Poesie che hanno partecipato al concorso VIIº concorso letterario internazionale di PensieriParole

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Scritta da: Widmer Valbonesi

Come i nidi di rondine

Ammiro la dignità di quel platano
che incontro ogni mattina per la via.
Fiero si staglia verso il cielo
mentre il vento lo spoglia delle foglie
ad una ad una.
Le ha amate tutte, cullate, nutrite,
dipinte coi colori delle stagioni
e adesso che ormai è solo
non si oppone al corso della vita.
Aspetta con nostalgia la primavera
come i miei nidi di rondine
sotto la grondaia.
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    Scritta da: Widmer Valbonesi

    Quadri d'autunno

    Dalle labbra screpolate dei melograni
    cadono lacrime di sangue,
    cachi, ormai d'arancio,
    bucherellati dagli storni
    marciscono sui rami
    come le illusioni eterne,
    noci e nespole smaltano di ruggine
    l'autunno novembrino.
    Là dove i peschi diedero frutti vellutati,
    ora, giace un letto di gialle foglie morte,
    nell'inverno che è alle porte
    saranno la coperta della gelida terra.
    S'accorciano i tempi tra l'alba e il tramonto
    e l'umido grigio prevale
    sull'azzurro terso del cielo.
    Quando s'avanzano le brume nella valle,
    diventano tristi anche le voglie.
    Incastonato dentro agli occhi caldi,
    ti prego conserva il tuo sorriso rosa,
    così fragrante e cristallino
    illumina di luce la mia anima
    in quest'estate di San Martino.
    Composta domenica 11 dicembre 2011
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      Scritta da: Rosita Matera

      Parole per te

      Perché mi chiedi cosa sia l'amore?

      L'amore sei tu mentre mi chiami,
      sono io nel momento in cui ci credo.
      ... È la tua voce schietta che sa di vento,
      è nel mistero di un fiore che si schiude piano.

      Perché mi chiedi cos'è l'amore, amore mio?
      L'amore sei tu quando mi guardi,
      sono io mentre sento il tuo respiro...
      L'amore è l'aria, le stagioni, il tempo,
      è nella parola ispirata che scrivo,
      nella sinfonia segreta degli angeli
      che il cuore sente solo se vola.

      Ora dormi, amore mio
      e sogna di me
      e dell'amore che non potrei mai definire,
      perché esso è Tutto, non lo puoi contenere
      in una parola, neppure in quella più dolce.

      Sogna amore mio
      perché l'amore
      è il sogno più bello che tu possa fare
      ma la meraviglia che posso svelarti
      è che si tratta di un sogno che ora si avvera.
      Composta giovedì 1 dicembre 2011
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        Scritta da: MoScarroncina

        Per quando non c'eri e per adesso che ci sei: la paura

        Quando non c'eri avevo paura che non ci saresti mai stata. Adesso che ci sei ho paura di perderti.
        Quando non mi consideravi avevo paura che non ti saresti mai accorta di me. Adesso che mi noti ho paura di tornare ad essere invisibile.
        Quando il mondo ci separava avevo paura che niente ci avrebbe unito. Adesso che tutto ci unisce ho paura che gli altri ci dividano.
        Quando non sapevo che mi volevi bene pensavo che non me ne avresti mai voluto. Adesso che me ne vuoi, ho paura che tu smetta di volermene da un momento all'altro.
        Quando non mi cercavi avevo paura che non avrei mai contato niente per te. Adesso che qualche volta mi cerchi e forse qualcosa conto ho paura che la mia importanza per te svanisca.
        Quando non mi notavi avevo paura di rimanere nell'ombra. Adesso che mi conosci ho paura di tornare nell'oscurità.
        Quando fra tante era nessuna per te avevo paura di non poter mai essere qualcuno per te. Adesso che sono me stessa ho paura che tu torni a preferire una fra le tante.
        Quando non ti avevo soffrivo perché mi mancavi, adesso che ti ho soffro per la paura di quanto potresti mancarmi.
        Composta venerdì 2 dicembre 2011
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          Scritta da: cn72
          Come cane randagio mi riconosco.
          con occhi gialli di cane randagio
          segui l'onda dei miei pensieri.
          Oscuro.
          In questo mondo onirico noi soli, liberi.

          come cane randagio tremo.
          con occhi liquidi di cane randagio
          accogli le mie paure.
          Freddo.
          Noi soli, liberi in questo mondo vivo da scoprire.

          Sento i tuoi passi ma è solo il battito del mio cuore.
          Sento il tuo sguardo ma è solo il ricordo di te.
          Sento l'aria mancarmi, soffocarmi ma è solo il collare della realtà
          che costringe ad aprire i miei occhi.

          Soli, liberi... un attimo: eri qui, a fianco me.

          Solo.
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            Scritta da: Dora Barzaghi

            Ecco

            Credo sia stata quella frase di Moretti
            o forse quella carezza per farmi addormentare.
            Credo sia stata la sua passione per la politica
            o forse la sua passione per i casi umani.
            Credo sia stata la sua pazienza nei miei confronti
            e quelle notti in tenda a parlare per ore.
            Credo sia stato il fatto che non abbiamo mai parlato d'amore
            ma abbiamo sempre parlato per ore.
            Ecco.
            Si.
            Credo sia stato questo.
            E adesso l'amo.
            L'amo di un amore perfetto.
            Fatto per tutto.
            Ma non per il sesso.
            Credo sia stato perché lui mi ha insegnato
            con lui ho capito cosa cercavo.
            E tutto è lì.
            In quegli occhi.
            In quelle mani.
            In quele parole.
            Ecco.
            Credo che con lui parlerei davvero per ore
            e non sentirei mai nemmeno per un attimo
            il bisogno di fare l'amore.
            Composta lunedì 5 dicembre 2011
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              Scritta da: Il Valentino
              Un giorno, nei giorni della grande meraviglia
              una barchetta rossa solcava il mare a largo delle coste adriatiche
              in direzione Est Sud Est, ma anche Est Nord Est...
              Una notte senza stelle, nel pieno di una tormenta
              uno dei due ufficiali a bordo venne inghiottito dalla tempesta
              e volò via fra le onde del mare in burrasca...
              Il mito volle che di questo ufficiale, poco si seppe...
              forse divenne cieco, forse muto, addirittura sordo
              alcuni frammenti restituitici dal mare.
              Di quella favola restano i canti
              intonati da alcuni pescatori della costa, che udivano da lontano
              la musica di quei giorni...
              E dell'altro ufficiale? Quello rimasto sulla barca per intenderci?
              Ah! Anche di quest'ultimo poco si conosce,
              probabilmente impazzì, ascoltando la voce delle sirene
              ma questa, è un'altra storia...
              Composta martedì 11 ottobre 2011
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