                Scritta da: Francesco Anania

                Favelas

                Cammino a dorso nudo
                in questo quartiere
                dell'Inferno in Terra.

                Figlio dimenticato
                di un Padre troppo miope,
                la mia casa è la strada.

                Per me, il passato
                non è parte del presente
                e vivo ogni giorno
                come se fosse il primo e l'ultimo.

                Così cerco una dignità
                persa ancor prima
                di possederla.

                E sogno di vedere
                un angolo di cielo ricco
                di una speranza meno pallida.

                Ma il mio sogno annega nel sangue
                prodotto da armi di presunta giustizia
                sempre pronte a sparare
                contro la miseria.

                La favelas è ora avvolta
                da un nuovo silenzio, quasi assordante.
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                  Scritta da: AGONIA83

                  Sguardi d'amore

                  Fu il mare più bello
                  che avessi visto.
                  Fu l'azzurro più profondo
                  nel quale fossi affogato.
                  Ad ogni suo sguardo
                  mi sentivo sabbia,
                  e lei, l'acqua che sbatteva
                  sulla riva.
                  Non seppi reagire
                  e da me t'allontanasti,
                  come quella marea, che così alta,
                  abbracciava ogni granello
                  di quella mia sabbia.
                  Ancora una volta, un'altra volta ancora,
                  stetti immobile, inetto,
                  dinnanzi allo scorrer del tempo,
                  al rumore del vento,
                  al battito impazzito del mio cuore,
                  a quel boia che è l'amore.
                  Forse un altro mare
                  forse un altro sole
                  forse un altro azzurro
                  condurrà i nostri occhi ad incontrarsi,
                  le nostre labbra a toccarsi,
                  i nostri nomi ad unirsi.
                  Composta martedì 8 dicembre 2009
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                    Scritta da: Francesco Anania

                    Scomparso (Desaparecido)

                    Avevo giurato di lottare
                    perché potessi vedere
                    l'alba di un nuovo giorno.

                    Mi ero rifiutato
                    di non avere fiducia nell'uomo
                    scendendo nella piazza del mondo.

                    Avevo guardato l'orizzonte
                    illudendomi che il mio ideale
                    potesse farlo avvicinare.

                    L'avevo creduto un brutto sogno
                    contro il quale
                    avrei lottato per svegliarmi.

                    Poi una notte
                    la mia voce fu piegata
                    e fu il nulla.

                    Oggi, per il mondo sono scomparso
                    per la storia
                    sono martire di un'utopia di libertà.

                    E fin quando ci sarà qualcuno
                    che attenderà ancora per rivedermi,
                    la mia vita
                    non sarà stata spesa invano.
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