Poesie anonime


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie anonime)
Domina orizzonti d'incertezze è paura sempre più,
delicata dalle forme, graziata dagli dei,
ad ogni pianura nuove scommesse di grazia donata,
l'oro del mondo, la linfa di una vita ad ogni istante,
lei cammina sola nel suo mondo,
sorride all'uomo ostile per codesta grazia subita,
dall'uomo da vita ancor,
dall'uomo madre e donna cresce,
dall'uomo può anche morire di violenze e d'amore,
nobile, tenera e sincera a volte non tanto per timore di vivere,
occhi di donna, gambe divine, confusione d'amore,
possiede natura e timore della natura come un fiore alle porte dell'autunno,
innamorata di favole e principi, sciupata per troppo egoismo,
paurosa del buio, timida della luce, stupendo riflesso della luna,
forse più di una donna o di tutte quante insieme, una stella,
ad ognuno la sua stella, spazio infinito d'amore,
da un concerto d'amore e profumo di donna, poesia magicamente svanita,
al fantasma di un ricordo ormai fuggito,
buonanotte ad ogni donna dal cuor mio donato.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie anonime)
    Confortevole rifugio
    È il silenzio delle mie mura

    Mi siedo
    Ed aspetto che tutto inizi a girare…

    Anche oggi
    Come un gioco innocente
    Faccio a pezzi il mio cuore

    Non so se è un pretesto
    Per non lottare
    Per non fuggire dalle paure…
    …. ma è così semplice lasciarsi andare

    Ecco…rivedo quel bacio
    …il nostro bacio!

    Posso sentire la dolcezza
    La morbidezza delle labbra
    Il sapore della saliva mescolata alla mia
    …posso sentire l'unione
    Lo scambio
    Il pulsare della passione

    Tutto è rimasto nella mente

    E mentre riporto in vita ieri
    Le abili mani
    Vanno ad indovinare pensieri
    A scaldare vie di carne e di sangue

    Anche oggi
    Ho giocato

    Ho finto d'averti accanto.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie anonime)

      Oggi

      Oggi è uno di quei giorni
      in cui vorrei starmene da sola,
      isolata dal mondo e da tutti...
      Mi guardo intorno ed ho paura
      di quello che sono, di quello che non sono,
      di quello che sarò...
      Vorrei cancellare questi pensieri
      vorrei evitare il dolore,
      ma questi pensieri invadono la mia mente...
      Vorrei liberarmi dal mio isolamento,
      vorrei essere felice
      ed essere accettata per quello che sono.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie anonime)
        Non mi pento
        Di quel fuoco
        Che infiamma
        Le gote e le vene
        Che innalza
        Il vento
        Della passione
        E non mi fa stare
        Lontana da te

        Non mi va
        Di ascoltare
        La ragione
        Quando il cuore
        Batte di fiducia
        E si abbandona
        In quegli occhi di cielo

        Voglio amare
        A modo mio!

        Non mi pento
        Se oggi
        Desidero
        Fremo
        Sfiorandoti la pelle…
        …se sciogliendomi
        Non so come vivrò
        Domani….
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie anonime)

          La nevicata

          Sin dalla sera,
          la neve cadeva fitta e leggera;
          ed al mattino,
          una spessa coltre,
          soffice e bianca,
          ammantava tutto
          con la sua gelida faccia stanca.

          Giù nella via,
          un giovincel gioioso
          giocava ha pallate
          col suo can festoso,
          e la gente,
          con passo lento camminava,
          con un fruscio al piede,
          che la neve calpestava.

          I passeri, infreddoliti ed affamati,
          volavano sconcerti,
          cercando di trovare qualche cosa da beccare.
          Cosi i miei pensieri
          Intrecciavano voli

          Con le falde leggere,
          che s'adagiavan sulle coltre diaccia della neve.

          Allor sentii l'invito a riposar la vita
          Nella culla del verno,
          come il frutto di una bacca, d'un bacello,
          e risvegliarla poi, fiorita
          al dolce tepor della primavera,
          che il sole timido riscalda,
          e l'uom fa sognare
          nella sua sfera.
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie anonime)

            Sogno una notte rossa, aria arancione e i tuoi capelli biondi

            Sfuma il cielo
            e io sogno una notte rossa,
            aria arancione
            e i tuoi capelli
            biondi
            in un miraggio
            che non ho trovato
            finora

            il fioraio ha già chiuso
            con le sue ordinazioni
            non posso neanche
            prenderti qualcosa di carino;
            e nei miei passi leggeri
            sento il cuore pesante
            seguo l'orizzonte
            voglio solo ascoltare
            per sempre
            il tramonto;
            lo seguo
            tra i campi, guado un fiumicello
            nella strada complice
            di tante sere,
            e tocco finalmente
            la sabbia della spiaggia
            che luccica della
            debole
            luce
            serale.
            Tra il suono delle onde
            il tuo pensiero mi confonde,
            non riesco neanche a
            pensare,
            cercare di fare qualcos'altro

            Sulle maree della mia vita
            guardo le onde,
            il mare
            questo amore è troppo grande
            ormai
            pensare vuol dire amare

            e lo guardo
            lì che scappa nell'orizzonte
            nell'infinito
            a fuggire da chissà cosa
            un amore che ha paura
            gridano i gabbiani

            Non riesco ad affrontare
            questo mare
            questo amore
            che mi lascia
            sulla spiaggia
            solo
            a sognare
            sentire
            gabbiani
            setacciare
            rupi e sabbia
            in un'eterna
            serata
            di maggio
            schiarita dal tramonto
            che ovatta l'atmosfera
            in questo fotoromanzo
            che sa di vecchi
            ritornelli

            Vorrei attraversarlo
            ma non riesco;
            vorrei amarti
            ma non so amarti;

            Voglio solo
            sussurrarti,
            nel vento,
            che rimarrò
            sempre qui,
            sulla spiaggia,
            a guardarti
            ad ascoltarti
            ad aspettarti,
            vivendo del sognarti.
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              in Poesie (Poesie anonime)

              Un momento di pace

              Sto aspettando un momento di pace infinita
              come quando distesi in un campo di grano
              si sentono solo gli aerei passare
              e ogni nuvola è un gioco
              sempre da trasformare...
              come quando nell'alba di un dolce mattino
              si ode soltanto il rumore del mare
              e la sabbia che scivola fra le mie dita
              ha il fruscio della seta
              e il silenzio è un incanto
              rotto solo dal pianto di un cuore che soffre...
              non ha voce il dolore
              non ha pace quel cuore...
              tristemente galleggia
              come un fiocco di neve su un lago ghiacciato
              e non c'è primavera che possa far sciogliere il gelo
              e le ali spezzate non spiccano il volo
              vorrei essere il cielo...
              dove un angelo non è mai solo.
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                in Poesie (Poesie anonime)
                Il dolore ci circonda
                azzurro
                lieve come il cielo

                sorridere è
                un raro ostacolo a questo cielo

                una tana
                in un'inverno
                in un letargo

                ma noi

                ci siamo evoluti
                creati con
                una vista
                frontale

                con un collo
                che ruota

                per
                vedere
                da sopra l'affannarsi
                da sotto
                le ali
                di altri esseri

                di più
                per levare lo sguardo
                al cielo.
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