Domina orizzonti d'incertezze è paura sempre più, delicata dalle forme, graziata dagli dei, ad ogni pianura nuove scommesse di grazia donata, l'oro del mondo, la linfa di una vita ad ogni istante, lei cammina sola nel suo mondo, sorride all'uomo ostile per codesta grazia subita, dall'uomo da vita ancor, dall'uomo madre e donna cresce, dall'uomo può anche morire di violenze e d'amore, nobile, tenera e sincera a volte non tanto per timore di vivere, occhi di donna, gambe divine, confusione d'amore, possiede natura e timore della natura come un fiore alle porte dell'autunno, innamorata di favole e principi, sciupata per troppo egoismo, paurosa del buio, timida della luce, stupendo riflesso della luna, forse più di una donna o di tutte quante insieme, una stella, ad ognuno la sua stella, spazio infinito d'amore, da un concerto d'amore e profumo di donna, poesia magicamente svanita, al fantasma di un ricordo ormai fuggito, buonanotte ad ogni donna dal cuor mio donato.
Anche oggi Come un gioco innocente Faccio a pezzi il mio cuore
Non so se è un pretesto Per non lottare Per non fuggire dalle paure… …. ma è così semplice lasciarsi andare
Ecco…rivedo quel bacio …il nostro bacio!
Posso sentire la dolcezza La morbidezza delle labbra Il sapore della saliva mescolata alla mia …posso sentire l'unione Lo scambio Il pulsare della passione
Tutto è rimasto nella mente
E mentre riporto in vita ieri Le abili mani Vanno ad indovinare pensieri A scaldare vie di carne e di sangue
Oggi è uno di quei giorni in cui vorrei starmene da sola, isolata dal mondo e da tutti... Mi guardo intorno ed ho paura di quello che sono, di quello che non sono, di quello che sarò... Vorrei cancellare questi pensieri vorrei evitare il dolore, ma questi pensieri invadono la mia mente... Vorrei liberarmi dal mio isolamento, vorrei essere felice ed essere accettata per quello che sono.
Un bambino, vedendo sua madre piangere disperatamente le chiese: "Mamma, perché piangi? " ... "Perché sono una donna", rispose la madre. "Non capisco" replicò il bambino. La mamma lo abbracciò solamente e disse "E non lo capirai mai.
Sin dalla sera, la neve cadeva fitta e leggera; ed al mattino, una spessa coltre, soffice e bianca, ammantava tutto con la sua gelida faccia stanca.
Giù nella via, un giovincel gioioso giocava ha pallate col suo can festoso, e la gente, con passo lento camminava, con un fruscio al piede, che la neve calpestava.
I passeri, infreddoliti ed affamati, volavano sconcerti, cercando di trovare qualche cosa da beccare. Cosi i miei pensieri Intrecciavano voli
Con le falde leggere, che s'adagiavan sulle coltre diaccia della neve.
Allor sentii l'invito a riposar la vita Nella culla del verno, come il frutto di una bacca, d'un bacello, e risvegliarla poi, fiorita al dolce tepor della primavera, che il sole timido riscalda, e l'uom fa sognare nella sua sfera.
Sogno una notte rossa, aria arancione e i tuoi capelli biondi
Sfuma il cielo e io sogno una notte rossa, aria arancione e i tuoi capelli biondi in un miraggio che non ho trovato finora
il fioraio ha già chiuso con le sue ordinazioni non posso neanche prenderti qualcosa di carino; e nei miei passi leggeri sento il cuore pesante seguo l'orizzonte voglio solo ascoltare per sempre il tramonto; lo seguo tra i campi, guado un fiumicello nella strada complice di tante sere, e tocco finalmente la sabbia della spiaggia che luccica della debole luce serale. Tra il suono delle onde il tuo pensiero mi confonde, non riesco neanche a pensare, cercare di fare qualcos'altro
Sulle maree della mia vita guardo le onde, il mare questo amore è troppo grande ormai pensare vuol dire amare
e lo guardo lì che scappa nell'orizzonte nell'infinito a fuggire da chissà cosa un amore che ha paura gridano i gabbiani
Non riesco ad affrontare questo mare questo amore che mi lascia sulla spiaggia solo a sognare sentire gabbiani setacciare rupi e sabbia in un'eterna serata di maggio schiarita dal tramonto che ovatta l'atmosfera in questo fotoromanzo che sa di vecchi ritornelli
Vorrei attraversarlo ma non riesco; vorrei amarti ma non so amarti;
Voglio solo sussurrarti, nel vento, che rimarrò sempre qui, sulla spiaggia, a guardarti ad ascoltarti ad aspettarti, vivendo del sognarti.
Sto aspettando un momento di pace infinita come quando distesi in un campo di grano si sentono solo gli aerei passare e ogni nuvola è un gioco sempre da trasformare... come quando nell'alba di un dolce mattino si ode soltanto il rumore del mare e la sabbia che scivola fra le mie dita ha il fruscio della seta e il silenzio è un incanto rotto solo dal pianto di un cuore che soffre... non ha voce il dolore non ha pace quel cuore... tristemente galleggia come un fiocco di neve su un lago ghiacciato e non c'è primavera che possa far sciogliere il gelo e le ali spezzate non spiccano il volo vorrei essere il cielo... dove un angelo non è mai solo.