Poesie che hanno partecipato al concorso VIIº concorso letterario internazionale di PensieriParole

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Scritta da: Valentina

Scivoleranno le mie parole sulla tua pelle

Scivoleranno le mie parole sulla tua pelle.
Ti vestirò di sussurri d'oro e lettere di diamante.
Userò la rima baciata e la più dolce assonanza.
Misurerò la metrica seguendo il tuo respiro.
Aspetterò il tuo risveglio
disegnando il sonno con versi di piuma.
Incanterò la tua veglia con prosa arguta e ipnotica
per condurti nei sogni più belli.
Cingerò l'anima tua di "fiore" e "cuore"
per darti calore nella fredda realtà
che toglie emozione.
Sarai mio scrigno e mio tesoro,
custodirai segreti e speranze
che il cuore non svela.

Ti dono il sorriso e l'ispirazione,
ti regalo sogni e beltà,
ti lascio l'aria più pura e carezze di sole,
veli di nuvola e profumo di fiori.

Ti lascio il ricordo d'avermi dimenticata.
Composta martedì 22 novembre 2011
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    Scritta da: Matteo

    Alle 8

    Alle 8 della mattina
    la sveglia non squilla
    l'unica voglia è di baci dolci come brioche
    marmellata, cioccolata, crema, o mela... wow!
    cioccolate e caffè
    come spumiglie disegnate
    su di loro bianche
    strisciate, appuntite
    dalla penna dell'artista portate via
    cremosa, prende nomi di donna questa scia
    prendimi! stringimi a te tutto d'un tratto!
    baciami, sorrisi di felicità colti di sorpresa nell'attimo
    l'amore prende e porta via, non molla
    un treno su cui viaggi e mai l'ultima volta
    spazi vasti, incontaminati
    prime ore nella città nei suoi caffè odoranti
    d'intenso e d'amore, sensualità, tiepido sesso
    tranquillità, serenità, s'espande ogni senso
    lentamente, come sfogliar le pagine, lei è il libro
    empatia, alle 8 di mattina un minuto sa essere magnifico.
    Composta lunedì 5 dicembre 2011
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      Scritta da: Valentina

      All'amore mio mai nato

      Mi ruba la voce il cuore
      che a te si dona perso d'amore.
      Tu che nel mio passato non c'eri
      e rimani nascosto al presente.
      Gioia di una vita futura,
      tesoro che la speranza non concede.
      Ti confido il mio amore,
      intono melodico silenzio
      su note segrete
      intessute con fili di sogno.
      L'emozione che non ho,
      la tenerezza che non sai,
      le sensazioni che mi dai
      in uno scrigno son racchiuse,
      affidate al vento
      e alle onde del destino.
      Miracolo e magia,
      la tua paura è più la mia.
      Se la strada è ancora tanta
      e l'attesa si prolunga,
      non temere, non ti lascio.
      La tua mamma ti tiene stretto,
      forse per questo tu non nasci.
      Se la sorte ci separa
      e tra le braccia mai ti avrò,
      sarai sempre nel mio cuore
      e nelle carezze che farò.
      Composta domenica 4 dicembre 2011
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        Scritta da: Francesca Clementi

        Il vero lusso

        Tazzine di caffè andato a male
        dimenticato su tavoli deconcentrati
        le mie borse disordinate
        i capelli sporchi e le notti bendate
        dimenticavi le sigarette consumate
        e non troppo fortunate
        per ballare tra le tue labbra avvelenate
        tra feroci litigi sugli spigoli delle librerie usate
        e non è vero che è un vero lusso viaggiare senza bagaglio
        e non è vero che è un vero lusso viaggiare senza bagaglio.
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          Scritta da: Francesca Clementi

          Divani interinali

          A quando stavamo in casa su quel divano sporco
          a fumare
          a guardare le serie televisive con brutti effetti speciali
          che tu conoscevi a memoria
          non gli effetti speciali
          le serie televisive
          e che io non conoscevo perché la televisione non la guardo mai
          però lì per lì mi piaceva guardare stronzate in tv con te
          che ridevi
          col fumo che ti usciva dalla bocca
          e ridevi
          e il fumo ti usciva dalla bocca
          e ridevi
          e solo il fumo è rimasto
          e non ridi più.
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            Scritta da: TARTAMILLA

            Il tempo

            Il tempo può, forse, cancellare il tuo viso,
            ma non può cancellare quello che io provo per te.
            Il tempo può, forse, guarire le ferite,
            ma non può cancellare quello che tu mi hai fatto.
            Il tempo può, forse, cambiare il mio essere esteriore,
            ma non può cambiare il mio essere interiore.
            Perché sarò sempre io.
            Il tempo mi ha insegnato a cercare nella profondità delle persone.
            Il tempo mi ha insegnato ad accettare
            anche quello che odio delle persone.
            Con il tempo ho imparato che tu sei simpatia,
            che tu sei dolcezza, che tu sei profondità,
            che tu sei poesia, che tu sei ingenuità,
            che tu sei la forza;
            forse è per questo che ti odio,
            perché non posso avere quello che amo!
            Composta domenica 24 gennaio 1999
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              Scritta da: CARLA CHIANESE

              Respiro fugace

              Tra un alito di vento
              e un soffio di rugiada
              ritrovai il tuo respiro fugace...
              ... solo il tempo di un attimo,
              poi svanì
              tra l'àere dolce del tramonto.
              Nulla mi lasciò,
              se non il suo tepore
              a provocar brividi maliziosi
              sulla pelle tesa dal suo breve apparire.
              E ancor non m'abbandona
              e ancor non s'acquieta
              l'impudente desiderio
              che da uno scritto si levò
              verso l'ombre della luna
              per tramortir le fragili membra
              che di tal tormento s'allietarono.
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